Powered By Blogger

martedì 15 marzo 2011

Chapter 1 - once upon a time....

c'era un ponte che attraversava le isole di Biscayne in un posto chiamato Miami. Tra altro quel ponte, il posto e le isole ci sono ancora ma era solo per dare tono alla storia. E sul ponte viaggiava in macchina una giovane donna andando a fare un giro.Tra lalalala....andava andava pensando ai diavoli suoi e arrivato poi a Miami Beach pronta per fare il giro vide(vidi?) là fuori nel mare una nave grossa bianca con ciminiera rossobiancoblue insabbiata su un banco di sabbia(sembrerebbe logico essere su un banco di sabbia considerando che a bassa marea in quella zona ce ne sono parecchi di banchi pronti per incagliamento di una nave grossa bianca con ciminiera rossobiancoblue). Specialmente quando pensi, e questo l'ho scoperto dopo, che quella nave era nel suo primo giro nel mare(o oceano per chi è pignolo). Guardando guardando questa donna ha pensato 'ma chi può essere così cretino di fare una cosa del genere'. Tanto per dare tono al pensiero dei marinai poco brillante su quella nave...

Mica sapeva che dopo poco tempo su quella stessa nave avrebbe incontrato l'amore della sua vita e futuro marito che era, tra altro, in macchina manovrando tranquillamente i motori ecc mentre il comandante dava gli ordini che li ha messi in bella mostra su quel banco di sabbia a mo di pesce al mercato.

e così yours truly, la giovane donna è andata a fare gli affari suoi non dando più un attimo di pensiero a quella barcona. Visto poi anche nei giornali il nome della compagnia novella con una nave sola che faceva bella figura in quel modo....ma dai, siamo fuori.

E se avete letto il prefazio al capitolo 1, questo, sapete che era un momento proprio tormentata di yours truly che non aveva minimamente voglia di sapere niente ne di navi, vacanze, ne marinai cretini, ne comandanti ordinanti incagliamenti per sbaglio. Il giro se mi ricordo bene era proprio un attimo fuori dalle righe di tutti i giorni. Un giro per vestiti o qualcosa di banale di questo genere.

La mia vita continuava come sempre. Lavoro, divertimento, lavoro, divertimento, lavoro, tristezza, divertimento, tristezza e via cantando affinche la Mom, quella degna signora che mi ha partorito mi abbia invitata a fare una crociera di una settimana su una nave di nuova allestimento in una compagnia nuova, pensa, che garantiscono divertimento rilassamento e funfunfunfun. Al tempo il loro moto era 'the fun cruises'. Mica roba da scienziati nucleari ne scienze di nessun genere considerando che volendo fare una crociera mica che scegli un gruppo che si chiama 'sad cruises'. Adesso che ci penso nel ponente ce una linea autobus da vacanza che si chiamano 'sad tours'. Stranamente i loro autobus sono sempre piene. Probabilmente fanno tours con psichiatri in loco. Ma questo è fuori tema mi pare.

Avendo detto di sì alla Mom siamo partiti per i Caraibi. Ma non avevo già scritto tutto questo? Credo di sì e così salto la parte della crociera dove siamo stati nelle isole, la Mom era furiosa perche avendo visto subito quel 'sailor' mi ero appartato tanto con lui e poco con lei....se mi ricordo bene ero rimasta al punto di arrivo a Miami con una promessa che mi telefonava per vederci a fine settimana(credevo fosse una frase da marinaio perche sappiamo che loro hanno donne in ogni porto) ma con una voglia di vederlo di nuovo affrontai la settimana lavorativa cercando di capire come fare per spedire la Mom a casa sua per lasciare libera il fine settimana con un possibile italiano marinaiano lui. Non avendo mai fatto corsi di diplomazia e specialmente dopo aver sentito per 4 giorni la storia 'mica pensi che ti telefona, mica pensi che ti telefona' presi la situation in mano e spedì la Mom a casa con una frase di questo genere 'Le tue piante non hanno bisogno di essere inaffiati' o qualcosa di altrettanto stupido. Si è offesa abbastanza per capire l'andazzo e dopo neanche 24 ore era sul aereo.

Logicamente i giorni rimasti erano una furia di cose da fare per preparare sia la casa che me per l'arrivo di questo personaggio appena conosciuto. Parucchiere, ceretta, pulizie a fondo casa(non che fosse sporca la mia casetta di 2 piccole camere da letto, cucina saletta da pranzo e sala) ma era ovvio che una ripassata non fa mai male. Le lezioni della settimana erano una tortura, i ragazzi erano pestiferi ed io non avevo assolutamente voglia di niente di niente escluso quella telefonata rendendo quella persona parte del mio weekend. Logicamente dovevo aspettare Domenica mattina quando la nave arrivava in porto. Con largo anticipo al inizio giornata avevo già preso il mio caffè. Al tempo bevevo quello americano in mug enorme con panna no zucchero e quella mattina mi ricordo che avevo bevuto un paio di mugs facendo sì che ero pimpante e gli occhi erano wide open. Non volevo perdere un attimo di tempo e così rimase vicino al telefono...che era sul tavolo in sala. Ogni dieci minuti andavo controllare che funzionasse. Direte, ma quella era fuori di testa. No, non fuori di testa ma certamente felice. La tristezza sembra essere svolazzata e avevo un motivo ben preciso per essere un sorriso unico.

e la telefonata arrivò. Pure lui, che dovevo andare a prendere con la macchina al porto che non era tanto lontano da casa mia e perciò un viaggio facile. Lui scese dalla nave in jeans and t-shirt. Un bacio su ambidue le guance tanto per essere italiani davanti al mondo. Il mio primo avvisaglia di cultura diversa. E siamo partiti per pranzo e un girula per Miami Beach. Non mi ricordo dove, ne niente altro perche non ero ne innamorata ne altro ma posso dirvi che ci siamo divertiti perche il sorriso che mi lasciai stampato sulla faccia ha durato fino alla domenica dopo quando, senza la telefonata, mi aspettava al porto. E così iniziai la mia scalata, il mio arrivo verso quel once upon a time c'era dove sto scrivendo oggi....

tanto per rendervi partecipe.