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venerdì 9 luglio 2010

imbavagliati

dovevamo tutti essere in silenzio oggi per protestare contro la legga bavaglio che, purtroppo, in qualche modo, ho paura, sarà comunque passata.

Io non sono d'accordo con la legge.
Io non sono capace di stare in silenzio oggi ne mai.
Io avrei voluto che tutti i mezzi di stampa ecceccecc avessero messi in edicola un unica pagina in segno di lutto per ciò che accadrà se/quando la legge va in vigore.
La libertà di pensiero e la libertà di espressione in tutte le sue salse va accudito SEMPRE!

perciò oggi protesto nel unico modo che so fare...con le parole. Un piccolo urlo nel mezzo di una tempesta che ci sta per travolgere.....


Balthus, DeChirico, Ernst, Magritte

Diciamo che andare a Firenze vuol dire arte in tutte le salse. Ma quando infilano in una mostra i nomi nel titolo di questo post puoi stare tranquilla che vedrete delle cose interessante...per equilibrare la mostra di Francesconi i miei fiorentini mi hanno portato a vedere i grandi artisti qui sopra. Di nuovo impatto in stili e tipi di pittura che non avevo ancora visto. Chissà perchè la mia cultura d'arte è rimasto nel mondo degli Uffizzi, Piti e l'Accademia? E poi la cultura di pittori americani. Mica da buttare ma diciamo che sono piuttosto indietro.

Avevo già visto in fotografie tanti dei quadri nella mostra ma devo dire che vederli di persona fa un altro effetto. Ho scoperto che in ogni sala i quadri erano messi di fronte alle finestre enorme sotto la quale erano 'sedili' con un cuscino comodo dove si poteva sedere tranquillamente a guardare i quadri da lontano sperando di capire qualcosa prima di alzarti e vedere da vicino la 'verità' colorato o bianco/nero dipinto sul canovaccio. Perciò per ogni sala mi sono seduta in contemplazione dei quadri, godendo il fresco freschissimo dei condizionatori che emettevano un aria corroborante al anima mentre la testa e il cuore facevano il giocco di 'chi sa cosa ce, chi sa cosa voleva dire, chi sa cosa è veramente?' di ogni istallazione (ho imparato questa parola dalla fiorentina che se ne intende di mostre - guarda un po quante cose si imparano sempre). Alla fine della mostra dopo aver goduto il seduto, l'aria condizionata e la contemplazione ho capito che non ne vado matta per nessuno di questi artisti ma che ho potuto dilettarmi a studiare una forma di arte che non conoscevo. Almeno fino al ultima sala della mostra.

Sembra che per me la fine delle mostre, nelle sale ultime sono sempre quelle che mi fanno impressione. Non mi ricordo il nome del artista ma erano dei quadri con tantissimi colori nella quale l'artista aveva dipinto quelli che sembravano giocchi da bambini o foreste tropicali o altro....colori, sgnificati, movimenti...proprio come penso che 'l'arte' sia....

un qualcosa che tocca sia la mente che il cuore

che ti commuove delicatemente e ti da un ricordo che porti a casa.....

giovedì 8 luglio 2010

Monaco Metropolitano

Firenze è la città del cuoio...Firenze è la città delle borse, delle scatole, delle scarpe, delle mantelle, delle giacche tutti di cuoio. Però nel 2010 a Firenze ce ne sono più pochi artigiani che fanno tutto a mano senza uso di attrezzi mecanizzati. Uno di questo è Dimitri, il Monaco Metropolitano.

Scrivo quello che ce sulla sua cartolina da visita:

IN UNA VECCHIA STRADA DELL'OLTRARNO A POCHI PASSI DAL PONTE VECCHIO, LA BOTTEGA DI MONACO METROPOLITANO REALIZZA ACCESSORI IN PELLE.
OGGETTI UNICI ESCLUSIVAMENTE LAVORATI A MANO, FUORI DA OGNI SERIALITà.

ma questo non vi dice chi è la persona...dentro la bottega cè l'artista, l'artigiano, un uomo che prende sul serio il suo lavoro. Un uomo che ama tanto il cuoio e la sua arte che preferisce non venderti un suo lavoro. No, lui vuole conoscerti per poterti fare 'LA BORSA' della tua vita. Perche lui crede che la vita ha tanto importanza che bisogna avere un borsa nella quale mettere le cose che ti accompagnano attraverso essa. Cè una bellissima poesia scritto con tanto di copyright del 2008 che ti dice chi è questa persona.....

Se trovi una speranza , mettila in borsa

se incontri una chiave , mettila in borsa

se ti danno dei fiori, dei baci o dei sassi

...in borsa, sempre in borsa!


Metti in borsa successi e fallimenti

butta dentro sia beghe che glorie

e salvaci memorie e indirizzi

dei veri amici e delle loro storie...


Tieni in borsa anche un pezzo di pane

un coltello, una penna e gli amuleti

a difesa del fardello che ti spetta

col diritto di esigere divieti...


La tua borsa è una tasca che ti scorta

che ti setrve, ti scuda e ti sostiene,

si spiega come un nome sulla porta

e la sua sorte è quello che contiene.


Il tempo è la pelle d'ogni borsa

e ogni giorno ci metti ciò che vuoi:

trattale con riguardo, è l'esistenza

perchè in fondo la borsa siamo noi....


e ti dice anche perche una borsa dal Monaco Metropolitano è un compagno di vita....



http://www.monacometropolitano.com/

non aggiungo altro ma se fate un giro a Firenze, una visita da lui non lo perderei!!!














Once upon a Time c'era

una signora che si credeva abbastanza in grado di affrontre una mostra d'arte senza scomporsi minimamente e senza sentirsi persa nei meandri di ciò che vedeva. Questa era la signora che c'era perche la signora (usando la terminologia solo perche sposata sono) che c'è ammette di aver avuto dei grandissimi inquietezze nel entrare in Palazzo Medici Ricardi con i suoi fiorentini il pomeriggio di Giovedi scorso per vedere una mostra di Mario Francesconi intitolato VIAGGIO 1960-2010.

http://www.saimicadove.it/tempolibero/evento.asp?Id=28188 sperando che funzioni a dovere adesso che lìho messo.

Come tutti i palazzi fiorentini, il Palazzo Riccardi ha una entrata enorme nella quale probabilmente entravano con cavalli e carozze. Enormi vasi di terracotta ospitavano altretante enorme piante di limoni che nei mesi invernali, solitamente vengono posti in limonai...deliziose serre dove le piante possono riposare tranquille lontano dal freddo fiorentino. Un giro intorno alle piante e si entrava nella prima sala dove espone artista...ODDIO. Dove mi hanno portato i miei fiorentini? Guardo il fiorentino e dico, ma come si fa a dire che questo è arte? Domando alquanto carico di sentimento perche di arte contemporanea ne capisco proprio poco. Meno male che la fiorentina, quando era a casa mi aveva fatto una lezione dal cuore su come leggere l'arte di questo genere. Cercavo di capire qualcosa la dentro ma ero un pesce fuori d'acqua. Proprio non capivo nulla e non riuscivo neanche 'leggere' intorno a qualcosa che sembrava arte. Vabbè, con calma dico a me stesso, continui la passeggiata intorno agli oggetti - colori, movimento, significati che sfuggivano alle mie capacità. Un allestimento enorme su muri pitturati di grigio (dopo scoperto che artista lo aveva fatto lui). Capivo zero. Un gruppo di quadri, fortunatemente, piu 'normali' (e qui diciamo che per normale si intende cose che si vedono immediatemente il significato)...cammina, cammina, muovermi da una sala al altro mentre guardo i fiorentini intenti a scoprire qualcosa, leggere qualcosa. Imbarazzo totale per la mancanza di sentimento(mio) per un arte che ovviamente attraverso la quale l'artista voleva esprimere qualcosa....

Poi gira che ti gira arrivo al ultim sala dove ce un tavolo lunghissimo, tipo quelli per pranzi da 50 persone e sopra LIBRI...libri di tutti i tipi, fogli enormi, fogli piccoli, fogli di cartone, di carta di stoffa...impregnati di colori, giornali, pezzi di stoffa, pezzi di lana, di tutto di piu. Erano da sfogliare, erano da toccare, erano da studiare...da leggere..solo che non avevano parole, non avevano pagine numerate, non erano libri normali. Erano libri d'arte fatti dal artista per esprimere qualcosa. Sfogliando, toccando, guardando, leggendo colori, movimento, significati che nelle altre sale mi sfuggivano, qui attraverso i LIBRI del artista ho sentito un emozione enorme. Un significato di poter finalmente leggere qualcosa. Che gioia...

Che poi tramutò in qualcosa di ancora piu importante perche un signore anziano con capelli bianchi (lui l'artista) mi viene presentato. Mi ha chiesto cosa pensavo di quei libri e gli ho detto quello che scrivo qui:

attraverso i LIBRI, Mario (vuol essere chiamato proprio così) ha donato la sua anima a chi ne sa apprezzare e leggere i suoi lavori...una metamorfosi di pensiero che viene comunicato senza parole. E perciò ancora piu importante perche non è un interpretazione mia di quello che lui ha fatto ma un interiorizzare i colori, movimento, significati e perciò poter partecipare alla loro creazione...in inglese diciamo che 'a picture is worth a thousand words'...

Non avrei mai detto che l'arte contemporanea mi fosse leggibile però i LIBRI di Mario mi hanno aperto una breccia in un mondo dove non avevo mai capito niente...fino ad ora!

PS: se siete a Firenze la mostra è aperta fino al 15 Luglio! dalle 10 - 18ogni giorno escluso Mercoledì.

martedì 6 luglio 2010

Once upon a Time c'era

una bloggerista che aveva tantoooo tempo (vabbè un po di tempo) per poter scrivere..in questo momento sono di corsisssssima perche il consorte ha portato in casa tanta robina da mettere in ordine. In questo momento, dopo aver messo via i primi 2 kili di confettura albicocche prendo un RESPIRO prima di tuffarmi...in questo caso nella biancheria che mi aspettava dopo ritorno dai fiorentini. Plus quello che ho portato indietro dopo un ueikend a cottura mica tanto lenta. Temperature nella città dei Medici sulle 34° ogni giorno. Così che ogni mossa una sofferenza ma diciamo che sofferendo a Firenze fa anche piacere perche ti trascini da un museo al altro attraverso una città che ti parla della sua storia.....ma in questo nanosecondo che scrivo le parole non possono fluire nel ritmo giusto perche i doveri chiamano in suoni maiuscoli. Mi perdonate se devo scappare ma nel mentre mi aspettate metto a buon frutto il tempo. Faccio i miei doveri e metto in ordini le ideeeeeee......un abbraccio da Ponente a tutti! La storia continuerà a presto.

martedì 29 giugno 2010

Ueikend con i fiorentini

Collezionerò anedotti cominciando Giovedì mentre treno giù verso quel che è la Toscana.....vuol dire che avrete pazienza e mi aspetterete verso Lunedì. Vero?

domenica 27 giugno 2010

Ragionamento da cane

già un titolo che con un volo di fantasia potrebbe cominciare a sembrare chissà che cosa ma questa volta miei cari il titolo non è un programma ma soltanto un vero ragionamento da cane, in particolare la mia di cane, La Beaglcuda. Un paio di giorni fa sembra che eravamo tutti e tre, io, Lei e l'altra, Liz, in campagna facendo chissà che lavoro di concetto quando di colpo ce stato una pausa per non so che motivo e la Beaglcuda ha deciso che doveva assolutamente bere.

Tutto normale mi direte. Certo, ma vi devo presentare la scena. Voi state guardando dal davanti la pentola del acqua dei cani che è su un muretto alto 40cm, vicino ad un rubinetto con attaccato una gomma lungo 50 cm la quale è fissato su un paletto di ferro che è attaccato ad un tubo di ferro la quale va dentro il muro. Questo palo di ferro è sistemato dentro un mattone che è posato sul muretto.Ed ecco che entra il discorso ragionamento da cane. Dovete sapere che questa sistemazione è fisso da 5 anni e la Beaglcuda non ha mai avuto problemi arrivare alla pentola.

Questa volta la Beaglcuda salta sul mura dalla parte destra della pentola e rimane un attimo là. Non che questo sia neanche un fatto tanto strano escluso il fatto che dalla parte destra della pentola lei rimaneva impossibilitatà una sana bevuta perche rimaneva tra lei e l'agognata pentola d'acqua il palo, il tubo, il mattone. Ce stato un momento di scervellamento canino. Vedevo in azione la sua materia grigia che andava a mille. Si è seduta a mo del Thinker di Roden. Vedevo che prendeva in grande considerazione tutte le possibilità.

Con grande nonchalance decise il da far sì...si alzò, mi guardò come per dire 'adesso ho deciso' e fa il giro dietro le agapante contro il muro di contenimento e con un virare a sinistra alquanto felice arriva alla pentola per una lappata.

La parte che mi è piaciuto è che lei ha fatto il giro meno faticoso. Poteva anche scendere dal muretto sul vialetto e risalire il muretto dal altra parte del tubo (un giro di solo pochi centimetri) però ha deciso di andare dietro tutto in marcia livello nella terra (ovviamento calcolando pietrisco e vario sui polpastrelli).

Ormai ne sono convinta - ogni tanto sarebbe meglio che anche noi farebbe bene sederci a pensare la strada piu consono a ciò che ci mettiamo a fare...una lezione da ragionamento da cane. Mica male no!