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venerdì 9 settembre 2011

There's a certain something which sort of makes you want to write when you're sitting in front of a big bay window which faces onto a forest of trees whose trunks are full of moss and their branches are waving gently in the breeze. It's as if Maine, home of important authors, sort of breathes page after page of desire. It's as if you sort of want to just sit down at the pc and taptaptap infinite pages about how beautiful the forest is, about how wonderful the sea sounds(if it were near you), about how the seals frolick in the water off the rocky beach(if you could see them through the forest), about how the weather is so damp that the salt air sort of sticks to your forehead and drips down your nose(it's that humid), about how wonderful it is to be with family(today Boston to see niece and nephew in college there), about what it's like to NOT have your two cups of espresso in the morning so that by the afternoon after your third cup of Starbucks or DDoughnuts or whoever you're so full of caffein(that's 200mg's per cup folks-flying high) you still feel like you've not had a solid coffee....it's all this and more but for the most part it is RELAXATION, VACATION...and if I can somehow figure out how to upload some fotos in LINUX(some swear by it but we[linux and I] are having a tough time I would do so...in the meanwhich bear with my ramblings/no images. I heart Maine!




 Ce qualcosa da dire veramente importante sul essere in vacanza in Maine. Diciamo che il posto di grandi autori ti mette la voglia di scrivere pagine e pagine di cose viste e fatte. La vista dalla finestra della sala da pranzo da dove scrivo si affaccia su alberi enormi a mo di foresta. Quel tipo di albero che perde le foglie in inverno ma prima che diventa un canovaccio impressionista di colori che scende piano piano verso il suolo. Non che quest'anno vedro M.Natura nel suo splendore tecnicolor. Quest'anno la vedo ancora fertile, verde e frusciante contro e insieme ad un vento tempestuoso che ha flagellato qua e la per una tempesta tropicale che ha fatto piovere bene sul letto della foresta e sulle teste degli impreparati. Non che porto mai un ombrello ma diciamo che se ne avessi voglia sarebbe stato utile se non per altro per gli occhiali che non sono proviste di tergicristalli. Per la tempesta l'aria e rimasto pesante di profumo di mare che non si vede per gli alberi e la distanza ma che si fa sentire nel momento esci di casa. Io, che vivo vicino ossia poco lontano dal mare sento il salino e il profumo con grande gioia. La vita scorre con lentezza qui perche non abbiamo niente in particolare da fare. Vuol dire che posso godermi il silenzio della foresta, il profumo del mare, il sole quando n on ce e la pioggia che se ne andata...e piu di tutto riesco a godermi la famiglia che vedo troppo poco. Unico ramarico e che non ho le mie due tazze di caffe nostrano che mi danno quel senso di benessere solido che non trovo possibile anche dopo le 4 tazze di java americana che bevo ogni giorno. Se lo prendo da Starbucks o da Dunkin Doughnuts o ovunque e garantito che ho gli occhi spalancati come un cervo davanti ai fari di una macchina nella notte(una tazza di caffe americana ha benche 200mg di caffeina per tazza) non sento quel solido, profumato liquido spesso che mi scende in gola la mattina e mi consola felicemente al pomeriggio. Mi direte che e poco se consideri tutto e avrete ragione. Perche ormai sono nel Maine, sono in VACANZA e nel mentre sono qui con la voglia di scrivere pagine e pagine perche sono sul suolo dove scrivono tanti grandi autori - diciamo che un caffe ristretto forte non mi dispiacerebbe!