Non che fosse morta ora ma once upon a time c'era Max che era gattina, persa, sola e molto malata che caminava sul ciglio della strada sotto un guardrail affinco di un fiumiciatolo....un topino di felino che caminava un po a destra e a sinistra senza metà ma sempre piu verso il fondo della strada. In quel momento passo io in macchina, vedo la bestiola, fermo la macchina e me la prendo con me....e qui inizia la storia di Max la spiritata, gattino topino che divenne il gatone che vedete nella foto a destra. Non che i suoi occhi sono quel colore ma cosa volete, la luce dava solo quel colore. I suoi occhi sono veramente giallo zucca. Ma questo non è parte di questa storia.
Qui si parla di come Max la spiritata viene a diventare parte della nostra già molto pieno di animali famiglia. Dov'ero? A sì, prese la creatura in braccio notando che gli occhi erano chiusi dal mucco, la coda era scorticata completamente e la figura che faceva era tutt'altro che roseo. Sembrava veramente un gatto topo con quella coda senza pelo. In quel momento la portai dal veterinario perche stavo preparando per la mia settimana in montagna. Portato lei dal veterinario che mi guardò e disse, e cosa faccio con questa creatura? Ed io guardi un po cosa riesci ad aggiustare, darle da mangiare, tienila in vita bene affinche non torno e se riesci a sopravvivere alla settimana vuol dire che la tengo. Sopravvisse!
Una settimana dopo porto a casa un gatto topo mica tanto meglio di quello di prima solo che gli occhi erano puliti, l'appetito era enorme e purtroppo aveva un pochino di problemi intestinali. Quello che entrava usciva quasi subito e ho dovuto curarla per un bel po con medicine e varie. La tenevo in braccio su un asciugamano e lei faceva delle fuse come un trattore John Deere, forte e continue. Da piccolina era un gatto topo adorabile. Aveva enorme orrecchie che giravano come radar, viveva in bagno in una scatola e non creava nessun problema se escludi le esondazioni della sua piccola pancia.
Finito i problemi di salute Max crebbe sia di peso che di pelo e tutto il suo corpo si è coperto di un pelo color visone nero, lucido, scurissimo e morbidissimo. Continuava fare delle fuse come un trattore ma cominciava mostrare un certo tipo di personalità che era, diciamo, strana. Se la chiamavi per nome veniva subito a mo di cane. Però se cercavi di prenderla in braccio ti graffiava. Se dormivi con le mani fuori dal letto di graffiava. Se cercavi di mettere cibo nella sua ciotola mentre lei era vicina ti graffiava. A questo punto, dopo parecchi segni rosso fuoco sanguinosi sul braccio e uno alla sulla faccia ho cominciato pensare. Ed ecco mio Marito che esce con 'ovviamente lei ha avuto un infanzia molto triste, voleva suicidarsi già da piccola e tu, togliendola dalla strada in quel momento, hai rovinato tutto - per questo non ti ringrazia.' E lui se ne va in campagna. Fantastico. Vivo con un animale in crisi esistenziale perche voleva suicidarsi.
Portai l'animale in questione dal Vet e dico, ma possibile? E lui, 'figurarsi che un animale si vuole ammazzare. Però gia che ci siamo bisognerebbe pianificare una castrazione perche come ti ho detto è un bel maschietto e non vuoi avere problemi.' Dopo averla curata per problemi al intestino al ultima visita dal Vet, lui mi ha fatto notare che aveva un bel motto di pelo che copriva i dovuti membri maschili, quelli rondi tondi. Ed io,' ok, è un maschio.' Avevamo già la femmina fuori e il maschietto ci stava. Così quando lui ha finito di ridere per la storia del voluto suicidio del felino mi ha ricordato il fatto della castrazione. Ed io 'adesso mi vorrà un bene del anima, prima lo levo dal voluto suicidio e adesso gli tolgo la mascolinità. Sono apposto.' Fatto appuntamento per il mese seguente quando erano arrivati i 6 mesi canonici per fare il lavoraccio. Lascia la bestia da loro d'accordo di riprenderlo alle 18:30 quella sera...Passato una giornata tremenda pensando alla vendetta che mi arrivava quando se ne accorgeva della mancanza! Potete immaginare la mia angoscia.
Alle 18:30 mi trovo dal Vet che mi chiama nella sala per riprendere il gatto. Ho notato che lui era un po imbarazzato ma mica che imaginavo quello che mi avrebbe detto....'guarda che il tuo gatto non era poi un gatto ma una gatta e purtroppo abbiamo dovuto farla la sterilizzazione per le femmine'. Ed io tranquilla tranquilla 'dove è il problema?' E lui 'ma veramente costa parecchio di piu'. Ed io, 'ma non ci sono problemi, facciamo finto che era un maschio e vi pago quello che mi avete chiesto al inizio....mica colpa mia se non sapevi indovinare il sesso giusto'. E lui 'hai ragione'. Ma dico, per mesi pensavo che fosse un maschio. Ci do il nome di Max, maschile e tutto e poi mi spara che era una femmina e dovevo pagare di piu. Vabbè, diciamo anche che da questo Vet ci vado da quando ha aperto lo studio e vi posso anche comunicare che i suoi soci hanno fatto tante di quelle risate quando hanno scoperto (chissà chi li avrebbe detto?). Max, arriva a casa come niente fosse. Dorme tutta la notte e il mattino dopo marcia direttamente nel bagno e fa la pippì sulle mie scarpe. Tanto per un indizio di gradimento della visita al vet.
La storia continua con lei che cresce che diventa adulta tra graffi e morsicature. Lei a me non viveversa. Le pesa ancora adesso il fatto che non ha potuto suicidarsi quel giorno ma oramai faceva parte della famiglia anche se i dispetti sono parte della sua personalità, i graffi sono una specialità sua perche mentre fa le fuse è capace di girarsì indietro e farti fuori la mano che l'accarrezza, gli occhi gialli zucca di notte ti spaventano da morire quando la trovi sul tuo cuscino che ti GUARDA la faccia per assicurare che stai dormendo veramente prima di morderti. Però a parte quello è l'unica gatta che io abbia mai avuto che arriva appena la chiamo, mi parla di continua di tutto quello che fa e pensa e ha imparato da Cleo la beaglcuda che se siamo a tavola e tende la zampa sulla gamba (ovviamente usando SOLO 1 unghia affillata) le sarà dato un pezzetto di carne.
Ehi sì, Max la spiritata è qui per la durata....spero solo che riesco a sopravvivere
Cara P di Ponente!
RispondiEliminaAnche qui da me conosco solo dei gatti trovatelli, abbandonati, recuperati, che al posto del pedigree, hanno un romanzo di dolore, solitudine, disperazione!
Ne ho parlato tanto anch'io, perché, anche se non sono miei, vivono qui vicino e ci parlo sempre con loro...anzi una micina salvata da una studentessa di veterinaria, (che non ha avuto il coraggio di sopprimerla), era selvatica, nemica di tutti, graffiava sempre, un giorno l'ho aiutata a liberarsi, perchè le avevano chiuso la porta sulla coda, e da allora è stata solo amica mia...
Ma i vicini sono andati a vivere altrove e lei non ha resistito nella nuova casa e se ne è andata...forse voleva venire da me!!!!
Ivana, come apprezzo i nostri discorsi!!! Certamente vivendo in campagna ci rende molto simile, anche se ammetto le mie capacità panificatore non sono minimamente vicino ai tuoi! Sì, i gatti sono bestiole diverse ma li adoro...Quella gattina non l'hai piu vista? Che triste.
RispondiEliminaPaula, leggerti mi sistema la giornata.
RispondiEliminaGRAZIE!
Giusi, ma se ci vuole così poco...prego neh?!
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