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giovedì 8 luglio 2010

Monaco Metropolitano

Firenze è la città del cuoio...Firenze è la città delle borse, delle scatole, delle scarpe, delle mantelle, delle giacche tutti di cuoio. Però nel 2010 a Firenze ce ne sono più pochi artigiani che fanno tutto a mano senza uso di attrezzi mecanizzati. Uno di questo è Dimitri, il Monaco Metropolitano.

Scrivo quello che ce sulla sua cartolina da visita:

IN UNA VECCHIA STRADA DELL'OLTRARNO A POCHI PASSI DAL PONTE VECCHIO, LA BOTTEGA DI MONACO METROPOLITANO REALIZZA ACCESSORI IN PELLE.
OGGETTI UNICI ESCLUSIVAMENTE LAVORATI A MANO, FUORI DA OGNI SERIALITà.

ma questo non vi dice chi è la persona...dentro la bottega cè l'artista, l'artigiano, un uomo che prende sul serio il suo lavoro. Un uomo che ama tanto il cuoio e la sua arte che preferisce non venderti un suo lavoro. No, lui vuole conoscerti per poterti fare 'LA BORSA' della tua vita. Perche lui crede che la vita ha tanto importanza che bisogna avere un borsa nella quale mettere le cose che ti accompagnano attraverso essa. Cè una bellissima poesia scritto con tanto di copyright del 2008 che ti dice chi è questa persona.....

Se trovi una speranza , mettila in borsa

se incontri una chiave , mettila in borsa

se ti danno dei fiori, dei baci o dei sassi

...in borsa, sempre in borsa!


Metti in borsa successi e fallimenti

butta dentro sia beghe che glorie

e salvaci memorie e indirizzi

dei veri amici e delle loro storie...


Tieni in borsa anche un pezzo di pane

un coltello, una penna e gli amuleti

a difesa del fardello che ti spetta

col diritto di esigere divieti...


La tua borsa è una tasca che ti scorta

che ti setrve, ti scuda e ti sostiene,

si spiega come un nome sulla porta

e la sua sorte è quello che contiene.


Il tempo è la pelle d'ogni borsa

e ogni giorno ci metti ciò che vuoi:

trattale con riguardo, è l'esistenza

perchè in fondo la borsa siamo noi....


e ti dice anche perche una borsa dal Monaco Metropolitano è un compagno di vita....



http://www.monacometropolitano.com/

non aggiungo altro ma se fate un giro a Firenze, una visita da lui non lo perderei!!!














Once upon a Time c'era

una signora che si credeva abbastanza in grado di affrontre una mostra d'arte senza scomporsi minimamente e senza sentirsi persa nei meandri di ciò che vedeva. Questa era la signora che c'era perche la signora (usando la terminologia solo perche sposata sono) che c'è ammette di aver avuto dei grandissimi inquietezze nel entrare in Palazzo Medici Ricardi con i suoi fiorentini il pomeriggio di Giovedi scorso per vedere una mostra di Mario Francesconi intitolato VIAGGIO 1960-2010.

http://www.saimicadove.it/tempolibero/evento.asp?Id=28188 sperando che funzioni a dovere adesso che lìho messo.

Come tutti i palazzi fiorentini, il Palazzo Riccardi ha una entrata enorme nella quale probabilmente entravano con cavalli e carozze. Enormi vasi di terracotta ospitavano altretante enorme piante di limoni che nei mesi invernali, solitamente vengono posti in limonai...deliziose serre dove le piante possono riposare tranquille lontano dal freddo fiorentino. Un giro intorno alle piante e si entrava nella prima sala dove espone artista...ODDIO. Dove mi hanno portato i miei fiorentini? Guardo il fiorentino e dico, ma come si fa a dire che questo è arte? Domando alquanto carico di sentimento perche di arte contemporanea ne capisco proprio poco. Meno male che la fiorentina, quando era a casa mi aveva fatto una lezione dal cuore su come leggere l'arte di questo genere. Cercavo di capire qualcosa la dentro ma ero un pesce fuori d'acqua. Proprio non capivo nulla e non riuscivo neanche 'leggere' intorno a qualcosa che sembrava arte. Vabbè, con calma dico a me stesso, continui la passeggiata intorno agli oggetti - colori, movimento, significati che sfuggivano alle mie capacità. Un allestimento enorme su muri pitturati di grigio (dopo scoperto che artista lo aveva fatto lui). Capivo zero. Un gruppo di quadri, fortunatemente, piu 'normali' (e qui diciamo che per normale si intende cose che si vedono immediatemente il significato)...cammina, cammina, muovermi da una sala al altro mentre guardo i fiorentini intenti a scoprire qualcosa, leggere qualcosa. Imbarazzo totale per la mancanza di sentimento(mio) per un arte che ovviamente attraverso la quale l'artista voleva esprimere qualcosa....

Poi gira che ti gira arrivo al ultim sala dove ce un tavolo lunghissimo, tipo quelli per pranzi da 50 persone e sopra LIBRI...libri di tutti i tipi, fogli enormi, fogli piccoli, fogli di cartone, di carta di stoffa...impregnati di colori, giornali, pezzi di stoffa, pezzi di lana, di tutto di piu. Erano da sfogliare, erano da toccare, erano da studiare...da leggere..solo che non avevano parole, non avevano pagine numerate, non erano libri normali. Erano libri d'arte fatti dal artista per esprimere qualcosa. Sfogliando, toccando, guardando, leggendo colori, movimento, significati che nelle altre sale mi sfuggivano, qui attraverso i LIBRI del artista ho sentito un emozione enorme. Un significato di poter finalmente leggere qualcosa. Che gioia...

Che poi tramutò in qualcosa di ancora piu importante perche un signore anziano con capelli bianchi (lui l'artista) mi viene presentato. Mi ha chiesto cosa pensavo di quei libri e gli ho detto quello che scrivo qui:

attraverso i LIBRI, Mario (vuol essere chiamato proprio così) ha donato la sua anima a chi ne sa apprezzare e leggere i suoi lavori...una metamorfosi di pensiero che viene comunicato senza parole. E perciò ancora piu importante perche non è un interpretazione mia di quello che lui ha fatto ma un interiorizzare i colori, movimento, significati e perciò poter partecipare alla loro creazione...in inglese diciamo che 'a picture is worth a thousand words'...

Non avrei mai detto che l'arte contemporanea mi fosse leggibile però i LIBRI di Mario mi hanno aperto una breccia in un mondo dove non avevo mai capito niente...fino ad ora!

PS: se siete a Firenze la mostra è aperta fino al 15 Luglio! dalle 10 - 18ogni giorno escluso Mercoledì.