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martedì 29 giugno 2010

Ueikend con i fiorentini

Collezionerò anedotti cominciando Giovedì mentre treno giù verso quel che è la Toscana.....vuol dire che avrete pazienza e mi aspetterete verso Lunedì. Vero?

domenica 27 giugno 2010

Ragionamento da cane

già un titolo che con un volo di fantasia potrebbe cominciare a sembrare chissà che cosa ma questa volta miei cari il titolo non è un programma ma soltanto un vero ragionamento da cane, in particolare la mia di cane, La Beaglcuda. Un paio di giorni fa sembra che eravamo tutti e tre, io, Lei e l'altra, Liz, in campagna facendo chissà che lavoro di concetto quando di colpo ce stato una pausa per non so che motivo e la Beaglcuda ha deciso che doveva assolutamente bere.

Tutto normale mi direte. Certo, ma vi devo presentare la scena. Voi state guardando dal davanti la pentola del acqua dei cani che è su un muretto alto 40cm, vicino ad un rubinetto con attaccato una gomma lungo 50 cm la quale è fissato su un paletto di ferro che è attaccato ad un tubo di ferro la quale va dentro il muro. Questo palo di ferro è sistemato dentro un mattone che è posato sul muretto.Ed ecco che entra il discorso ragionamento da cane. Dovete sapere che questa sistemazione è fisso da 5 anni e la Beaglcuda non ha mai avuto problemi arrivare alla pentola.

Questa volta la Beaglcuda salta sul mura dalla parte destra della pentola e rimane un attimo là. Non che questo sia neanche un fatto tanto strano escluso il fatto che dalla parte destra della pentola lei rimaneva impossibilitatà una sana bevuta perche rimaneva tra lei e l'agognata pentola d'acqua il palo, il tubo, il mattone. Ce stato un momento di scervellamento canino. Vedevo in azione la sua materia grigia che andava a mille. Si è seduta a mo del Thinker di Roden. Vedevo che prendeva in grande considerazione tutte le possibilità.

Con grande nonchalance decise il da far sì...si alzò, mi guardò come per dire 'adesso ho deciso' e fa il giro dietro le agapante contro il muro di contenimento e con un virare a sinistra alquanto felice arriva alla pentola per una lappata.

La parte che mi è piaciuto è che lei ha fatto il giro meno faticoso. Poteva anche scendere dal muretto sul vialetto e risalire il muretto dal altra parte del tubo (un giro di solo pochi centimetri) però ha deciso di andare dietro tutto in marcia livello nella terra (ovviamento calcolando pietrisco e vario sui polpastrelli).

Ormai ne sono convinta - ogni tanto sarebbe meglio che anche noi farebbe bene sederci a pensare la strada piu consono a ciò che ci mettiamo a fare...una lezione da ragionamento da cane. Mica male no!

sabato 26 giugno 2010

Non so voi

ma quando leggo qualsiasi frase nella quale ce scritto 'legittimo impedimento' mi viene da ridere (so che ce da piangere ma...). Guardato nel dizionario per assicurarmi sulla facenda sono arrivata a questa conclusione. Legittimo vuol dire (dalla Zingarelli che credo vada bene no?) 'Che è conforme alla legge o da essa consentita'. Impedimento dalla stessa fonte vuol dire 'atto effetto dell'impedire ['rendere impossibile'].

Il discorso lo avete sentito. Un ministro sans portafoglio ha detto che NON poteva andare in tribunale perche doveva mettere su il suo ministero (già ma se sei sans portafoglio mica che hai veramente un ministero - hai solo i soldi del). Il solo fatto che qualcuno viene messo in un ministero anche sans portafoglio quando dovrebbe ESSERE in tribunale per malefatte mi consola poco. Ma che ce una legittimità nel suo poter NON andare mi manda in bestie.

Allora concludendo...se chi mette questa gente in governo sono IMPEDITO (e qui penso che si parla di mentale non legale) e quando li mettono hanno la faccia tosta di pretendere di diritto una cosa che NON dovrebbe neanche esistere...

gli IMPEDITI siamo noi allora che non abbiamo mai detto ne bah ne beh ne mah per IMPEDIRE la loro ascesa al potere

PS: metto qui ciò che penso perche così possono cancellare quello che dico...non potrano mai IMPEDIRMI di pensarlo

giovedì 24 giugno 2010

E se fosse vero...

che il nostro SAVIANO, eroe del SUD che scrive contro la mafia e per i diritti dei cittadini del Belpaese fosse morto? L'articolo nella Stampa del altro giorno con tanto di foto preso dalla revista MAX era particolarmente sconvolgente perche si vedeva il NOSTRO su una piastra di marmo a mo di mortuario, con tanto di asciugamano sulle pudende e la pancia, bruttissimi buchi sulla testa (o così mi sembravano) e un colore poco da vivo. Articolo della Stampa che diceva il perche di questa 'burla' alquanto pesante verso la gente che criticano il NOSTRO perche scrive la verità in un mondo dove il nostro presidente del Consiglio dice che 'libri di questo genere danno una brutta propagando al Belpaese. Un calciatore lamenta perche il NOSTRO scrivendo come fa mica aiuta il SUD. Sembra che MAX ha deciso di sconvolgere il mondo mettendo questa foto e un articolo parlando della supposta morta di SAVIANO perche la scorta magari non faceva attenzione o magari era levato perche facciamo risparmi....e sapete cosa vi dico....se fosse vero farei lutto per un bel po perche LUI, questo giovane uomo coraggioso ha scritto quello che ci voleva e continua vivere la sua di vita protetto da un gruppo di uomini che gli sono dedicati la loro di vita. Un po come quelli che sono morti con i GIUDICI....un po come noi moriamo insieme a lui perche le voci della verità vengono spenti aposta! E se fosse vero?

domenica 20 giugno 2010

Once upon a Time c'era

un occhio a destra della mia faccia che non combatteva ne contro il centro ne contro la sinistra del corpo nella quale era piazzata ma faceva esattemente quello che l'occhio di destra doveva...guardava le cose di destra con completa sicurezza e garantiva una vista sul mondo alquanto perfetto. Questo fino ad Aprile del 2009 (già così tanto tempo fa? da non credere). Comunque dicevo...once upon a time quel occhio destro fino ad Aprile del 2009 non era in opposizione con l'io nella quale sedeva tranquillo. Ormai da quella data l'occhio di destra sta facendo quello che io chiamo 'di vista et politicus' perchè ha deciso che tutto ciò che era di sua pertenenza ormai non conta. Ormai il suo lavoro è di restare in totale opposizione con il resto del io che sia di centro o di sinistra. Facendo sì che il centro e la sinistra, lavorando in tandem (ve lo vedete gente nella vita reale?) devono fare a meno del occhio di destro perche lui, da buon destro, ha deciso di vedere il mondo distorto (ve lo potete capire gente verò?). Pazienza che lui in Aprile mi ha fatto vedere lampi e saette causando una visita di corsa in una cittadina piccinaina qui vicino al mio posticino a Ponente. Pazienza che durante i mesi dopo la prima visita mi ha forzato espatri verso questa citta piccinaina almeno 3 volte dopo la prima e alla penultima (che sarebbe la 3° se state seguendo attentamente) mi ha anche fatto subire un intervento laser (e non come quelli delle discotecche vere gente) sulla retina che anche lei essendo di destra ha deciso di mettere i suoi due centesimi di filosofia staccandosi nettamente in due punti. Ti pareva che l'occhio destro essendo riotosamente diverso dal resto del'io mio poteva causare tal fatti. Guarda solo quello che la destra vera sta facendo nel mondo intorno a noi...ma questo non è la storia di oggi e poi non inizia con Once Upon a Time quella storia anche se è una favola di quelli che potrebbe...così domani dopo un anno di opposizione e travaglio (non Marco ma fatiche ercolane da parte di un Occulista in gamba) devo fare un Fluoroagiografia Retinica...che non è un semplice esame ma una roba che ti iniettono contrasto (già che ho opposizione nella destra devono anche rinforzarlo con contrasto) nelle mie vene e faranno delle fotografie a colori di ciò che ce negli occhi. E qui purtroppo fanno dire cheese ad ambidue occhi caso mai anche la sinistra decidesse per caso di sparare fuori sede la sua di retina tanto per fare simmetria (rubato questa frase da una amica di un sito che frequento). E la simmetria sappiamo già solitamente funziona così....occhio destra ha il vitreo che balla e salta in giro come gelatina su un piatto in alto mare e la sinistra ha già copiata questo così che la destra quando ha fatto saltare la retina in due punti ha fatto PRRRRRR alla sinistra che guardando con cura ha capito le grandissime possibilità. E così eccomi in procinto di fare questo esame in tecnocolor per vedere cosa sta succedendo dentro le palle dei miei occhi. Diciamo che non sono tanto agitata perche 'una soluzione ce se cè un problema grossa' mi ha detto la mia dottoressa. 'Ma scusa' ho ribatutto 'il problema ce e come e da un anno...io vedo il mondo attraverso una palla di GLOP che risiede felicemente dietro la retina del mio occhio destro'. E lei 'sappiamo questo ma se non è infiammata non ce tanto che possiamo fare se non un operazione'. Strano come i medici aspettano ultimo momento per infilare nel discorso una possibilità di guarigione che alla fine della fiera ti risolverebbe il problema che non vedi dalla destra se non attraverso una tenda da doccia tutta accatorciata come una pallina di carta. Poi ti spara 'però, vediamo i risultati del esame e poi prendiamo in considerazione un discorso con il chirurgo che ti dirà le possibilità e i rischi'. Ed io a questo punto ho avuto un colloquio tutto privè con i miei due occhi. 'Amici come prima ma se cominciate a darmi questo tipo di problema mica possiamo andare daccordo' bisbigliai nel mio cervello ad ambidue. E la sinistra, sghinazziando, ha risposto 'certo è che se puoi risolvere operando la destra e faccendo sì che LUI vede bene non vedo il problema. Dopotutto è lui che sta causando tutti questi problemi.' Ed io 'sì però se lui ora è così e faccio aggiustare il destro poi tu mi spari la retina e devo poi fare tutta la storia anche con te non so se mi spiego'. E così ad infinito per un po di tempo siamo rimasti ogniuno chiuso nel silenzio mentre rimuginivamo la situation.

e la situation è la seguente. Domani mi tocca andare per un esame in un posto dove devo arrivare con treno, avere un amica prendermi e portarmi al ospedale (il consorte ha fatto due occhi da gufo tutto preoccupato e ho capito che era meglio lasciarlo fuori dal discorso), farmi iniettare contrasto e gocce, fare esame, aspettare risultati con ambidue occhi dilatati e poi farmi portare al treno dove entro, timbro, vado sul ciùciù e torno a casa dove spero di trovare la mia macchina ancora tutta in un pezzo, gli occhi vedenti la strada che devo percorrere fino a casa e magari una spiegazione del perche la destra vede sempre diversamente dalla sinistra e dal centro! Altro che di vista et di politicus!

sabato 19 giugno 2010

Once upon a Time c'era

una nonna che abitava spesso a casa nostra. Era un Nahmoe per me perche non potevo pronunciare Grandma e da buon parlatrice ho battezzata la madre di mia madre con quel nome così particolare. Negli States abbiamo tanti nomignoli per i nostri nonni. Probabilmente proprio perche grandmother è una bocconata enorme da pronunciare per i piccoli nipoti/e. Dicevo però che questa nonna chiama Nahmoe viveva spesso con noi perchè faceva parte di quella parte della nostra vita che era la famiglia estesa che includeva lei, le sue sorelle e cognati, i suoi fratelli e cognate...tutti che venivano e andavano a piacere nella e dalla casa grande dove abitavo con i miei genitori e 2 fratelli.

Questa nonna Nahmoe era la persona piu speciale mai nella mia vita perche era la persona che mi raccontava la vita. Una canzone continuo di dialogo tra di noi che includeva viaggi, libri, giocchi, cinema e cucina. Famiglia: storie di, avventure di ecc. Era la parte della mia vita che ricordo di piu perche lei era la persona che aveva sempre tempo per me (noi nipoti poi perche eravamo diventati 6). La sua cucina, che era poi la cucina di mia madre, era il posto dove mi ha insegnato tutto quello che so di dolci. Dove ho imparato sbattere, mescolare, ridere, pulire, ridere, impastare, arrottolare, ridere, trittare, cuocere, ridere, soffriggere, bollire, ridere. E ridere ne facevamo tanto perche la vita era anche divertente. La vita era anche una gioia allora. Probabilmente perche con lei ero, eravamo, amati tutti con un sincero affetto da nonna Nahmoe che aveva sempre quel senso di umorismo e vecchia stile che non mancava mai.

Ricordi di mia nonna Nahmoe ce ne sono tanti da riempire un libro. Lei mi diceva che la vita di ogni persona è un romanzo che andrebbe scritto perche le vite delle persone sono sempre diverse e sempre hanno un valore, una storia da raccontare. Per esempio mi ricordo le volte che andavo fuori in bicicletta e dopo quando ero grande che uscivo con amiche/i mi diceva sempre - 'metteti sempre la roba sotto pulito mi raccomando...caso mai avessi un incidente non faresti brutta figura al ospedale'. Roba proprio da nonna preso e ascoltato come dovuto.

O che mi insegnava fare tantissimi palline di biscotti, ma dico proprio centinaie perche mica si facevano pochi biscotti al tempo. Si facevano 3 dosi di impasto e poi ci mettevamo intorno al tavolo e arrottolovamo biscotti a non finire mentre lei raccontava la vita, la sua di vita che per me era una favola, altro che romanzo. E così mi insegnava la pazienza che nella vita ce ne vuole sempre così tanto.

Era la nonna che viaggiava - Europa, MedioOriente, Giappone (dove mi aveva detto che mi portava ma al mio rifiuto, che me ne dispiace ancora adesso, abbiamo dovuto aspettare un bel po e poi purtroppo lei è mancato e anche il viaggio) e tutti gli Stati Uniti.

Era la nonna che mi ha insegnato non mangiarmi le unghie perche mi ha promessa un manicure se non le mangiavo per un mese e così fu. Avevo sempre sperato di avere le sue unghie da gatto che potevo pitturare di rosso ma purtroppo le mie mani sono mani di lavoratrice contadina ovviamente un retaggio della mia famiglia di Russi con le ossa grossa.

Era lei che mi ha continuato per anni a dirmi che non ero un maschio anche se insistevo iperterita nel mettermi in jeans e scalare alberi. Continuava insistere che una bella gonna con un tacco fa tanto femminile. Vabbè ancora oggi non riesco a mettermi la gonna ma tutte le volte che vedo certi completi penso a lei - Chanel per esempio. E poi il profumo Shaherizade. Il suo che era un profumo solo buono sulla sua di pelle. La goccia di profumo dietro le orrecchie lo imparato da lei che mi metteva proprio un 'smidgeon' (parola ormai fuori uso per una quantità irrisoria) tanto per farmi felice perche profumavo come lei.

E poi era lei che ascoltava tutte le mie storie di vita che non erano ancora un romanzo ma che erano storie normali di ragazza che cresceva verso la donna che sperava tanto che sarei diventata. Ancora oggi in certi momenti sento il suo profumo e le sue lezioni di vita, i suoi racconti della vita, la canzone dei nostri dialoghi e vorrei tanto poterle raccontare la storia della mia vita di adesso, il romanzo che la mia vita è diventata.....

giovedì 17 giugno 2010

Vista da una strada a Ponente

una scena talmente bella da togliere il fiatto. Ma che banale per descrivere ciò che vidi mentre venivo a casa ieri sera verso le 19 dalla strada tutte curve che porta verso Ponente. Si arriva in una delle curve piu large e vedi un promontorio, la città vecchia della mia città che sovvrasta l'intera città nuova. Ma questo mi direte non è mica una cosa spettacolare. Ehi sì gente, è spettacolare specialmente quando dietro ce la luce che sta illuminando tutti i palazzi facendo un alone angelico sopra i tetti. C'era una foschia leggera che saliva dal mare facendo sì che la vista sembrava attraverso un velo di organza bianca. Nel mentre coglievo questa di colpo è uscito dalla foschia sul mare il porto con le sue imbarcazioni. Enormi yacht, velieri, pescherecci, leudi (barchetti nostrani). Il porto con le luci blu su pilastri di cemento già accesi davano un leggero sentore di colore e il mare sotto era di un blu cobalto profondo. Sulla collina alla mia destra scendendo enorme piante di bouganvillea fioriti portavano avanti colori fortissimi di viola rossa mentre le piante alte di olivo e qualche palma scintillavano di varie tinte di verde. Avrei voluto fermarmi per godermelo ma il traffico non permetteva.....

qui a Ponente i colori fanno parte della vita di tutti i giorni ed è probabilmente per questo che vivere qui è come vivere su una tavolozza da artista. Che gioia!

martedì 15 giugno 2010

Once upon a Time c'era

una persona che avrebbe riso da morire leggendo in un blog scritto da una signora americana di un divertentissimo attività che avevano fatto lei e la sua famiglia...andare in un posto dove potevano affittare fucili che sparavano palline con dentro pittura variopinta. L'idea non sembra tanto malfatto se state pensando che la pittura veniva scagliato contro teli enormi da pittori. Ma la cosa che mi ha un po sconvolto era che questi fucili caricati di palline di pittura venivano scaricati contro squadre di esseri umani, le persone della famiglia di questa incluso bimbi, cognati e marito. Si affitta il fucile e si fa un percorso a mo di guerrieri in una foresta con tanto di posti dove nasconderti, dove prendere di mira per bene i 'nemici'. Appena preso i fucili, hanno fatto squadre di vari tipi e via al divertimento, si fa per dire. Unica cosa che non sapeva era che le palline sparati dai fucili facevano dei bei lividi sulla pelle dello sfortunato oltre a riempirlo di pittura colorata. Diciamo che avevano messi anche della armatura di protezione (almeno credo che faccia e gola erano protetti) ma sembra che nel blog c'erano parecchie foto di lividi piuttosto vistosi su braccia, gambe e fianchi. Roba da non credere considerando che era per il compleanno di un ragazzino di 9 anni.

Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili armati di palline di pittura ma non ora. Non adesso e probabilmente non più. Forse è perche ogni anno che passa mi fa sempre più male vedere violenza in qualsiasi forma, anche quando è ombrato come un giocco. Magari specialmente quando è ombrata come giocco dove ci sono bimbi piccoli e grandi che partecipano. Magari solo perche il pensiero di avere in mano un fucile mi da idea di guerra e la mia idea di vita non è la morte anche quando i fucili sparano solo palline di pittura.

Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio non solo al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili ma avrebbe magari anche pensato che faceva bene una sana corsa attraverso gli alberi ma ora che ci penso, questa ameriligure è sempre stata contro la violenza in tutte le sue varie forme e con gli anni che passano credo sempre più che la non violenza si insegna da piccoli...magari una delle sue ultime frase nel thread di questa parte del suo blog mi ha fatto capire cosa le è attraversato la mente quando hanno fatto quella corsa....'sono felice di abitare in _____dove non esiste la carta imbottita.' Io invece, sono felice di vivere qui, in questo paese che ha tantissima storia di persone che non hanno mai vissuto con la carta imbottita ma che nel loro vissuto hanno ancora una memoria storica che contiene le possiblità di capire cosa sia veramente la violenza.

Quanti cambiamenti Once upon a Time.....

giovedì 10 giugno 2010

OFFLINE

quello che sarò io per i prossimi giorni fino a Lunedi. Arriva la mia fiorentina e facciamo fuoco e fiamme con attività e divertimenti. Per chi non lo sa la fiorentina è mia figlia....avrò ragione di essere felice!!!!! Un caro saluto dal Ponente. Ci vediamo Lunedi!

sabato 5 giugno 2010

L'urlo del Pellicano

sulla prima pagina della Stampa in vivido mortale colore. Un pellicano che stava ali larghi, becco aperto al massimo un po come il quadro di Munch che tanto mi addolora. L'ennesima vittima della mancanza di cura che abbiamo per la natura. Il suo urlo, come quelli dei cormorani poco tempo fa o degli altri animali che stiamo facendo fuori giornalmente con in nostri 'bisogni' di petrolio e altro. La disperazione della natura che vediamo stampato sulla prima pagina del giornale per farti capire, come se non sapevamo già, che qualcosa deve assolutamente cambiare. Sono mortificata.....per loro e per noi.

E poi vorrei sapere chi guarderà la nostra foto con quel urlo disperato che mi ha rovinato la giornata di oggi quando alla fine per nostri stessi peccati contro Madre Natura facciamo la sua fine?

giovedì 3 giugno 2010

Once upon a Time c'era Max

Non che fosse morta ora ma once upon a time c'era Max che era gattina, persa, sola e molto malata che caminava sul ciglio della strada sotto un guardrail affinco di un fiumiciatolo....un topino di felino che caminava un po a destra e a sinistra senza metà ma sempre piu verso il fondo della strada. In quel momento passo io in macchina, vedo la bestiola, fermo la macchina e me la prendo con me....e qui inizia la storia di Max la spiritata, gattino topino che divenne il gatone che vedete nella foto a destra. Non che i suoi occhi sono quel colore ma cosa volete, la luce dava solo quel colore. I suoi occhi sono veramente giallo zucca. Ma questo non è parte di questa storia.

Qui si parla di come Max la spiritata viene a diventare parte della nostra già molto pieno di animali famiglia. Dov'ero? A sì, prese la creatura in braccio notando che gli occhi erano chiusi dal mucco, la coda era scorticata completamente e la figura che faceva era tutt'altro che roseo. Sembrava veramente un gatto topo con quella coda senza pelo. In quel momento la portai dal veterinario perche stavo preparando per la mia settimana in montagna. Portato lei dal veterinario che mi guardò e disse, e cosa faccio con questa creatura? Ed io guardi un po cosa riesci ad aggiustare, darle da mangiare, tienila in vita bene affinche non torno e se riesci a sopravvivere alla settimana vuol dire che la tengo. Sopravvisse!

Una settimana dopo porto a casa un gatto topo mica tanto meglio di quello di prima solo che gli occhi erano puliti, l'appetito era enorme e purtroppo aveva un pochino di problemi intestinali. Quello che entrava usciva quasi subito e ho dovuto curarla per un bel po con medicine e varie. La tenevo in braccio su un asciugamano e lei faceva delle fuse come un trattore John Deere, forte e continue. Da piccolina era un gatto topo adorabile. Aveva enorme orrecchie che giravano come radar, viveva in bagno in una scatola e non creava nessun problema se escludi le esondazioni della sua piccola pancia.

Finito i problemi di salute Max crebbe sia di peso che di pelo e tutto il suo corpo si è coperto di un pelo color visone nero, lucido, scurissimo e morbidissimo. Continuava fare delle fuse come un trattore ma cominciava mostrare un certo tipo di personalità che era, diciamo, strana. Se la chiamavi per nome veniva subito a mo di cane. Però se cercavi di prenderla in braccio ti graffiava. Se dormivi con le mani fuori dal letto di graffiava. Se cercavi di mettere cibo nella sua ciotola mentre lei era vicina ti graffiava. A questo punto, dopo parecchi segni rosso fuoco sanguinosi sul braccio e uno alla sulla faccia ho cominciato pensare. Ed ecco mio Marito che esce con 'ovviamente lei ha avuto un infanzia molto triste, voleva suicidarsi già da piccola e tu, togliendola dalla strada in quel momento, hai rovinato tutto - per questo non ti ringrazia.' E lui se ne va in campagna. Fantastico. Vivo con un animale in crisi esistenziale perche voleva suicidarsi.

Portai l'animale in questione dal Vet e dico, ma possibile? E lui, 'figurarsi che un animale si vuole ammazzare. Però gia che ci siamo bisognerebbe pianificare una castrazione perche come ti ho detto è un bel maschietto e non vuoi avere problemi.' Dopo averla curata per problemi al intestino al ultima visita dal Vet, lui mi ha fatto notare che aveva un bel motto di pelo che copriva i dovuti membri maschili, quelli rondi tondi. Ed io,' ok, è un maschio.' Avevamo già la femmina fuori e il maschietto ci stava. Così quando lui ha finito di ridere per la storia del voluto suicidio del felino mi ha ricordato il fatto della castrazione. Ed io 'adesso mi vorrà un bene del anima, prima lo levo dal voluto suicidio e adesso gli tolgo la mascolinità. Sono apposto.' Fatto appuntamento per il mese seguente quando erano arrivati i
6 mesi canonici per fare il lavoraccio. Lascia la bestia da loro d'accordo di riprenderlo alle 18:30 quella sera...Passato una giornata tremenda pensando alla vendetta che mi arrivava quando se ne accorgeva della mancanza! Potete immaginare la mia angoscia.

Alle 18:30 mi trovo dal Vet che mi chiama nella sala per riprendere il gatto. Ho notato che lui era un po imbarazzato ma mica che imaginavo quello che mi avrebbe detto....'guarda che il tuo gatto non era poi un gatto ma una gatta e purtroppo abbiamo dovuto farla la sterilizzazione per le femmine'. Ed io tranquilla tranquilla 'dove è il problema?' E lui 'ma veramente costa parecchio di piu'. Ed io, 'ma non ci sono problemi, facciamo finto che era un maschio e vi pago quello che mi avete chiesto al inizio....mica colpa mia se non sapevi indovinare il sesso giusto'. E lui 'hai ragione'. Ma dico, per mesi pensavo che fosse un maschio. Ci do il nome di Max, maschile e tutto e poi mi spara che era una femmina e dovevo pagare di piu. Vabbè, diciamo anche che da questo Vet ci vado da quando ha aperto lo studio e vi posso anche comunicare che i suoi soci hanno fatto tante di quelle risate quando hanno scoperto (chissà chi li avrebbe detto?). Max, arriva a casa come niente fosse. Dorme tutta la notte e il mattino dopo marcia direttamente nel bagno e fa la pippì sulle mie scarpe. Tanto per un indizio di gradimento della visita al vet.

La storia continua con lei che cresce che diventa adulta tra graffi e morsicature. Lei a me non viveversa. Le pesa ancora adesso il fatto che non ha potuto suicidarsi quel giorno ma oramai faceva parte della famiglia anche se i dispetti sono parte della sua personalità, i graffi sono una specialità sua perche mentre fa le fuse è capace di girarsì indietro e farti fuori la mano che l'accarrezza, gli occhi gialli zucca di notte ti spaventano da morire quando la trovi sul tuo cuscino che ti GUARDA la faccia per assicurare che stai dormendo veramente prima di morderti. Però a parte quello è l'unica gatta che io abbia mai avuto che arriva appena la chiamo, mi parla di continua di tutto quello che fa e pensa e ha imparato da Cleo la beaglcuda che se siamo a tavola e tende la zampa sulla gamba (ovviamente usando SOLO 1 unghia affillata) le sarà dato un pezzetto di carne.

Ehi sì, Max la spiritata è qui per la durata....spero solo che riesco a sopravvivere


martedì 1 giugno 2010

Once upon a Time 1 Giugno

c'era una casa in un bosco di ulivi. Ma veramente non credo che si chiama bosco di ulivi in quanto non ci sono ne lupi ne casucce dove vivono nonnine con nipoti con capucci. E neanche ci sono ghiande ne altri alberi maestosi. Ma non per questo agli ulivi manca qualcosa di speciale. Ogni anno dopo la raccolta delle olive verso Gennaio o Febbraio, un bel po di potatura, tanta acqua invernale e un fertillizzante naturale loro si svegliano felici e contenti con una fioritura da non credere. Ehi sì, verso Maggio sugli ulivi sbocciano dei grappoli di piccolissimi fiori chiamati panne che crescono crescono, si gonfiano si gonfiano affinche diventano tantissimi bellissimi minuscoli fiori. Da fotografare se fai in tempo...perche dopo un paio di giorni e un paio di notti succede una magia da non credere. Le panne degli ulivi esplodono di polline oro appiccicosa e copiosa causando reazioni allergici degna di libri di medicina.

Vabbe lasciamo perdere che il polline impesta tutto dai cani, gatti, ai mobili, macchine, strade ecceccecc. Entrata in casa non la levi neanche se tiene straccio in mano 24 ore al giorno. Tanto appena tirato via da una parte rientra dal altra e si posa tranquillamente dove avevi appena pulito. Dovresti vivere con tutto chiuso cosa impossibile perche logicamente fa troppo caldo per tenere finestre chiuse e se avessi idea di accendere un ventilatore in camera ti volerebbe comunque da per tutto quel poco di polline riuscito filtrare dalle finestre sigillati. Il polline degli ulivi è piu o meno comparabile ad un gas nocivo in città solo che è 'naturale'. Naturalmente sto ansimando e starnutendo come una dannata. Unica consolazione è che tra due settimane passa tutto...con una bella lavata a pressione di tutti i pavimenti esterni, cortiletti e cornicioni. Dentro casa rimarrà per un po ma piano piano non avrà quel effetto e mentre sogno il passaggio di polline e allergia posso anche aspettare il settacciamento dei fiori che è qualcosa di spettacolare.

Scommetto che avete tutti visto quelle macchine che fanno il popcorno...allora sapete che quando il popcorno è pronto comincia vorticare intorno alla parte in cima per poi finire nella ciotola che avete messo sotto. Madre Natura non si ha lasciato mancare nulla nel suo mondo e così ogni anno aspetto vedere i fiori degli ulivi esplodere dagli alberi e cadere per terra formanda dei mucchi enormi di quello che sembrebbe tantissimi minuscoli popcorn che invadano ogni dove. E veramente un momento che adoro...tra un starnuto e altro si intende.

Se ce qualche temerario che vorrebbe godere lo spettacolo, siamo quasi pronti....eiciioooooooooooo!