So the story is that yours truly snapped, opened and resnapped for about an hour with the result being tired fingers even though they were covered by leather glove, 2 huge plastic bins full of stuff to cart out into the country where Hub will burn it some day and lots of very happy rosebushes without deadheads...how's that for a couple of hours of work?
Nel mondo del giardinaggio sembra che non ce niente di piu brutto che un cespuglio di rose con attaccato un miriadi di rose morte. Quei colori smorti che non sono ne anguille ne pesci che rovinano la veduta dal portico a ponente in un modo spaventoso se non per il fatto che reciso le rose morte si anticipa la nascità di quelle nuove. E quest'anno considerando un inverno passato piovoso e fresco(diciamo freddo?) le rose stanno cercando in tutti modi di farmi diventare matta togliendo il vecchio per far posto al nuovo. Pensate, che yours truly questo pomeriggio per un ora non ha fatto altro che snipsnipsnip di rose morte e ogni volta che facevo snip con le cesoie 'piccoli aiutanti della mamma'(da non confondersi con 'normale cesoie del Marito) dovevo poi fare un CLIC per aprire la chiusura che chiudeva immediatamente dopo la snip. Logicamente dopo tanti snip e CLIC una montagna di roba stecchita cade dentro i bidoni di plastica dove rimangono affinche yours truly non le svuota nel posto dove Marito dovrebbe bruciarli. E così per un altro pochino di tempo tra un aia, oooia(la schiena stanca) si portava bidoni nella campagna di sotto ammucchiando rumenta(roba morta) in una pila bruciabile.
In questo modo, con un po di fortuna e delle innaffiature assidue aspetto con ansia le fioriture delle rose da Primavera ad Autunno che nella nostra parte a Ponente dello Stivale tende succedere tutti gli anni. Un periodo lunga come la quaresima ma ovviamente senza le tribulazioni coinvolte in un periodo religioso così rigoroso. Cosa dite....può bastare per un poste?
Cara Paula,
RispondiEliminabuona teoria...magari la mettessimo in pratica con noi stessi...togliere le parti morte che ci appesantiscono l'esistenza...chissà quali rose rispunterebbero!!!
Io ho solo una vecchia pianta di rose, ne ha fatto tantissime, io non ne metto quasi mai nei vasi, non mi piace vedere il loro colore morire in un livido violaceo, mentre mi piace vederle fiorire fino al massimo, sono sempre belle, poi con la mano le stacco una alla volta (niente forbici, passa il G., potatore selvaggio) e mi piace sentire la morbidezza nel palmo della mano....non le ho gettate, ma cucinate!!!
Mi sembra di amarle di più...
A presto---un abbraccio!!!
Che bel pensiero, Ivana...grazie per aver portato il discorso sul giardinaggio ad un livello di grande profondità...fa bene iniziare la giornata così...e ricordarsi di cosa è fatta la vita...E' doloroso ma così vero pensare che per poter andare avanti, avanti nel vero senso della parola, cioè inventando nuove dimensioni della propria identità, beh per andare avanti è necessario separarsi. Da cosa? Ognuno di noi lo sa cosa va potato (per continuare la tua metafora)...e forse ogni giorno è una potatura nuova, per dare la possibilità ad una nuova rosa di sbocciare.
RispondiEliminaQuanti boccioli secchi ci portiamo addosso? E magari quando li guardiamo li vediamo con gli occhi del ricordo, e li tingiamo di colori freschi e tinte vivaci...ma nono è la realtà! Sono ormai marroni e croccanti al tatto...hanno fatto il loro tempo, e forse va bene così. Di abiti nuovi ci dobbiamo vestire, di fiori freschi adornare. Rose oggi, gelsomini domani, ogni giorno un nuovo profumo, un nuovo colore, per questa costante, difficilissima ricerca che è la vita.
Una metafora importante e utile per proseguire una strada di crescità personale e intrapersonale. Per poter creare se stessi nuovi e, perche no, piu giovani con voglia di crescere ancora di piu e evolvere costantamente. Grazie ad entrambi per aver scritto due poste così profondi!
RispondiEliminaGrazie Noel e Paula!
RispondiEliminaMetafora vuol dire avere una chiave per interpretare la vita!
Grazie Noel, tu sei una amica del colore e della forma...anch'io amo il colore, il colore della vita!
Un abbraccio e un augurio sincero di pronta guarigione!
Paula...ci sentiamo!!!!
Dal Levante capriccioso, con acquazzoni, e un sole pigro, che si lascia prendere in giro da nuvole migranti da una parte all'altro dell'orizzonte!