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mercoledì 10 novembre 2010

Once upon a Time c'era

una persona, yours truly, che si considerava una cittadina. Nel senso che venivo dalla città, capivo nix della campagna, meno di raccolte di varietà vegetale, tanto meno di olive ecceccecc. Ormai quel tempo è passato e posso dire tranquillamente che sono ancora cittadina. Nel senso che anche se venivo dalla città, capivo poco della campagna, meno di raccolte di varietà vegetale....non rifaccio l'elenc, vi rimando alla frase precedente. Oramai però vivo in campagna e se non sono ancora contadina almeno ho ricevuto abbastanza buon aria di alberi di ulivi, orti Mediterranei, terra ponentina sotto le unghie ecc che quasi quasi posso sentirmi cresciuta qui e abituata alla vita nei bricchi sopra la città. Poi sono 35 anni che dormo con una persona che once upon a Time era un direttore di macchina sulle navi da crociera ma appena in pensione è diventato puro ponentino contadino appassionato di tutto ciò che cresce nella terra, sugli alberi di ulivo eccecccecc...vuol dire che un po me lo sono assorbito in un modo o altro.

E allora perche tutto questo discorso? Ovviamente perchè oggi è stato una giornata di grandissima confusione metereologico. Questa mattina appena sveglia ha cominciato un annuvolamento tremendo che si è sfociato in un annuvolamento talmente nero che il giorno divenne notte. In casa luci accesi alle 9. Nel mentre cominciavo pianificare qualcosa per pranzo(solitamente si inizia verso quel ora) sento dei rombi fortissimi. Oddìo cominciamo bene penso. A questo punto le luci vanno. Come sempre appena ce un po di lampi/tuoni Enel stacca la corrente. Rimesso tutto in ordine elettricità perche saltato solo il salva vita sento la prima pioggia. Niente di preoccupante, solo acqua che scende come dovrebbe scendere un normale acquazzone. Dopo un po sento tictictik! Guardo fuori e vedo la prima grandine. A questo punto mi proccupo sul serio. Già tre anni fa avevamo perso una raccolta intera di olive per una grandinata particolarmente forte e grosso. Dalla finestra della cucina cuore in gola a guardare il ghiaccio scendere dal cielo. Questa volta grande come piselli ma cosistente e duro. Sembra che le olive nere sono partite tutte e con il vento che poi è seguito abbiamo avuto una bella pulisti delle olive che erano brutte. Almeno in questo caso M. Natura ha assicurato una bacchiatura pulita con olive solo sane.

E così pensando solo alla grandine mi ero messo di nuovo a cucinare. Quando scoppia il fine mondo. Diciamo che in camapagna quando piove forte ti viene il cuore in gola perche è molto facile vedere il mondo trasformarsi un un enorme cascata che porta via i muri di pietra e tutto ciò che non è legato con funi di acciaio. In meno di 2 minuti la strada accanto a casa era un fiume in pieno, non si vedevano gli alberi dal portico e man mano che continuava diluviare pensavo a mio marito che era sceso in città con la vespa...

Siamo abbituati prendere dei bei bagni ma solitamente ci fa piu piacere farli sotto un acquazzone estivo. Questo era gelida, con la temperatura fuori che era scesa almeno 3.5 gradi. Pensavo solo al fatto che lui poerino era fuori(ovviamente al coperto mica in giro) ma doveva tornare per pranzo quando speravo che l'acqua finiva. A questo punto erano gia quasi 2 ore che la pioggia dava dentro. Non vi dico che pozzanghere ci sono ancora in campagna.

Però verso le 11 successe una cosa stranissima...il cielo si è aperto. E' uscito un sole grosso come un mondo. Si è asciugato tutto il portico in meno di 10 minuti e voilà, entra in casa il marito completamente asciutto. Che tempismo.

Io nel mentre mi ero tutto agitata, fusa, preoccupata ecceccecc....e tranquillo, papale papale lui ha chiesto

MA E' PRONTO PRANZO.....

sono coerente neh?!