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domenica 2 maggio 2010

Once Upon a Time

diciamo 3 anni fa è entrata in famiglia un beagle. E vi garantisco che la razza è tutto un programma lasciamo perdere il nome che gli dai, che in questo caso era CLEO. 4 kgrammi di energia e denti. La descrizione perfetta per una bestiola che divenne presto il tornado biancorossomarrone. Ne sanno qualcosa le piante varie e anche i cactus, i mobili sia di sala che cucina, le scarpe qualsiasi, il cibo lasciato inadvertentamente sul tavolo o bancone (ma questo quando era piu alta) e qualsiasi oggetto che lei pensava potesse servirla per qualcosa.

Ma andiamo per gradi. Tornato da una vacanza dai miei negli States. Logicamente sfinita e felice di essere in casa finalmente sento il marito che mi sussura, 'guarda cosa ho preso.' E già con questo dovevo avere le antenne in sù ma chissà perchè non mi era venuta il solito dubbio. Si vede che ero molto rilassata dopo il viaggio di piacere. Penso fra me e me, magari un divano nuovo che serviva e come (ogni tanto ho delle idee stambe come se un marito in assenza della moglie prende la briga di cambiare un mobile) o magari ha imbiancato di giallo toscano la sala (questo ogni tanto lo fa perche quando non ci sono io il lavoro va meglio perche non gli rompe i cabasisi). Guardo in sala e vedo sul vecchio divano un 'pelouche biancorossomarrone' che ronfa. Oddio dico io siamo stati beagelati! I miei sogni di tranquillità erano finito in un pelouce di 4 kg che ronfava sul mio vecchio divano. Purtroppo non posso mai non amare un beagle di 4 kg e così, andai da lei e le accarrezzo le orrechie (che sono lunghissime piu di lei, morbide, setose...). In somma mi ha conquistata perche in quel momento ha fatto un sbadiglio con la lingua rosea tutto fuori come un serpente morbida lunga una ventina di cm, ha aperto due occhi marrone ancora pieno di sogni di caccia e mi ha fatto un 'auooooo' lungo lungo tutto per me. Mi ha fatto schiava.

Fino al mattino dopo quando ho scoperto che aveva fatto i suoi bisogni ovunque in sala e cucina, aveva rosicchiata il tavolo di cucina dalla mia parte tanto perche non aveva nulla da fare e aveva fatto uscire la gatta nera Max fuori di casa (e a dirlo tutto Max non è rientrata per 2 mesi e dovevo mettere il suo mangiare su un muretto alto a fianco il bombolone - si vede che la piccola l'ha proprio spaventata). E via dicendo tra una rosicchiata e altra siamo arrivati ai 6 mesi quando finalmente pote lasciarla fuori da sola con l'altra cane, La Liz, che era felicissima di avere finalmente qualcuno con cui gioccare. E gioccare sempre, comunque, ovunque con qualsiasi cosa trovasse per suo scopo da beagle. E qui il discorso diventa interessante. I beagle sono cani da caccia e tutto fa buon brodo si suol dire. Una mattina non trovi una scarpa che hai dimenticato di mettere in alto dietro una porta chiusa e cerca che cerchi non appare. Dopo un po vedi un striscia biancorossomarrone che arriva con qualcosa in bocca. Solitamente il qualcosa a te appartenente ridotto in brandelli o a buchi che tanto 'a te non serviva se non lo avresti lasciato fuori mano (bocca nel suo caso)' diceva lei mentre posava in cucina il malcapitato. O magari pensavi di lasciare per un nanosecondo quel pezzetto di pane sul tavolo in cucina mentre cerchi di mettere il piatto nel lavandino - ed ecco la striscia biancorossomarrone che passa spedita, acchiappa con un balzo il pezzetto ed è fuori cucina mentre che tu stai ancora per posare il piatto. Logicamente Cleo ci ha insegnato tantissimo nei primi 6 mesi della sua vita. Dopotutto loro hanno un decalogo che i loro amici umani devono imparare e solo i deboli di mente non imparino subito quello che i loro beagle vogliono insegnarli.

Poi il tempo passa e anche le stagioni. Per ogni stagione il suo giocco. Primavera - potatura delle piante. Ovviamente non pensi che un cucciolo di 14 mesi è anche esperta giardiniera. Perciò le piante le lasci dove sono sempre stati su delle mensole non tanto alte sul portico. Tanto mica le disturba. Non avete mai avuto un beagle! Una mattina arrivo dalla spesa giornaliera e trovo pezzi di piante da per tutto sul portico. Trepidante vai a vedere i danni materiali sulle piante e trovi un biancorossomarrone intensamente concentrata sulla tomaia che evidentemente sta godendo della sua squisita potatura profonda. Cacciato un urlo ambidue, io perche furiosa, Cleo perche sorpresa con tomaia in bocca. A questo punto cosa fai? Levi la tamaia, il cane e i pezzi di pianta sparsi in giro. Togli le piante rimasti intonsi e fai delle preghiere molto risentiti che magari permettono alle piante di ricrescere felice dopo una potatura a 40 denti. Mattino dopo stessa scena ma questa volta con un cactus. Non chiedermi come abbia fatto ma dopo un accurata guardatina in bocca al colpevole e non avendo visto nessuna spina, anche il cactus viene elevata alle mensole in alto. A questo punto era rimasto solo il ficus benjamin si fusto alto e almeno là la colpevole non aveva delle grande interesse. Così dopo il battesimo di giardinaggio la nostra riceve il nome BEAGLECUDA che le è rimasta da allora.

Prossimo viaggio negli States decido di compare un libro su come 'educare' un beagle. Nel primo paragrafo ce scritto e cito testualmente con traduzione mio ' la prima cosa che deve avere un padrone di beagle è UN SENSO DEL UMORISMO'. E qui ammetto che se non fosse per quello non sarei riuscito sopravvivere al primo anno della nostra piccola considerando che ha fatto fuori tante cose, scavato tanti bucchi di far sembrare il giardino una terra in guerra, rubato tanto cibo da riempire un leone, fatto i bisogni un po ovunque a dispetto delle 1500 metri quadri di campagna intorno alla casa, vomitato felicemente sul letto perche aggitata e poi il fatto piu ecclatante HA DECISO CHE DEVE DORMIRE CON ME! che fra altro ha sigillato il mio amore sfegatata per lei. Non sapete cosa vuole dire avere un biancorossomarrone cane da caccia con suo odore particolare, la sua lingua rosea lunga come un serpente che ti sbacuccia per la buonanotte e il buongiorno, che sogna cacce mai fatte con piccole grugniti da maialino ecc...e così continuiamo la storia un altro giorno.