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Visualizzazione post con etichetta portico a ponente. Mostra tutti i post
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domenica 17 luglio 2011

Visto dal portico di ponente - View from West Portico


Can never resist the view from the West Portico when the colors are so nitid and there's a breeze coming in from the Med. This house was chosen because it has the best of all worlds - the country, hills, olive groves, not much traffic and a Buddist Silence most of the time.

Non posso mai resistere ad una foto del Med quando il sole riflette sulle onde quasi invisibile creando piccole increspature che scivolono verso le spiagge. I colori sono uno dei motivi per la quale abbiamo scelto questa casa - se non conti il quasi Buddista silenzio, le colline, gli ulivi...




This year the agapantus(those blue flowers in the background) have bloomed into enormous balls of deep blue. Of course my foto is not the best measure of the beautiful color. That wall of green in the foreground to the right of the huge ceramic oil vase is made up of night blooming yellow flowers which make tiny seed which my hub's canaries go wild for. I go a little less wild for the wall it creates in my garden. That oil vase (don't know the name in English) is a broken antique piece which had lived in the country at my in-law's house forever. The top half is the part you see in this picture. The bottom half is sitting in the courtyard waiting to be put in place in the garden at house level.

Quest'anno le agapantus sono fioriti in modo eccezionale. Non che la mia foto sia dei migliori ma rende idea. Il muro di piante verde che vedete davanti alle agapantus è fatto di bella di notte che fanno fiori gialli che, quando sfioriti, forniscono i canarini di M un bel rifornimento di semi. Ne sono ghiotti. Quel pezzo di giara è la metà di sopra di una antica che ha vissuto da sempre nella campagna dei miei suoceri. Fa belle mostra nel nostro giardino adesso e penso che M vorrebbe piantare qualcosa dentro. La metà di sotto è ancora in cortile che sta aspettando il suo turno nella fascia di sopra livello casa...

lunedì 28 marzo 2011

Once upon a time c'era

il sole. Non quello a levante ma quello a ponente che brillava e faceva sembrare caldo e accogliente dentro e fuori. Ormai sono due giorni che diluvia per il grande giubilo dei coccodrilli e le festose abluzioni dei cinghiali. I gatti sono isterici perche non stanno bene ne dentro ne fuori. La Nina, gatta che vive in campagna sta lamentando tanto che ho offerto di mandarla in vacanza dai nostri fiorentini per far sì che dormisse nello studio artistico della fiorentina facendo bella mostra di natura ronfante sul divano. In questo momento sto aspettando la risposta. Della fiorentina non della gatta. L'altra, la Max spiritata, continua piangere ma non per la pioggia. Piange disperata perche cè l'altra in casa che dovrebbe essere fuori in giardino. L'altra che beve dalla ciotola della Max facendo sì che la sua scorta di acqua solitamente privata avessi sentore di gatta diversa rendendola imbevibile. Vuol dire che la scorta di crocchette nella ciotola solitamente una-gatta diventa bi-gatta con il solito problema di mancanza di crocchette fino al orlo dove devono essere sempre altramente la Spiritata butta giù dal bancone il tutto tanto per farti capire che il livello era troppo bassa per essere considerata commestibile. Questo almeno da qualcosa da fare alla yours truly durante una giornata di diluvio quando il guardare coccodrilli festante e cinghiali abluzzionanti diventa noioso.

Come se gatti isterici, ciotole vuote o piene fanno di una giornata un piacere indimenticabile.

I cani fortunatamente dormono e basta. Si svegliano solo per i pasti e devono essere poi letteralmente tirato fuori casa per altri incombenze. Quando rientrano si aspettano l'asciugamano pronto per eventuali residui di acqua. Dopo di che si piazzano di nuovo su tappeti e divani per continuare la ronfata. Vorrei imitarli ma ho paura che M non sarebbe d'accordo considerando che anche lui rientra per pasti che vorrebbe trovare pronti e caldi.

In fatti oggi sarà polenta e gorgonzola. Non perche l'adoro particolarmente ma perche ho poca voglia di spentolare e la polenta mi da la scusa di stare poco davanti ai fornelli con un risultato massimo...

Tanto per farvi partecipe di un giorno a ponente di pioggia

venerdì 4 febbraio 2011

Visto nella via a ponente


una casa che adoro perche colorato ligure con balcone e persiane alla genovese con tanto di sportellini che aprono sulla via stretta a caruggio che porta verso il mare e verso la montagna. Una casa con sotto l'erboristeria Pedio, la piu vecchia della città, dentro la quale sono ancora su i vecchi mobili e mensole di legno scuro e vetri della famiglia Pedio. A fianco sul angolo nel palazzo a sinistra c'era una maglierista che ormai, avendo tanto lavoro si è spostato in un negozio piu grosso. Man mano andando verso sinistra ce un panificio che fa parte del monopolio dei panificatori piemontesi arrivati qui parecchi anni fa. Trovando terreno fertile per i loro prodotti se sono comprati tantissimi negozi e adesso hanno delle rivendite da per tutto. Sempre piu in su negozi, bar e in cima verso monte la scuola elementare con cortile, parco giochi eccecc. Un caruggio tipicamente ligure nella quale ogni mattino vedo le persone che conosco anche solo di vista che saluto e con la quale scambio qualche parola. Vita di tutti i giorni semplice, piacevole e profumata perche nei caruggi se esce un profumo da un negozio sia profumeria, erboristeria, panificio, macelleria(ce ne sono 3 in questa strada) o semplicemente un bar l'odore rimane intrappolato nelle altezze dei palazzi e rimane tutto da godere....

tanto per farvi partecipe!


sabato 24 aprile 2010

La vista dal portico

o cio che vedo dal mio di portico. Un apertura al mondo fuori non indifferente se amate la campagna, le ulivi, spazi aperti, colline che si affacciano su un porto che una volta era un timido posto di barchette nostrane che portavano i pescatori della domenica fuori nel mare Ligure per quel orata che, poerino, non aspettava altro che essere ficcato nel forno per pranzo. Un apertura al mondo di fuori che inizia ogni mattina con il profumo della terra umida ormai da tanti mesi di pioggia. Agognata anche lei perche per anni non abbiamo avuto abbastanza acqua su questa parte del mondo fatto di terra argilosa e discesa. E ora che piove, diciamo ininterottamente, per mesi sembra che la terra ti viene incontro con profumi gioiosi di fertilità. Quel umidità che promette una cacophonia di fiori di colori diversi, erbe rigogliose (per nostro dispiacere che poi tocca falciare) e, finalmente, una nata di timo con in testa quei fiori violaccei che rendono facile avvistarli, segnarli per futura raccolta. E come se M. Natura fosse finalmente ricordata di noi umani e della sua amata terra Ligure. Aspra, pietrosa, difficile da lavorare ma sempre bellissima quando in piena fioritura. Amorevole nella sua bontà quando riceve abbastanza pioggia.

La vista dal portico un po nascosto dagli ulivi che salgono maestosi anche se potati ad ombrello per poterli 'lavorare' da terra. Una volta si lasciavano crescere in alto perche si credeva che avevano bisogno del altezza per irrobustire e fruttificare. Ormai si sa che la pianta ti ringrazia per una bella potatura che permette alla linfa oleosa della pianta far da ascensore per i concime naturali che li dai. E le piante ogni anno, a dispetto prognostici degli agronomi che dicono gli ulivi fruttificano un anno si e uno no, ti regalano splendide olive per quel olio oro che è il nostro 'petrolio', naturale, ecologico e squisitamente burroso.

Certamente la vista dal portico cambia con i venti. Un po come il clima cambia. Venti che portano e rispingono tutto ciò che M. Natura vorebbe darci. Sembra che il dio dei venti e Lei sono sempre litiganti. Lei che vorrebbe calma per poter mandarci il sole coccente asciugatore del terreno e del sudore. Lui, il vento, che insiste nel far volare tutto incluso la biancheria stesa (un asciugatura perfetta e anche stirato). Le foglie delle piante degli ulivi che girano da una parte al altro mandando ora bagliori argentati ora verde cupo con un fruscio armonnioso, riposante a dispetto della forza del aria che spinge di qua e di là.

E dal portico ovunque intorno le colline che di qua ci danno le spalle mentre si affacciano dolcemente verso il mare e quel porto in costante crescità. Le colline che ci salvano dagli allagamenti così frequenti negli ultimi mesi per quella pioggia tanto agognata. Quelle spalle verde irlandese quasi che non sembrano piu nostrani ma preso in prestito dal isola smeraldo. Strano che ogni anno per una certa stagione il verde regna indiscussa regina dei colori. Quasi che il mare in faccia alle colline si distende in blue cupo omaggio osequioso. Come se lui, il mare, non volesse sempre prendere primo posto tra le cose belle che la Liguria offre.

E poi dal portico in giorni particolarmente nitide a tramonto quando l'orrizonte è talmente vicino che potresti toccarlo con un dito e l'idea del mondo piatto sembra proprio vero ti appaiono le isole...ehi sì, proprio le isole sono là a distanza ravvicinata. Vedi le montagne, le nubi sopra e ti chiedi come fa M. Natura a mandarti questa vista fantascientifica. Chissà se sono le isole della Toscana che sentono tanto la mancanza della terra alla quale magari un tempo erano conessi fanno una nuotata contro natura e arrivono a salutarci o se magari è la Corsica, stanca della franceisità ritorna nel grembo italiano cercando un po di consolazione geologica?

Comunque la vista dal portico è cangiante, continuamente diverso, continuamente uno dei motivi per cui riesco a vivere un po fuori dal mondo...e adesso ce il sole che brucia la foschia, che illumina i colori dei fiori, che asciuga la terra bagnata, che fa cantare gli uccelli mattiniere e che vado a salutare portandomi un caffe bollente per godermi ancora una volta la vista dal portico a Ponente!