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domenica 30 maggio 2010

Once Upon a Time Zio MAXIO'

pronunciato con la X che sembra un ape in pieno canto. Un sorte di zzzzz con i denti chiusi e le labra pure. Il nomingliolo dato tantissimi anni fa perche è quello usato per Tomaso, suo vero nome. Il gemello di mia suocera, buon anima, che parlava di lui con grandissimo amore. Quel gemello che è nata con lei da una madre molta anziana per i tempi, 45 anni, portata avanti con grandissima forza e capacità lavorativa. In fatti, il giorno della loro nascità la nonna era andata in campagna, poi tornata in tempo per cominciare le doglie. Il babbo della suocera che non era a casa è stato avertito della nascita della prima gemella con ampio tempo per godersi l'avvenimento da un fratello piu grande della nascitura....Pà è nata la sorellina e lui, il piu grande scappa a casa contento di aver dato notizia lieto al Papà. Dopo un po la levatrice manda di corsa il fratello grande per avvertire il Pa che è nato pure un fratellino gemello. A sentire questo altro liete notizia il Papaà dei gemelli gira ai suoi amici e dice 'scappo e torno a casa altremente quella (la nonna) non smette piu di partorire'. Bei vecchi tempi quelli nella quale si nasceva in casa e si poteva scherzare sul avvenimento. Tutto bene considerando i tempi che furono e loro crebbero piu grandi a forza di latte materna, quella di capra e mucca e una mamma che, quando andava in campagna, appendeva la culla su un rame di ulivo per far sì che non entrava dentro i serpenti. Non che ci sono tanti serpenti qui in Ponente ma al tempo senz'altro c'erano piu di adesso. Almeno di quelli che chiamiamo uccellai che al tempo credevano andasse nelle culle e stavano sulla faccia dei bimbi per il calore e l'odore di latte. Ma questo lo dicevano anche dei gatti.





Maxiò crebbe bene e anche mia suocera e piano piano cominciarano girare con gli altri bimbi piccoli. Scuola, giochi, messe, catechismo. Il solito giro di tutti i bimbi di quei tempi che erano da 1920 in poi.
Mia suocera raccontava un aneddoto su suo fratello che faceva molto ridere. Loro avevano in stalla una bella capretta da latte che ne forniva abbastanza per fare una formagetta e se non facevano formaggio c'era il latte da bere. Per parecchi giorni di seguito questa bestia non aveva latte da mungere e la mamma di mia suocera era disperata perche credeva che la capra fosse malata. Una mattina prestissimo va nella stalla e cosa vede? Zio Maxiò appostato sotto le tetterelle della capra che succhia come un danato...altro che malattia! Un scapelloto a lui e tante risate dopo...questo era Maxiò mi disse mia suocera. Peccato che non c'erano tante altre storie così. Troppe poche storie per poter dire chi era questo giovane zio rimasto sulla terra così poco.

Non che mia suocera parlava tanto dei tempi che erano bellissimi ma grammi. L'acqua si prendeva dalla fontanetta. Le giare grosse dove buttavano i liquami notturni dai vasetti si portavano
con i pazienti muli in campagna sotto gli ulivi. La biancheria si lavava nel torrente con sapone marsiglia, tanta forza e si camallava tutto sulla testa in ceste su e giù per il paese perche è ancora oggi un paese in salita. Si aveva in casa animali da cortile e così un po meno fame c'era ma si mangiavano anche lumache e uccelletti che i fratelloni cacciavano. La frutta si seccava ancora al sole in estate. Il vino si faceva sempre e olio buono era disponibile con tante giornate di lavoro. Però neanche questo è la storia di oggi il 30 Maggio.

Oggi è il secondo giorno della Fiera del Libro nella nostra città a Ponente. Una fiera che arriva ogni anno verso questo periodo e alla quale vado volontiere anche se è una cosa piuttosto ridotto e sempre uguale. Però riesco sempre trovare un gioello nel mucchio e oggi non era diverso. La gemma in questione oggi è un banco della chiesa Evangelica dove ce in bella mostra una vetrina di Bibbie antiche. Strano dico io che sia in mostra una cosa del genere in questo periodo di caldo umido. Fa male ai libri e questi antichi soffrono tantissimo. Un signore dietro al banco mi guarda e dice buon giorno e come ben si sà io non sono mai una che lascia da sola una persona che mi saluta. Una parola tira altra come ciliege rosse e succose e TOC! mi da un biglietto da visita sulla quale è scritto suo nome Ferruccio Iebola, scrittore storico. BINGO che bello, che tipo di storia chiedo io e lui La Resistenza Ligure. Ma dai? Che interessante. Il fratello gemello di mia suocera, Tomaso Ricci, era un partigiano. Ma guarda caso risponde lui e tira fuori un libro sulla resistenza in questa Zona. Proprio scritto da lui che spiega tutta la triste facenda di questo zio Maxiò, detto Tomascenco (perche sopravvissuto alla campagna Russa e tornato a casa indenne). Logicamente il discorso è diventato lunghino e non vorrei mica annoiarvi con tutto ma finendolo in breve, dopo aver letto la parte da lui segnato sul masacro dei nazifascisti di tantissimi giovanni in un posto vicino a Tavole nel entroterra dietro noi...una foto dello Zio giovanni e bello. Una foto del suo corpo con un compagno, Christo nome di battaglia, uccisi barbaramente ad armi bianchi dai nazifascisti. Dove posso comprare il libro chiesi. E lui, gentilmente, disse, se non ti offendi te lo regalo e così fu...il libro è adesso sulla scala della mansarda dove lo può tenere come tesoro la nipote dello Zio Maxiò, tesoro nel cuore della sua gemella. Ora che sono tutte e due insieme penso che se la raccontano...che spreco la guerra.

Un appunto ancora piu triste di questa storia è quello che raccontava mio suocero. Al tempo del ucciosione, parecchi giorni prima, lui, mio suocero, aveva avuto sentore di un rastrellamento che doveva essere fatto dai nazifascisti...andò da Maxiò e disse che sarebbe meglio che lo nascondessi in casa o in campagna vicino alla casa dove c'erano loro (la casa dei miei suoceri in campagna sarebbe stato perfetto per questo perche posti invisibile si trovavano al tempo). Maxiò rifiutò e così andò incontro al destino....


martedì 25 maggio 2010

Once upon a Time 25 Maggio

c'era una persona, IO, che poteva dormire a bagno e questo anche in acqua gelata. Però per iniziare questa storia bisogna iniziare molto prima delle 10 quando solitamente mi trovo piazzata dentro il letto appoggiata sui miei cuscini con un libronella mano destra e il beaglcuda sulla quale appoggiare il braccio che lo regge. iniziamo verso le 8:00 dopo cena che la bestia in questione è sul lettino suo (in casa nostra ci sono anche i lettini canini che vengono usati esclusivamente per pre-nanna nel letto umano) piangendo irrefrenabilmente in un tono che non prometteva niente di buono. In fatto leccava e mordicchiava furiosamente la gamba posteriore sinistra, si girava continuamente su se stessa, mordeva la coda, leccava anche le parti femminile e poi mordichiava la coda. Diciamo che io non sono una persona che si preoccupa di cose minime ma in questo caso, visto la velocità alla quale faceva tutte le suddette cose ho deciso che una telefonata alla Vet era di assoluta necessità. Fortunatemente lo studio veterinario nostro chiude molto tardi perche dimettono i pazienti dopo le 7:45 che ti da piu che sufficiente tempo di trovare un vet disponibile anche se, magari, un po fuori di testa dopo tante ore di lavoro.

La telefonata era abbastanza fortunata perche c'era proprio la Vet che cura Cleo. Spiegato i fatti, la dottoressa mi ha detto che la mia piccola probabilmente ha una vaginità fulminante. 'Guarda signora questa succede molto raramente. Io ne ho visto una cagna con questo 3 anni fa. E' moooolto doloroso'. Se ci fossero le faccine metterei quello che gli occhi spalancati. Ovvio no? Alle 8 e fischio il Vet ti dice che la tua beaglcuda sta soffrendo da una vaginite fulminante e tu devi andare in farmacia per il dovuto. E qui inizia il divertimento. Trovi la farmacia aperto.Dopo tre tappe forzate, il primo diceva di andare al secondo che rispose di andare al terzo che finalmente era quello di turno notte. Fatto questo il parcheggio che era ovviamente a distanza maratonetta dal portone farmacia. Fatto la corsa, ripreso il fiatto iniziò i discorsi con un farmacista simpaticissmo che mi ha cercato con tutto serietà di aiutarmi con i prodotti richiesti: betadine soluzione per lavaggi e un prodotto che riduce bruciore ecc. A questo punto mi ha detto 'signora, se il prodotto è per lei conviene prendere questi già pronti per uso'. Scometto che se avessi avuto una macchina fotografica, che non ho ancora....la sua faccia era da riprendere quando ho risposto 'veramente devo fare lavaggi alla mia cagna'. A questo punto alle 9 di sera vuoi proprio non farlo ridere questo ragazzo simpatico? E così lui ha riso, io meno perche continuavo pensare come facevo fare una lavanda vaginale alla mia beaglcuda. Questo pensiero per tutto il viaggio al andata e ritorno dalla farmacia. Preso betadine e un prodotto omeopatico fitaterapica per emeroidi (ridete gente, tanto serve anche per bruciature ed è anagesico figurati che se messo intorno al lei nel punto sopra citata non avrebbe funzionato - e poi leccandola non avrebbe avuto degli avvelenamenti da farmaco). Io che quasi non esco mai si sera per una volta che mi muovo di notte rido come una matta per tutto il tragitto con questa mantra nella testa ' ma solo te devi uscire alla sera per prendere i medicinali per fare trattamente ginicologici per un cane - non per il cinema, ne per una cena, ma per...' Lasciamo perdere.

Arrivata a casa, messo la macchina in cortile, preso la borsa dalla macchina entro in casa al buio - mi chiederete 'Ma LUI dov'era?' Dormiva povera stella dopo una giornata di campagna. E così il pensiero era di fare il meno rumore possibile mentre preparavo siringa da 5ml per la lavanda, la crema aperta per la spalmatura e l'asciugamano per eventuali problemi di sbavatture o schizzi. Avevo anche considerato abbigliamento addato ma a questo punto ho lasciato perdere perche il problema era sempre come dirlo a lei. La beaglcuda continuava piangere e caminare avanti e indietro in bagno. Mica che le ho lasciato libero accesso alla casa perche a quel punto avrei dovuto fare un po di caccia perche aveva capito che la serata iniziava sembrare diverso.

Per le donne che sono lettori miei non ho bisogno dirvi che posizione è tutto nella vita. Ce stato tutto un discorso da secoli sui vari posizioni da prendere sia per visite ginicologiche che parti. Ma nessuno mi aveva preparata alla postura necessario per fare un lavoretto del genere ad un beaglcuda. Pensa che ci ripensa e poi ho detto tra me e lei...femula perche il tempo stringe e magari riesco veramente fare quello suggerita dalla Vet. Non entro in dettagli ma potete immaginare la parte del cane che ho preso verso alto, la siringa senza ago ha fatto suo lavoro di 5 ml senza incidente, la crema è stata spalmata e inserita delicatemente nel posto giusto e la parte con i denti della beaglcuda è rimasta felicemente pendente verso il basso con dei sospiri...lasciamo perdere anche questo. Se lo ha goduto completamente il trattamento. A letto siamo arrivati verso le 11 dove lei ha continuato un po di bidet ma poi a risoluzione prurito e rilassamento conseguente siamo piombati in sonno.

E questa mattina quando LUI era fuori che bruciava rami di alberi di olivi potati tanto tempo fa ho cercato di spiegarlo il fatto e detto e fatto (ho dovuto ripetere la crema due volte in piu perche sembrava funzionasse benissimo e dava veramente sollievo) ha fatto una faccia verde bottiglia che spiegava quanto aiuto sarebbe stato se fosse stato sveglio.

Comunque ormai posso considerarmi navigata in un po di tutto. O no?

domenica 23 maggio 2010

23 Maggio di silenzio obbligato

Questa mattina davanti a quel specchio che mi tiene informato ogni mattino sullo stato fisico del mio stato mi sono incappata in una persona con rughe sulla fronte e uno paio di borsoni sott'occhi che avevano avuto una nottata tremenda. Sono parecchi giorni che sto leggendo e facendo compiti su una situazione che sta prendendo forma in Italia che è parecchio spaventoso. E così dal Ponente con vista mare ho deciso che non posso piu tacere le mie paure e preoccupazioni sul obbligo di silenzio che si sta formando attraverso una legge che il nostro B vuol assolutamente passato entro Giugno 2010. Ehi sì, sembra che la legge sulle intercettazioni sta prendendo forma in modo pesantemente. Il sottosegretario al Dipartimento di Giustizia Usa in Italia per parlare con Napolitano ha detto che gli USA difendono le intercettazioni. Il Freedom House, un no profit associazione che pubblica ogni tanto la lista dela classificazine mondiale della libertà di stampa (gente Italia è numero 72esimo e questo è vergognoso) ha dichiarato che se passa questa legge siamo fuori dai parametri di uno stato democratico. Gli editori di tanti giornali di tutti i colori stanno preparando una battaglia degna della revoluzione francese...ma ci pensate cosa vuol dire non poter scrivere gli articoli permessi per informazione pubblico non prima della fine della prima che sia finito la prima parte giudiziario...che vuol dire, considerando la lentezza del sistema giudiziario italiano ANNI (ma questo è un altro discorso perche la giustizia lenta è una giusitizia poco giusto per conto mio ma è anche un altra storia non questa che sto scrivendo). Ma pensate al fatto che la telegiornalista Busi si è licenziata con una lettera fuoco e fiamme al suo editore. Che Il Fatto Quotidiano ha dichiarato Disobbedienza Civile e dichiara pronta a continuare scrivere le notizie a prescindere dalla consequenze. Che Ezio Maura della Repubblica ha detto che si devono muovere tutte le grandi firme. Che le case editrici, escluso ovviamente Mondadori e un altro che non mi ricordo adesso ma scometto che fa parte del gruppo di B e Co) stanno preparando anche loro alla battaglia.

Ma possibile che sta succedendo tutto questo e fino a oggi io non ho scritto nulla? Questo me lo diceva questa mattina lo specchio delle mie brame mentre mi lavavo quella faccia amerligure tanta incavolata con questa situazione. E l'altra cosa che lo specchio mi diceva di scherno era 'e TU cosa farai?'. Così oggi tastiera sotto le dite sto scrivendo la mia rabbia, il mio disappunto, il mio dispiacere che un paese che si chiama democratico può anche pensare di fare una legge che penalizza i giornalisti con la galera, gli editori con multe ecceccecc. La Costituzione garantisce informazione e noi cittadini ne abbiamo il diritto di pretenderlo. I giornalisti hanno un codice etica che regola i contenuti. USALO per favore ma NON fare silenzio. Non un silenzio obbligato almeno che toglie ciò che permette a noi lettori cittadini di poter giudicare INFORMATI chi ci governa e come viviamo. I FATTI sono le verità, la verità è la libertà e la libertà è ciò che è nostro dovere richiedere nel 21esimo secolo!

E così con questo sfogo di rabbia domani mattina spero che il mio specchio mi tratta meglio e magari dopo una notte di sonno piu tranquilla dopo aver scritto che non ci sto con un silenzio obbligato.

PS: se questo blog dovesse sparire per qualche 'trucco virtuale' (non che mi sento tanto importante di essere levata di mezzo) almeno prima di andare qualcuno avrà letto il mio lammento.

mercoledì 19 maggio 2010

Harriers non sono beagles

ne normali ne piccoli. Sono alti, snelli e per tutto il resto esattemente come altri beagles. Che vuol dire sono rumorosi, dispettosi, selettivamente sordi, ingordi e capace di far impazzire qualunque umano abbastanza folle di averne uno in casa come beniamino. E questo è solo una piccola introduzione di quello che è la nostra di Harrier, Cleo, la famosa Beaglecuda, nome che le è stato dato dopo tantissime avventure intorno e dentro casa a suon di clickity-clacchity dei suoi tantissimi, bianchi denti. Ma questo è saltando troppo di corsa...Cleo arrivo un giorno in casa nostra di soppiatto. Un atto di corraggio perpetrato da mio marito solo perche io ero fuori città. Veramente fuori dalla UE, che per sua fortuna, ha reso introduzione di tale bestiola in casa una pacchia. Al mio arrivo dalle vacanze mi disse 'guarda cosa ce' ed io, stanca morta da un viaggio lunghissimo, necessitando una doccia e rifoccilamento cibo e magari anche un po di nanna trovo un battuffolo rossobianconero sul divano (che veramente speravo fosse quello la cosa carino che lui aveva comprato) Vi fa vedere quanto sono ingenua io. Comunque un rossobianconero tutto orecchie con un alito ancora da latte e una dentizione perfetto che ronfava beata sul vecchio divano. Innamoratomi subito come logico mi è passato anche il sonno arrettrata e meno male perche appena si è svegliata ha cominciato quello che sarebbe diventato la vita in famiglia con un HARRIER.

La definizione di HARRIER sono quei cani che inseguono le predi e che mordicchiano i stinchi affinche questi si stanchino. Le HARRIER non si stanchino mai per primi e ovviamente con la dentizione che hanno fanno un bel danno alle gambe posteriore delle predi. Potete immaginare che danni possono fare anche a mobili, scarpe, telefonini, telecommandi e qualsiasi oggetto che tu potresti pensare di lasciare in vicinanze bocca ad una cucciolota tutti denti. Il lavoro di Cleo nelle sue primi 8 mesi di vita era di tenere alto l'onore della razza. Vuol dire distruggere qualsiasi oggetto che riusciva prendere. E questo vuol dire tutto perche a lei interessava tutto e a le tutto serviva. Le scarpe se lasciate in bagno per terra erano immediatemente tolte e mangiucchiate affinche sembravano groviera. Cinghie a pezzetti, tavolo frattino in cucina ha segni delle sue morsicate, come anche le sedie. Sembra che Cleo non amava altro che mordere tutto. E quando per un periodo di un mese non mordeva piu niente pensavo che fosse finito questa fase della sua infanzia. SBAGLIATO...una mattina mi sono svegliata e come ogni mattina aperto la porta finestra della cucina e trovo i cactus, le begonie e varie altre piante potate 'a sangue'. Non avrei mai sperato che il suo lavoro di giardinaggio andasse a buon fine perche le piante, poerini, erano o meglio sembravano distrutte. In tanto lei, contenta, mi guardava con occhi dolci chiedendomi se avesse fatto un buon lavoro.

A questo punto mi ricordavo la prima riga di un libro sui BEAGLES che avevo poi comprato . 'i padroni di beagles devono avere un buon senso del umorismo'. Ammetto che io ne ho ma ne ha voluto tutta la mia buona volontà di non fare un canicidio in quel istante. Però pensandoci bene l'unica cosa che potevo fare era assicurare che nella sua boccucia non ci fossero spine di cactus, che tra altro non c'erano e non so come abbia fatto non averle ne che avesse mangiato qualche foglia indigeste, cosa che non aveva fatto. Pulito i danni sono entrata per il primo caffe di quello che si presentava una giornata con HARRIER in piena forma.

Poi tanto per farvi capire cosa vuol dire avere in casa un cane da caccia tipo BEAGLE...sono cani che cantano. Hanno voci da opera lirica con tanti toni usati almeno 26 ore al giorno perche cantano anche addormentati. I loro sogni sono ovviamente di caccia e tirano di quei ullullati da far svegliare i morti. Ormai ci siamo abituati e la sua voce fa parte del mondo di campagna dove abitiamo. Posso dirvi che cosa sta dicendo quando canta...ce il canto con la bocca a megafono che vuol esprimere felicità, corsa, caccia. Ce il canto ullullante con la boca solo aperta che vuol dire gioia, caccia, corsa. Ce il canto solo per il fatto di fare caos in un mondo silenzioso...avete capito ormai. I HARRIERS ne i BEAGLES non stanno mai zitti. E una cacophonia costante che rende la vita un circo di rumori. Ma questo mica da fastidio. Io adoro ascoltare la sua vocciare mentre gira per la campagna. Da allegria.

Un cosa che non da allegria è la sua voracità. Harriers e Beagles sono cani che hanno un stomaco grosso quanto loro. Piu ne dai piu mangiano ed è per questo che vedete in giro tanti che sono obesi. Fortunatemtne la nostra Cleo è snella e pimpante perche ha il suo razione di cibo 3 volte al giorno (3 volte perche se dai 3 etti di cibo in una volta lo manda giu come un piccolo aspirapolvere e potrebbe avere problemi di stomaco) così si da 1Etto al pasto per 3 volte al giorno. Piu facile per tutti. E logicamente qualsiasi volta che stai mangiando frutta, carote ecc lei pretende la sua parte.

E così tanto per farvi capire chi è la nostra Cleo e il perche si chiama LA BEAGLCUDA - beagle e baracuda mi sembrava ovvio. Tanti denti in una faccina adorabile, tutte orrechie biancherossenere e una personalità eccezionale. Dolce, carina e sorda come una campana quando non vuol ascoltare. Però non potrei imaginare la nostra famiglia senza di lei....

lunedì 17 maggio 2010

Once Upon a Time c'era


un cavallo buckskin (hanno quel nome perchè il loro manto è il colore della pelle di daino quando è lavorato morbido - quel palomino chiaro) che faceva parte della mia vita. Appassionata di cavalli si potrebbe dire nella mia vita c'era stata sempre un equino quando non c'erano anche 2 o 3 come nel periodo che avevo Buck, suo nome. Era un cavallo non tanto giovane, diciamo, sulle 13 anni e neanche tanto grosso, magari solo 13 palmi fino al garese (un palmo è la misura della mano in orrizzontale che viene messo in terra e una mano sopra l'altra fino alla cima della spalla [garese appunto]) ma di charattere dolce e buono. Lui era per me libertà. Quel tipo di libertà che viene dal andare via dal solito vivere di tutti i giorni partendo con lui per lunghe passeggiate o soltanto stando con lui al pascolo mentre guardavo le nuvole.

Era un mondo di salutare lavoro pulendo il suo box con fieno pieno per lettiera, mettendo il cibo e acqua nella sua ciotola, assicurando che lui fosse pulito e felice come possono esserli i cavalli amati e ben curati. C'era da spazzolarlo, curare i zoccoli, tagliare via i nodi dalla criniera e la coda. Poi gli attrezzature di cuoio da pulire, ingrassare e lasciare in ordine. Tutte responsabilità mie perche anche questo faceva parte della mia vita in quel epoca. Imparare attraverso responsabilità. Sembra un mondo lontano ma fortunatemente l'ho vissuto io e ha funzionato.

Mi ricordo tante storie di noi due...come la volta che era al pascolo e io che avevo voglia di fare un giretto vado verso lui con la sella. Logicamente con carota in tasca come sempre. Lui arriva, mangia la sua carota, io lo sello e poi stiamo un po a guardarci negli occhi. Salgo in sella con tutta grazia. Al tempo ero capace a saltare sulla sua schiena senza mettermi i piedi nelle staffe. Lo vedete una cosa del genere? Vero però. Da giovanni siamo tutti piu agili. Dopo un po di giri intorno al pascolo per riscaldarci ho dato il segnale di partire un po di di corsa e mi sono trovata ancora in sella ma con la testa che toccava terra. Sembra che il giovanotto aveva tentuta un bel po di aria nella pancia mentre tiravo stretto il sottopancia, una cosa che non faceva mai fra altro, e quando ha fatto un po di movimento ha lasciato andare aria e la sella ha scivolato verso il basso con me attaccata. Lui si è fermato, ha girato la testa verso me, che ero in presa ad una riderella incontenibile, e mi ha guardato come per dire 'e tu cosa fai laggiù?'. Dovete sapere che solitamente i cavalli che tratengono il respiro mentre li selli vanno dato una leggera ginocchiata alla pancia dietro la sottopancia. Facendosì, devono per forza mollare l'aria e riesci stringere ancora un po la sottopancia. Nel nostro caso non l'avevo fatto perche lui non lo aveva mai fatto. Niente danni però. Ho levato la sella, rimesso tutto in ordine e siamo partiti per la nostra cavalcata.

Altra esperienza esilirante era quando avevo deciso di fare un po di salti e meno male neanche tanto alti. Sembra che alla seconda il ragazzo non era deciso sul balzare oltre la barriera e invece di fare il balzo insieme, l'ho fatto io per prima tenendo le redini in mano. La scena era piu o meno questo - lui piantata sulle gambe davanti con la testa che sporgeva oltre la barriera che sembrava voler vedere dove ero andato io ed io dal'altra parte sdraiata per terra, questa volta non in preda ad una risata perche svuotata di colpa di aria non avevo la forza che guardavo lui che mi rimproverava 'ma non avevi mica tenuta abbastanza strette le ginocchie e poi le mie orrechie non erano in avanti e tu lo sai che le mie orrecchie indietro vuol dire che non avevo intenzione di provarlo quel salto'. Comunque niente danni neanche allora se non conti la figura mia.

I danni però una volta c'erano perche mi ha rotto tutte le dite dei piedi quando da uno spavento si è balzato in aria e ha atterrato sulle mie ditta. Non vi dico che male. Un gonfiore terribile pure. In fatti anche oggi ho le ditta dei piedi piuttosto malconcie. Però queste cose fanno parte del avere un cavallo e chi ne ha avuto uno sa che le storie sono piu quelli di amore reciproco che non di danni.

Come la volta che ci eravamo persi. O meglio mi ero perso con lui. I cavalli non si perdono mai ma chi è in groppo sì e percio il da farsì è semplice. Lascia andare il cavallo e lui ti porta a casa. Mi ha sempre portato a casa lui e sempre con grandissimo amore.

Come quando è stato male e abbiamo dovuto darlo birra e medicine per far sì che la pancia smettesse di gonfiare. Birra, melassa, medicine e tanta pazienza. A lui piaceva da matti la birra specialmente con la melassa e in questo modo potevamo farlo prendere le medicine che facevano sì che la sua pancia sgonfiasse. Ogni tanto i cavalli hanno delle colliche dal mangiare perche non possono fare i ruti. Ovviamente ha mangiato troppo di corsa, il cibo è andato un po di traverso e le si è gonfiato lo stomaco. Brutta situazione risolto con la suddetta cura. Dopo un po di ore il cibo ha fatto il suo corso e uscendo dal altra parte è riuscito liberarsi del maloppo. Tante grazie.

Ha vissuto con me per tanti anni Buck. Però ad un certo punto nella mia vita tutto cambiò e l'ho dovuto vendere. Spero che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita felicemente. Aveva quasi 19 anni quando ci siamo separati. Nella mio studio ho una foto di me in groppa a lui - quel onceuponatime di tanni anni fa quando lui era la mia libertà!

sabato 15 maggio 2010

Once Upon a Time there was


Mose, il ragazzo senza coda. Non che fosse nato senza coda, ne con quella pancia enorme che scivola giu tanto bene intorno alle zampe che sembra una gonnellone. Lui era nato chi sa dove in campagna vicina alla casa della mia amica che abita sopra di noi. Un giorno a casa dell'amica sento un urlare fortissimo di gattino con grossi problemi. Cerca che ti cerca, su per le fasce e finalmente trovo il cespuglio di rovi con spine grande come agi da calza con dentro un battuffolo grigio e bianco che streppitava a scquarciagola piu forte che un leone affamato. Logicamente ogni volta che io mettevo la mano lui rientravo piu stivato dentro il cespuglio di rovi e alla fine ho dovuto mettermi a pancia in giù faccendo un scivolio a mo di serpente per poterlo acchiappiare...AIA (questo ero io che ero rimasto sia preso dalle spine del rovo che dalle unghie del giovanotto in distress). Finalmente con un movimento alquanto soppiato sono riuscito prenderlo per la callotola ma a questo punto ero bloccato dentro il cespuglio anche io con un gattino sputtacchioso furioso tra le dita e non riuscivo capire come uscirne fuori. Sapete che in momenti di grandi difficoltà ti vengono quei lampi di genio? A me è venuto un idea perfetto. Preso il giovanotto ancora meglio per il 'colletto', infilato tra i denti come fa la mamma gatta e con le mani liberi ho cominciato tirar via spine di rovi e a fare una retromarcia meglio di uno della Formula 1. A fin qui siamo arrivati. Io e la mia amica che era rimasta tutta tittubante fuori dal rovo ma abbastanza vicino per porgermi un asciugamano per avolgere la peste mi ha guardata tutta graffiata con un sorriso che lo diceva lungo. Io sono sempre stata avventata nel recuperare animali in difficoltà e questa volta mi è andata bene che non era un cane piu grosso che magari mi avrebbe morsicato per bene. Comunque facciamo la strada in discesa, arriviamo alla casa dell'amica e per prima cosa do da bere al gattino che continuava gonfiarsi come un rospo e sputava tanto per non perdere faccia. Dopo un po di acqua messo in gola per forza ho detto che era meglio cercare di darlo da mangiare. Tirato fuori una scatoletta di cibo per gatti in pate ho messo un po su un piatto e lui, per assicurarsi possesso, ha volato dentro con la bocca aperto per prendere meglio il boccone. Non mi sembrava il caso che mangiasse tanto di corsa così stupidamente ho messo la mano vicino al piattino per tirarlo via e mi ha saltato sopra la mano con 20 unghie tirato fuori, soffiando come una furia. Io sono riuscito fare una ritirata senza tanti danni e ho detto che a questo punto che scoppiasse, non avevo intenzione di toccarlo. Detto fatto, il piatto pulito lindo lindo, lui si è messo sul asciugamano e ha fatto un giro tondo piombando in un sonno felice pieno di cibo per gatti, fuse e sogni di salvataggi da mostri enormi.

Il nome del gattino era ovvio. Mosè, salvato dal rovo. Anche se il vero Mosè lo ha bruciato. Diciamo che l'essere salvato era il clue per il nome e lui lo ha accettato subito. E' venuto a casa dove ha fatto subito amicizia con i due cani. La conoscenza amicizia con la gatta spiritata, Max è stata un po piu difficile ma dopo un po si sopportvano e a forza di dover usare tutti e due la stessa scatola per certi attività felini sono arrivati ad una pace tentativa. Mosè avrà avuto si e no 2 mesi quando l'ho trovato e piano piano crebbe sano e felice fino al eta di 6 mesi quando ha iniziato segnare il territorio con degli urli spaventosi. Aveva una voce incredibilmente cavernoso per un schricciolo di gattino. Questo ha detto il Vet perche era anche equipaggiato molto bene di certi altri organi che andavano tolti prematuramente perche lui ha 'maturato' troppo in poco tempo. Perciò il viaggio dal veterinario per rimuovere i colpevoli delle sue scorribande bagnate intorno ai mobili e vario. Al ritorno ero sicuro che non mi avrebbe piu voluto bene ma onestamente non credo che ha sentito molto la mancanza.

Continuava correre da per tutto e avevo preso anche l'abitudine di girare per le campagne intorno alla casa. Quando mio marito andava potare gli ulivi, Mose lo seguiva e non aspettava altro che il momento di saltare dentro i mucchi alti di rami tagliati per poter fare le capriole con il mucchio mentre il marito lo spingevano in giu per le fasce. Mai visto un gattino divertirsi tanto. Questo e salire sugli alberi per tenere compagnia a mio marito quando tagliava i rami. Vedevi il marito da una parte con un gattino grigio/bianco dal altra parte del albero che diceva al signore dal altra parte tutto ciò necessario per eseguire bene il lavoro. Era un gattino molto loquace. Un discorso per ogni evenienza. E con un motore di fusa tipo maserati...forte e continuo. Solo Max la spiritata lo batte in questo impresa. Lei ha un motore di fusa tipo aereo. Mai sentito una cosa del genere. Ma questo scritto non è la sua di storia.

Mosè girava sempre in campagna con grandissimo piacere e purtroppo anche altri gattacci lo facevano. Tanto che un giorno lui arrivò a casa con un orrecchio tagliato a V. Tipico taglio per gatti maschi che si battono. Solo che purtroppo questo taglio lo ha infetto con HIV felino che è fatale per le bestiole. Con tutto il suo correre, salire sugli alberi ecc ha vissuto ancora 4 anni facendo sì che in casa nostra c'era sempre allegria. La malattia lo ha portato via a solo 5 anni e ancora oggi sento la sua mancanza.

Questo foto è sullo schermo del mio computer. Mi tiene compagnia e quasi me ne dispiace che non posso leggerlo il mio blog. Lui avrebbe apprezzato e senz'altro avrebbe anche detto qualcosa...

venerdì 14 maggio 2010

Once Upon a Time 14 Maggio

Questa mattina, come ogni mattina, mi sono svegliata al canto dei galli (che oramai vivono solo nelle mia testa perche quelli che erano nella campagna di un vicino sono ormai pasati a miglior vita - per una volpe di passaggio). Precisato questo posso continuare una storia che mi piace tantissimo. Ogni mattina mi tocca andare in bagno dove ce un enorme specchio illuminato a giorno (giusto già che è giorno). OK mi dite, vai in bagno e hai uno specchio. Succede a tante persone di andare in bagno e trovarsi davanti ad uno specchio e allora? Allora, per qualche motivo questa mattina ero più sveglia del solito (magari perche avevo già inforcato gli occhiali e questo fa sì che posso non solo vedere meglio ma in compensa tutti i miei sensi si accutizzano subito - una meraviglia sapere che quando vedi le cose nitidamente anche il resto del mondo sembra diventare piu vivibile). Comunque guarda che guardo mi trovo davanti me stesso e questo è gia una cosa che potrebbe farmi piacere. La cosa che mi ha un po fatto riflettere era la vista delle gotte un po a mo di boxerina, gli occhi un po a mo di zampette di galline, le orecchie un po alla Berlusca (non avete notate che le sue di orecchie stanno diventando Dumbosi - deve essere perche ne dicono tanto su di lui che per captare tutto...no, non voglio entrare ancora in questo discorso). La bocca era a forma di un 0 per la sorpresa. Non che ero sorpresa perche avessi tutti questi simboli delle mie prossimi anni - che sono 61, ma che tutto di colpo mi sono reso conto di essere cambiata tantissimo.

Ehi già. Mi sono data una pizzicata sul braccio. Sì, sono io pensavo. Ormai l'io fisico ha fatto il cambiamento che il mio dentro aveva gia fatto da un po di anni. Ha maturata. Si è fatta pace con la gravità e ha molato un po di carne verso la madre terra. Non che mi dispiace. Alla mia matura età posso sempre vestirmi come voglio che siano pantaloni che gonne (che ormai non ne possego neanche una), magliette strette e larghe, scolata o non (e qui ringrazio di cuore il push-up che rende la battaglia contro la gravità meno pesante - se non guardi il prezzo che costano questi meraviglie della scienza corsettiera). Posso anche permettermi ancora un due pezzi alla spiaggia se andassi ancora al mare che non faccio piu perche per problemi di pelle non posso prendere il sole. E a dirla tutta considerando che il depuratore nel nostro pezzo di Ponente non è ancora in opera penso che un mio netto rifiuto di nuotare dove galleggiano certe cose...ma neanche questo dovrebbe essere parte di questo scritto. Dicevo, la mia pelle chiara e 60enne rifiuta di prendere il sole in modo normale. Preferisce assorbire a chiazze il colore facendomi a mo di leopardo. La donna leopardo. Niente male se fossero delle chiazze uniforme ma come sappiamo M. Natura ha un senso del umorismo alquanto particolare e perciò non essendo un leopardo ma una donna le chiazze sono assurdamente rosseggiante e poco invitante da vedere. Meno male però che non fanno male.

E poi con la lucidità del mattino davanti allo specchio illuminato ho guardato bene anche i miei cappelli. Almeno quelli rimasti dopo ultima rasatura. Mica che ne ho tanti bianchi. Vorrei averne qualcuno in piu. Sono sicuro che sono tutti annidati sotocute aspettando il giorno che prendo qualche spavento per uscirne fuori tutti in una volta. Ne ho sentito di persone che in una notte erano andati a dormire e al mattino VOILA' sono svegliati con i cappelli tutti bianchi. Forte!

Però ammetto che dopo i primi momenti davanti allo specchio lucidamente guardando e studiando me sono arrivata alla conclusione che lo specchio delle mie brame è ancora dolce con me. Non posso chiedere di piu..........o no?

martedì 11 maggio 2010

11 Maggio

Ehi sì, ci voleva proprio quelle parole scritte sui blog comments quando cerchi di pubblicarli. Già che la vita è sempre di corsa e la luce vicino alla scrivania non è sempre quello che dovrebbe essere perche con i tuoni lampi e brutto tempo ENEL (che come forma di parola è sempre quello anche se non riesco a darci sempre le promesse 3kwh e ci riducono ad un 2.9 che fa saltare la luce come una ballarina del ventre in pieno pirohuette) ti tirano fuori quelle parole che hanno un nome stranissima già di loro e tu devi copiarli esattemente come sono scritte. E per mettere i puntini sugli i tante volte sono scritti in italici con maiuscoli e minuscoli con numeri e vario che non riesci neanche a capire cosa ce scritto. Ma dico, se hanno bisogno di gente che devono decifrare parole del genere, perche devono rompere i cabasisi a noi poveri lettori di blog, fedelissimi agli amici e altri, che entrano nel virtuale per socializzare e magari anche per divertirci innocentemente. Ed ecco che escono con:

PINOLOCOKE$A%LGQ £n^( che tu devi copiare mentre stai cercando di fare di corsa perche la confettura che stai cuocendo sta attaccando alla pentola o il cane è riuscito entrare in cucina e sta facendo razzia di quello che hai dimenticato sul tavolo che serviva magari per cena) E oltre tutto, mica che quelle parole servono per aumentare l'alfabettizzazione. Venisse un Marziano al Ponente che rimane bloccato e devo prestargli il mio pc e lui, poerino, già che deve armeggiare con un attrezzo techno posteriore al paleolitico (per lui) deve trovarsi ad armeggiare con quelle parolenumerisegnicorsivimaiuscoliminuscoli ecc...che figura facciamo?

Comunque io sono probabilmente l'unica persona in giro che non riesce a copiare giusto la prima volta le parolenumerisegnicorsivimaiuscoliminuscoli che si presentano quando voglio fare un commento ai vostri di blog e devo insistere un paio di volte prima che la 'macchina' mi dice BINGO il tuo commento è stato inviato ma...

e poi ti spiega che ci vorrà un paio di minuti prima che appare e nel mentre salta ENEL con un bel 2.9 KWH e il tuo commento va a fare un giro lunghissimo in iperspazio. E questo poi è un altra storia...ma i nostri commenti e vario che spariscono nel iperspazio...dove vanno a finire. Mica che quei Marziani di sopranominati se li trovano a casa loro e poi quando arrivano qui ce li sparano adosso con tanta rabbia?

lunedì 10 maggio 2010

10 Maggio

Lunedi arrivata con una certa urgenza perche il loro treno partiva alle 7:07 e c'era un generale fuggi fuggi da casa verso le 6:30 per poter prendere un caffe come si deve con i nostri fiorentini che partivano per casa dopo un fine settimana bellissima qui con noi. Logicamente il silenzio che hanno lasciato è tremendo e anche se M. Natura ha cercato di tenermi su di giri con un sole splendido sotto la quale ho potuto fare un po di giardinaggio e leggere tantissimo, la mancanza delle risate e le chiacchierate è sentito.

Però non era di questo che volevo discorrere oggi. Ho capito finalmente perche questo non è un food blog. Bella scoperta del acqua caldo. Avendo goduto per gli ultimi mesi tantissimi food blog di persone che fanno foto, mettono in bella mostra i piatti con tanto di tovaglie, stoviglie particolari, pentole da sballo, ricette da gourmet e poi avanti che piu metton piu ci sta...ho visto che non posso minimamente compettere con competenze fuori le mie capacità. E così per salvare la faccia non vi disturberò con ricette ne foto ne piatti, ne stoviglie, ne piu che metto piu che ci sta. Sono piu propensa a stordirvi a suon di tastiera. Non che sentite la mia mentre batto allegremente ma potete poi imaginarmi intenta a scrivere, postura eretta per non incorrere in quel attacco di cervicale che si nasconde sempre intorno al momento cruciale di posizione errata per fiondarmi adosso allegramente. Così non vi soprimerò con pentolame elegantemente messo in evidenza facendovi morire di invidia la mia fornitissima cucina (che non è perche per una malattia di non techno capacità rifiuto ricomprarmi la mia amata Robot della Kenwood che è andato vivere a Firenze con i nostri fiorentini 'o Ma che bello' e cosa fai? Lo mandi in borsa con loro nella città sul fiume). Non ha pianto poerino mentre lo stivavano dentro il borsone. Brutta bestia quasi se la godeva il trapiantamento perche alla fine chi non piacerebbe vivere LA'? E così pensa che ci ripensa ho preso un mini-trittatutto della stessa marca tanto per non dover pestare kili di basilico per farne il pesto che regolarmente va a vivere anche lui a Firenze. Tutto ciò che amo eventualmente si sposta in Toscana. Magari è una struttura cosmica che porta le cose verso l'Arno? Comunque rifiuto categoricamente di riempire la casa di 'caccavelle' technologiche anche se sbavo quando vedo i Ken, i KitchenAid e vario in brillanti colori che fanno le pose sui food blog che frequento tanto per lustrarmi gli occhi e lo stomaco. Mica che faccio le ricette come dicono loro.

Un po come la mia mania di comprare libri di ricette con tante foto. Le ricette le leggo, riaggiusto ingredienti, guardo con piacere le foto e poi faccio delle cose completamente diverse. Il signore che abita con me continua dire che non è possibile che se faccio una pizza non riesco mai a farlo nello stesso modo due volte. Ed è anche per questo che questo non è un food blog. Come si fa a presentare una foto di una cosa che fai sapendo che subito dopo averlo messo in rete, la volta dopo diventa un entità completamente diverso. Caso mai qualcuno avessi la voglia di chiedere delucidazioni probabilmente non riesci neanche a ricordare cosa hai messo dentro. E questo è l'altro ragione perche questo NON E' un food blog. Io le ricette che riescono 9 su 10 volte dimentico di scrivere subito cosa ce dentro e figurati se ce una foto. Probabilmente perche nella mia nontechnomondo rifiutai fino a ieri di comprarmi una macchina fotografica. Mica una di quelle formidabile che hanno i foodbloggers per bene. Ma uno di quelli che stanno nella palma della mano e che ti accompagnano ovunque. Però quando parto per quel paese del Ovest quest'autunno dovro rimediare perche ho scoperto che l'uomo non vive solo di pane (anche se qualcuno lo ha detto molto prima di me) e effettivamente ci sarebbero tante cose di fotografare per questo che NON E' un food blog.

E così dopo un tap tap tap sulla tastiera per oggi per spiegarvi come mai qui non troverai ricette raccomando subito di non alterarvi nei miei riguardi. Il mio mondo è fatto di parole, tante parole e il mio modo di esprimermi è tutta una ricetta.........quando non è un programma.

venerdì 7 maggio 2010

7 May

Ogni settimana ricevo Time Magazine, unico vizio Americano che mi è rimasto ed alla quale rimango fedelissima. Non solo perche parla del mondo di là, dal Ovest mio tanto amato, ma perche il giornalismo con la quale scrivono è uno dei migliori. Ovviamente leggendo in inglese aiuta anche l'uso della mia madre lingua che come avrete indovinati non è italiano. E da quello che mi dice mia madre non è più neanche quello che usano per scrivere Time Magazine. Si vede che il Paulese ha un dopplegangher che arriva anche ad includere inglese...comunque tornando a noi.

Articolo in questione era ultimo del mag e mi ha fatto tanto ridere. Ma lo sapevate che ci sono delle persone che sono stati sposati e divorziati 7 - 8 volte. La signora che ha scritto articolo non ha mica capito se le persone che fanno queste cose amano tanto i matrimoni che ne fanno sempre tanti per avere l'esperienza tante volte nella vita, o che non riescono poi alla fine godere la persona che sposano fino in fondo e a metà strada o anche prima mollano tutto perche non sopportano l'essere legati. Come se l'eccitazione delle conquista funziona solo fino ad un certo punto e poi finito estasi rimanendo solo la vita di tutti i giorni, questi vanno in crisi perche finisce la musica e devono poi svegliarsi al mattino con uno/a che ha l'alito pesante e magari anche gli occhi gonfi. Comunque lei ha detto che sarebbe perfetto se i governi davano una multa alle persone che si sposano troppe volte. Come quelli che sono recidivi nel crimine. Fai un furto vai in prigione, esci dalla prigione, rientri dopo un altro furto e via furtando, entrando e uscendo dalla prigione. Così le persone che si sposano tante volte. Però il problema rimane nel regno della legalise...quanti matrimoni-divorzi dovrebbe essere permessi prima di fare le multe e levare la patente a queste persone? Ovviamente nessuno ha la risposta.

O fosse si potrebbe inventare un 'patch' tipo quelli che metti per smettere di fumare...basta metterlo questo 'patch' e ti fa vivere le sensazioni di conquista, corteggiamento, ecceccecc fino al matrimonio e alitosi tutto senza doversi rivolgere piu ad un legale.

Ovviamente non ho quotato parola per parola ma credo che avete capito. Mi sono fatto una sonora risata e poi ho pensato...ehi sì, adesso se tengo le mie due mani davanti alla mia faccia con le dite ben allargate contando una coppia che è rimasto sposato per ogni dito? Vabbè contando di corsa ho fatto bene la prima mano con le persone che conosco nella mia città. Poi ho allargato la ricerca con persone fuori e vi posso dire una cosa...sono riuscito ad aver bisogno di un altro paio di mani.

Potremo dire che questo è un buon motivo per avere un compagno per la vita....una mano in piu per contare.

e poi mi sono ricordato che potevo levarmi le scarpe...

Buon TGIF amici!

mercoledì 5 maggio 2010

Piccola Ironia del 5 Maggio

La prossima volta che compro una casa devo assolutamente non sapere che qualcuno mi paga metà!

martedì 4 maggio 2010

4 Maggio

No, assolutamente non ho intenzioni di perdonarvi per il peccato di aver mollato 100,000 barili di crudo nel Golfo Di Messico distruggendo tutto ciò che vive, vegeta o cerca di farlo da dove avete avuto la perditona alla costa degli States dove in questo momento ce un mondo di volatili che stanno cercando posti per deporre le loro uova, 5000 delfini che dovrebbe avere i loro cuccioli, tartarughe in estinzione che stanno morendo come mosche perche hanno probabilmente mangiato pesci contaminati dalla vostra mancanza di attenzione. Ed è inutile battervi il petto con urli di 'perdonaci paghiamo sia danni che il resto' quando sapete benissimo che i soldi non risolverano il vostro scempio di M. Natura. Certamente potete anche urlare che pagherete voi ma è colpa degli altri, e onestamente non mi ricordo neanche il nome di quel altra compagnia, ma state tranquilla che il vostro di nome me lo ricorderò per sempre. Se non altro in memoria di tutta la fauna e flora che il vostro crudo sta distruggendo.

Le bayeaux della Louisiana, la costa del Texas e tutto quel ecosistema verso la quale il vostro greggio, un naturocidio nero viscido e non perdonante erano bellissimi posti dove la Natura era ancora riuscito a dispetto gli uragani e varie cose 'normali' ogni tanto arrivavano per distruggere qualche cosa fatto sia da uomo che da Lei. Però chissà perche quegli uragani, quei temporali, i venti, le esondazioni del Mississippi e tutto il resto non hanno mai chiesto 'peronami paghero sia danni che il resto'? Probabilmente perche tirando le somme erano pur sempre 'naturali' quei disastri. Adesso voglio proprio vedere come farete a pagare ciò che avete fatto e per quanto tempo dovremo pagari noi. O meglio, per quanto tempo dovrano pagare LORO...i loro cuccioli non nati, quelli che sono estinti perche hanno mangiato pesci avelinati, le uova non deposto e la generazione di volatili perso. E a loro che dovete chiedere perdono...e la mia paura è che alla fine non vi dirano niente perche mica possono parlare, mica possono fare nulla per farvi capire, mica che possono...

ma è inutile che parlo. Tanto questo non lo leggerete. Ma sapete che io personalmente non vi perdono. In nome di loro non posso.

domenica 2 maggio 2010

Once Upon a Time

diciamo 3 anni fa è entrata in famiglia un beagle. E vi garantisco che la razza è tutto un programma lasciamo perdere il nome che gli dai, che in questo caso era CLEO. 4 kgrammi di energia e denti. La descrizione perfetta per una bestiola che divenne presto il tornado biancorossomarrone. Ne sanno qualcosa le piante varie e anche i cactus, i mobili sia di sala che cucina, le scarpe qualsiasi, il cibo lasciato inadvertentamente sul tavolo o bancone (ma questo quando era piu alta) e qualsiasi oggetto che lei pensava potesse servirla per qualcosa.

Ma andiamo per gradi. Tornato da una vacanza dai miei negli States. Logicamente sfinita e felice di essere in casa finalmente sento il marito che mi sussura, 'guarda cosa ho preso.' E già con questo dovevo avere le antenne in sù ma chissà perchè non mi era venuta il solito dubbio. Si vede che ero molto rilassata dopo il viaggio di piacere. Penso fra me e me, magari un divano nuovo che serviva e come (ogni tanto ho delle idee stambe come se un marito in assenza della moglie prende la briga di cambiare un mobile) o magari ha imbiancato di giallo toscano la sala (questo ogni tanto lo fa perche quando non ci sono io il lavoro va meglio perche non gli rompe i cabasisi). Guardo in sala e vedo sul vecchio divano un 'pelouche biancorossomarrone' che ronfa. Oddio dico io siamo stati beagelati! I miei sogni di tranquillità erano finito in un pelouce di 4 kg che ronfava sul mio vecchio divano. Purtroppo non posso mai non amare un beagle di 4 kg e così, andai da lei e le accarrezzo le orrechie (che sono lunghissime piu di lei, morbide, setose...). In somma mi ha conquistata perche in quel momento ha fatto un sbadiglio con la lingua rosea tutto fuori come un serpente morbida lunga una ventina di cm, ha aperto due occhi marrone ancora pieno di sogni di caccia e mi ha fatto un 'auooooo' lungo lungo tutto per me. Mi ha fatto schiava.

Fino al mattino dopo quando ho scoperto che aveva fatto i suoi bisogni ovunque in sala e cucina, aveva rosicchiata il tavolo di cucina dalla mia parte tanto perche non aveva nulla da fare e aveva fatto uscire la gatta nera Max fuori di casa (e a dirlo tutto Max non è rientrata per 2 mesi e dovevo mettere il suo mangiare su un muretto alto a fianco il bombolone - si vede che la piccola l'ha proprio spaventata). E via dicendo tra una rosicchiata e altra siamo arrivati ai 6 mesi quando finalmente pote lasciarla fuori da sola con l'altra cane, La Liz, che era felicissima di avere finalmente qualcuno con cui gioccare. E gioccare sempre, comunque, ovunque con qualsiasi cosa trovasse per suo scopo da beagle. E qui il discorso diventa interessante. I beagle sono cani da caccia e tutto fa buon brodo si suol dire. Una mattina non trovi una scarpa che hai dimenticato di mettere in alto dietro una porta chiusa e cerca che cerchi non appare. Dopo un po vedi un striscia biancorossomarrone che arriva con qualcosa in bocca. Solitamente il qualcosa a te appartenente ridotto in brandelli o a buchi che tanto 'a te non serviva se non lo avresti lasciato fuori mano (bocca nel suo caso)' diceva lei mentre posava in cucina il malcapitato. O magari pensavi di lasciare per un nanosecondo quel pezzetto di pane sul tavolo in cucina mentre cerchi di mettere il piatto nel lavandino - ed ecco la striscia biancorossomarrone che passa spedita, acchiappa con un balzo il pezzetto ed è fuori cucina mentre che tu stai ancora per posare il piatto. Logicamente Cleo ci ha insegnato tantissimo nei primi 6 mesi della sua vita. Dopotutto loro hanno un decalogo che i loro amici umani devono imparare e solo i deboli di mente non imparino subito quello che i loro beagle vogliono insegnarli.

Poi il tempo passa e anche le stagioni. Per ogni stagione il suo giocco. Primavera - potatura delle piante. Ovviamente non pensi che un cucciolo di 14 mesi è anche esperta giardiniera. Perciò le piante le lasci dove sono sempre stati su delle mensole non tanto alte sul portico. Tanto mica le disturba. Non avete mai avuto un beagle! Una mattina arrivo dalla spesa giornaliera e trovo pezzi di piante da per tutto sul portico. Trepidante vai a vedere i danni materiali sulle piante e trovi un biancorossomarrone intensamente concentrata sulla tomaia che evidentemente sta godendo della sua squisita potatura profonda. Cacciato un urlo ambidue, io perche furiosa, Cleo perche sorpresa con tomaia in bocca. A questo punto cosa fai? Levi la tamaia, il cane e i pezzi di pianta sparsi in giro. Togli le piante rimasti intonsi e fai delle preghiere molto risentiti che magari permettono alle piante di ricrescere felice dopo una potatura a 40 denti. Mattino dopo stessa scena ma questa volta con un cactus. Non chiedermi come abbia fatto ma dopo un accurata guardatina in bocca al colpevole e non avendo visto nessuna spina, anche il cactus viene elevata alle mensole in alto. A questo punto era rimasto solo il ficus benjamin si fusto alto e almeno là la colpevole non aveva delle grande interesse. Così dopo il battesimo di giardinaggio la nostra riceve il nome BEAGLECUDA che le è rimasta da allora.

Prossimo viaggio negli States decido di compare un libro su come 'educare' un beagle. Nel primo paragrafo ce scritto e cito testualmente con traduzione mio ' la prima cosa che deve avere un padrone di beagle è UN SENSO DEL UMORISMO'. E qui ammetto che se non fosse per quello non sarei riuscito sopravvivere al primo anno della nostra piccola considerando che ha fatto fuori tante cose, scavato tanti bucchi di far sembrare il giardino una terra in guerra, rubato tanto cibo da riempire un leone, fatto i bisogni un po ovunque a dispetto delle 1500 metri quadri di campagna intorno alla casa, vomitato felicemente sul letto perche aggitata e poi il fatto piu ecclatante HA DECISO CHE DEVE DORMIRE CON ME! che fra altro ha sigillato il mio amore sfegatata per lei. Non sapete cosa vuole dire avere un biancorossomarrone cane da caccia con suo odore particolare, la sua lingua rosea lunga come un serpente che ti sbacuccia per la buonanotte e il buongiorno, che sogna cacce mai fatte con piccole grugniti da maialino ecc...e così continuiamo la storia un altro giorno.