ma quando leggo qualsiasi frase nella quale ce scritto 'legittimo impedimento' mi viene da ridere (so che ce da piangere ma...). Guardato nel dizionario per assicurarmi sulla facenda sono arrivata a questa conclusione. Legittimo vuol dire (dalla Zingarelli che credo vada bene no?) 'Che è conforme alla legge o da essa consentita'. Impedimento dalla stessa fonte vuol dire 'atto effetto dell'impedire ['rendere impossibile'].
Il discorso lo avete sentito. Un ministro sans portafoglio ha detto che NON poteva andare in tribunale perche doveva mettere su il suo ministero (già ma se sei sans portafoglio mica che hai veramente un ministero - hai solo i soldi del). Il solo fatto che qualcuno viene messo in un ministero anche sans portafoglio quando dovrebbe ESSERE in tribunale per malefatte mi consola poco. Ma che ce una legittimità nel suo poter NON andare mi manda in bestie.
Allora concludendo...se chi mette questa gente in governo sono IMPEDITO (e qui penso che si parla di mentale non legale) e quando li mettono hanno la faccia tosta di pretendere di diritto una cosa che NON dovrebbe neanche esistere...
gli IMPEDITI siamo noi allora che non abbiamo mai detto ne bah ne beh ne mah per IMPEDIRE la loro ascesa al potere
PS: metto qui ciò che penso perche così possono cancellare quello che dico...non potrano mai IMPEDIRMI di pensarlo
Portico a Ponente (Western Portico) è un posto dove si trova un po di tutto sotto il sole. Un programma di salute che vi può aiutare sentirvi in forma, perdere peso e stare bene. Se volete sapere come...scrivetemi e vi dirò come fare in modo naturale e facile. UN SEMPLICE CAMBIAMENTO....
sabato 26 giugno 2010
giovedì 24 giugno 2010
E se fosse vero...
che il nostro SAVIANO, eroe del SUD che scrive contro la mafia e per i diritti dei cittadini del Belpaese fosse morto? L'articolo nella Stampa del altro giorno con tanto di foto preso dalla revista MAX era particolarmente sconvolgente perche si vedeva il NOSTRO su una piastra di marmo a mo di mortuario, con tanto di asciugamano sulle pudende e la pancia, bruttissimi buchi sulla testa (o così mi sembravano) e un colore poco da vivo. Articolo della Stampa che diceva il perche di questa 'burla' alquanto pesante verso la gente che criticano il NOSTRO perche scrive la verità in un mondo dove il nostro presidente del Consiglio dice che 'libri di questo genere danno una brutta propagando al Belpaese. Un calciatore lamenta perche il NOSTRO scrivendo come fa mica aiuta il SUD. Sembra che MAX ha deciso di sconvolgere il mondo mettendo questa foto e un articolo parlando della supposta morta di SAVIANO perche la scorta magari non faceva attenzione o magari era levato perche facciamo risparmi....e sapete cosa vi dico....se fosse vero farei lutto per un bel po perche LUI, questo giovane uomo coraggioso ha scritto quello che ci voleva e continua vivere la sua di vita protetto da un gruppo di uomini che gli sono dedicati la loro di vita. Un po come quelli che sono morti con i GIUDICI....un po come noi moriamo insieme a lui perche le voci della verità vengono spenti aposta! E se fosse vero?
domenica 20 giugno 2010
Once upon a Time c'era
un occhio a destra della mia faccia che non combatteva ne contro il centro ne contro la sinistra del corpo nella quale era piazzata ma faceva esattemente quello che l'occhio di destra doveva...guardava le cose di destra con completa sicurezza e garantiva una vista sul mondo alquanto perfetto. Questo fino ad Aprile del 2009 (già così tanto tempo fa? da non credere). Comunque dicevo...once upon a time quel occhio destro fino ad Aprile del 2009 non era in opposizione con l'io nella quale sedeva tranquillo. Ormai da quella data l'occhio di destra sta facendo quello che io chiamo 'di vista et politicus' perchè ha deciso che tutto ciò che era di sua pertenenza ormai non conta. Ormai il suo lavoro è di restare in totale opposizione con il resto del io che sia di centro o di sinistra. Facendo sì che il centro e la sinistra, lavorando in tandem (ve lo vedete gente nella vita reale?) devono fare a meno del occhio di destro perche lui, da buon destro, ha deciso di vedere il mondo distorto (ve lo potete capire gente verò?). Pazienza che lui in Aprile mi ha fatto vedere lampi e saette causando una visita di corsa in una cittadina piccinaina qui vicino al mio posticino a Ponente. Pazienza che durante i mesi dopo la prima visita mi ha forzato espatri verso questa citta piccinaina almeno 3 volte dopo la prima e alla penultima (che sarebbe la 3° se state seguendo attentamente) mi ha anche fatto subire un intervento laser (e non come quelli delle discotecche vere gente) sulla retina che anche lei essendo di destra ha deciso di mettere i suoi due centesimi di filosofia staccandosi nettamente in due punti. Ti pareva che l'occhio destro essendo riotosamente diverso dal resto del'io mio poteva causare tal fatti. Guarda solo quello che la destra vera sta facendo nel mondo intorno a noi...ma questo non è la storia di oggi e poi non inizia con Once Upon a Time quella storia anche se è una favola di quelli che potrebbe...così domani dopo un anno di opposizione e travaglio (non Marco ma fatiche ercolane da parte di un Occulista in gamba) devo fare un Fluoroagiografia Retinica...che non è un semplice esame ma una roba che ti iniettono contrasto (già che ho opposizione nella destra devono anche rinforzarlo con contrasto) nelle mie vene e faranno delle fotografie a colori di ciò che ce negli occhi. E qui purtroppo fanno dire cheese ad ambidue occhi caso mai anche la sinistra decidesse per caso di sparare fuori sede la sua di retina tanto per fare simmetria (rubato questa frase da una amica di un sito che frequento). E la simmetria sappiamo già solitamente funziona così....occhio destra ha il vitreo che balla e salta in giro come gelatina su un piatto in alto mare e la sinistra ha già copiata questo così che la destra quando ha fatto saltare la retina in due punti ha fatto PRRRRRR alla sinistra che guardando con cura ha capito le grandissime possibilità. E così eccomi in procinto di fare questo esame in tecnocolor per vedere cosa sta succedendo dentro le palle dei miei occhi. Diciamo che non sono tanto agitata perche 'una soluzione ce se cè un problema grossa' mi ha detto la mia dottoressa. 'Ma scusa' ho ribatutto 'il problema ce e come e da un anno...io vedo il mondo attraverso una palla di GLOP che risiede felicemente dietro la retina del mio occhio destro'. E lei 'sappiamo questo ma se non è infiammata non ce tanto che possiamo fare se non un operazione'. Strano come i medici aspettano ultimo momento per infilare nel discorso una possibilità di guarigione che alla fine della fiera ti risolverebbe il problema che non vedi dalla destra se non attraverso una tenda da doccia tutta accatorciata come una pallina di carta. Poi ti spara 'però, vediamo i risultati del esame e poi prendiamo in considerazione un discorso con il chirurgo che ti dirà le possibilità e i rischi'. Ed io a questo punto ho avuto un colloquio tutto privè con i miei due occhi. 'Amici come prima ma se cominciate a darmi questo tipo di problema mica possiamo andare daccordo' bisbigliai nel mio cervello ad ambidue. E la sinistra, sghinazziando, ha risposto 'certo è che se puoi risolvere operando la destra e faccendo sì che LUI vede bene non vedo il problema. Dopotutto è lui che sta causando tutti questi problemi.' Ed io 'sì però se lui ora è così e faccio aggiustare il destro poi tu mi spari la retina e devo poi fare tutta la storia anche con te non so se mi spiego'. E così ad infinito per un po di tempo siamo rimasti ogniuno chiuso nel silenzio mentre rimuginivamo la situation.
e la situation è la seguente. Domani mi tocca andare per un esame in un posto dove devo arrivare con treno, avere un amica prendermi e portarmi al ospedale (il consorte ha fatto due occhi da gufo tutto preoccupato e ho capito che era meglio lasciarlo fuori dal discorso), farmi iniettare contrasto e gocce, fare esame, aspettare risultati con ambidue occhi dilatati e poi farmi portare al treno dove entro, timbro, vado sul ciùciù e torno a casa dove spero di trovare la mia macchina ancora tutta in un pezzo, gli occhi vedenti la strada che devo percorrere fino a casa e magari una spiegazione del perche la destra vede sempre diversamente dalla sinistra e dal centro! Altro che di vista et di politicus!
e la situation è la seguente. Domani mi tocca andare per un esame in un posto dove devo arrivare con treno, avere un amica prendermi e portarmi al ospedale (il consorte ha fatto due occhi da gufo tutto preoccupato e ho capito che era meglio lasciarlo fuori dal discorso), farmi iniettare contrasto e gocce, fare esame, aspettare risultati con ambidue occhi dilatati e poi farmi portare al treno dove entro, timbro, vado sul ciùciù e torno a casa dove spero di trovare la mia macchina ancora tutta in un pezzo, gli occhi vedenti la strada che devo percorrere fino a casa e magari una spiegazione del perche la destra vede sempre diversamente dalla sinistra e dal centro! Altro che di vista et di politicus!
sabato 19 giugno 2010
Once upon a Time c'era
una nonna che abitava spesso a casa nostra. Era un Nahmoe per me perche non potevo pronunciare Grandma e da buon parlatrice ho battezzata la madre di mia madre con quel nome così particolare. Negli States abbiamo tanti nomignoli per i nostri nonni. Probabilmente proprio perche grandmother è una bocconata enorme da pronunciare per i piccoli nipoti/e. Dicevo però che questa nonna chiama Nahmoe viveva spesso con noi perchè faceva parte di quella parte della nostra vita che era la famiglia estesa che includeva lei, le sue sorelle e cognati, i suoi fratelli e cognate...tutti che venivano e andavano a piacere nella e dalla casa grande dove abitavo con i miei genitori e 2 fratelli.
Questa nonna Nahmoe era la persona piu speciale mai nella mia vita perche era la persona che mi raccontava la vita. Una canzone continuo di dialogo tra di noi che includeva viaggi, libri, giocchi, cinema e cucina. Famiglia: storie di, avventure di ecc. Era la parte della mia vita che ricordo di piu perche lei era la persona che aveva sempre tempo per me (noi nipoti poi perche eravamo diventati 6). La sua cucina, che era poi la cucina di mia madre, era il posto dove mi ha insegnato tutto quello che so di dolci. Dove ho imparato sbattere, mescolare, ridere, pulire, ridere, impastare, arrottolare, ridere, trittare, cuocere, ridere, soffriggere, bollire, ridere. E ridere ne facevamo tanto perche la vita era anche divertente. La vita era anche una gioia allora. Probabilmente perche con lei ero, eravamo, amati tutti con un sincero affetto da nonna Nahmoe che aveva sempre quel senso di umorismo e vecchia stile che non mancava mai.
Ricordi di mia nonna Nahmoe ce ne sono tanti da riempire un libro. Lei mi diceva che la vita di ogni persona è un romanzo che andrebbe scritto perche le vite delle persone sono sempre diverse e sempre hanno un valore, una storia da raccontare. Per esempio mi ricordo le volte che andavo fuori in bicicletta e dopo quando ero grande che uscivo con amiche/i mi diceva sempre - 'metteti sempre la roba sotto pulito mi raccomando...caso mai avessi un incidente non faresti brutta figura al ospedale'. Roba proprio da nonna preso e ascoltato come dovuto.
O che mi insegnava fare tantissimi palline di biscotti, ma dico proprio centinaie perche mica si facevano pochi biscotti al tempo. Si facevano 3 dosi di impasto e poi ci mettevamo intorno al tavolo e arrottolovamo biscotti a non finire mentre lei raccontava la vita, la sua di vita che per me era una favola, altro che romanzo. E così mi insegnava la pazienza che nella vita ce ne vuole sempre così tanto.
Era la nonna che viaggiava - Europa, MedioOriente, Giappone (dove mi aveva detto che mi portava ma al mio rifiuto, che me ne dispiace ancora adesso, abbiamo dovuto aspettare un bel po e poi purtroppo lei è mancato e anche il viaggio) e tutti gli Stati Uniti.
Era la nonna che mi ha insegnato non mangiarmi le unghie perche mi ha promessa un manicure se non le mangiavo per un mese e così fu. Avevo sempre sperato di avere le sue unghie da gatto che potevo pitturare di rosso ma purtroppo le mie mani sono mani di lavoratrice contadina ovviamente un retaggio della mia famiglia di Russi con le ossa grossa.
Era lei che mi ha continuato per anni a dirmi che non ero un maschio anche se insistevo iperterita nel mettermi in jeans e scalare alberi. Continuava insistere che una bella gonna con un tacco fa tanto femminile. Vabbè ancora oggi non riesco a mettermi la gonna ma tutte le volte che vedo certi completi penso a lei - Chanel per esempio. E poi il profumo Shaherizade. Il suo che era un profumo solo buono sulla sua di pelle. La goccia di profumo dietro le orrecchie lo imparato da lei che mi metteva proprio un 'smidgeon' (parola ormai fuori uso per una quantità irrisoria) tanto per farmi felice perche profumavo come lei.
E poi era lei che ascoltava tutte le mie storie di vita che non erano ancora un romanzo ma che erano storie normali di ragazza che cresceva verso la donna che sperava tanto che sarei diventata. Ancora oggi in certi momenti sento il suo profumo e le sue lezioni di vita, i suoi racconti della vita, la canzone dei nostri dialoghi e vorrei tanto poterle raccontare la storia della mia vita di adesso, il romanzo che la mia vita è diventata.....
Questa nonna Nahmoe era la persona piu speciale mai nella mia vita perche era la persona che mi raccontava la vita. Una canzone continuo di dialogo tra di noi che includeva viaggi, libri, giocchi, cinema e cucina. Famiglia: storie di, avventure di ecc. Era la parte della mia vita che ricordo di piu perche lei era la persona che aveva sempre tempo per me (noi nipoti poi perche eravamo diventati 6). La sua cucina, che era poi la cucina di mia madre, era il posto dove mi ha insegnato tutto quello che so di dolci. Dove ho imparato sbattere, mescolare, ridere, pulire, ridere, impastare, arrottolare, ridere, trittare, cuocere, ridere, soffriggere, bollire, ridere. E ridere ne facevamo tanto perche la vita era anche divertente. La vita era anche una gioia allora. Probabilmente perche con lei ero, eravamo, amati tutti con un sincero affetto da nonna Nahmoe che aveva sempre quel senso di umorismo e vecchia stile che non mancava mai.
Ricordi di mia nonna Nahmoe ce ne sono tanti da riempire un libro. Lei mi diceva che la vita di ogni persona è un romanzo che andrebbe scritto perche le vite delle persone sono sempre diverse e sempre hanno un valore, una storia da raccontare. Per esempio mi ricordo le volte che andavo fuori in bicicletta e dopo quando ero grande che uscivo con amiche/i mi diceva sempre - 'metteti sempre la roba sotto pulito mi raccomando...caso mai avessi un incidente non faresti brutta figura al ospedale'. Roba proprio da nonna preso e ascoltato come dovuto.
O che mi insegnava fare tantissimi palline di biscotti, ma dico proprio centinaie perche mica si facevano pochi biscotti al tempo. Si facevano 3 dosi di impasto e poi ci mettevamo intorno al tavolo e arrottolovamo biscotti a non finire mentre lei raccontava la vita, la sua di vita che per me era una favola, altro che romanzo. E così mi insegnava la pazienza che nella vita ce ne vuole sempre così tanto.
Era la nonna che viaggiava - Europa, MedioOriente, Giappone (dove mi aveva detto che mi portava ma al mio rifiuto, che me ne dispiace ancora adesso, abbiamo dovuto aspettare un bel po e poi purtroppo lei è mancato e anche il viaggio) e tutti gli Stati Uniti.
Era la nonna che mi ha insegnato non mangiarmi le unghie perche mi ha promessa un manicure se non le mangiavo per un mese e così fu. Avevo sempre sperato di avere le sue unghie da gatto che potevo pitturare di rosso ma purtroppo le mie mani sono mani di lavoratrice contadina ovviamente un retaggio della mia famiglia di Russi con le ossa grossa.
Era lei che mi ha continuato per anni a dirmi che non ero un maschio anche se insistevo iperterita nel mettermi in jeans e scalare alberi. Continuava insistere che una bella gonna con un tacco fa tanto femminile. Vabbè ancora oggi non riesco a mettermi la gonna ma tutte le volte che vedo certi completi penso a lei - Chanel per esempio. E poi il profumo Shaherizade. Il suo che era un profumo solo buono sulla sua di pelle. La goccia di profumo dietro le orrecchie lo imparato da lei che mi metteva proprio un 'smidgeon' (parola ormai fuori uso per una quantità irrisoria) tanto per farmi felice perche profumavo come lei.
E poi era lei che ascoltava tutte le mie storie di vita che non erano ancora un romanzo ma che erano storie normali di ragazza che cresceva verso la donna che sperava tanto che sarei diventata. Ancora oggi in certi momenti sento il suo profumo e le sue lezioni di vita, i suoi racconti della vita, la canzone dei nostri dialoghi e vorrei tanto poterle raccontare la storia della mia vita di adesso, il romanzo che la mia vita è diventata.....
giovedì 17 giugno 2010
Vista da una strada a Ponente
una scena talmente bella da togliere il fiatto. Ma che banale per descrivere ciò che vidi mentre venivo a casa ieri sera verso le 19 dalla strada tutte curve che porta verso Ponente. Si arriva in una delle curve piu large e vedi un promontorio, la città vecchia della mia città che sovvrasta l'intera città nuova. Ma questo mi direte non è mica una cosa spettacolare. Ehi sì gente, è spettacolare specialmente quando dietro ce la luce che sta illuminando tutti i palazzi facendo un alone angelico sopra i tetti. C'era una foschia leggera che saliva dal mare facendo sì che la vista sembrava attraverso un velo di organza bianca. Nel mentre coglievo questa di colpo è uscito dalla foschia sul mare il porto con le sue imbarcazioni. Enormi yacht, velieri, pescherecci, leudi (barchetti nostrani). Il porto con le luci blu su pilastri di cemento già accesi davano un leggero sentore di colore e il mare sotto era di un blu cobalto profondo. Sulla collina alla mia destra scendendo enorme piante di bouganvillea fioriti portavano avanti colori fortissimi di viola rossa mentre le piante alte di olivo e qualche palma scintillavano di varie tinte di verde. Avrei voluto fermarmi per godermelo ma il traffico non permetteva.....
qui a Ponente i colori fanno parte della vita di tutti i giorni ed è probabilmente per questo che vivere qui è come vivere su una tavolozza da artista. Che gioia!
qui a Ponente i colori fanno parte della vita di tutti i giorni ed è probabilmente per questo che vivere qui è come vivere su una tavolozza da artista. Che gioia!
martedì 15 giugno 2010
Once upon a Time c'era
una persona che avrebbe riso da morire leggendo in un blog scritto da una signora americana di un divertentissimo attività che avevano fatto lei e la sua famiglia...andare in un posto dove potevano affittare fucili che sparavano palline con dentro pittura variopinta. L'idea non sembra tanto malfatto se state pensando che la pittura veniva scagliato contro teli enormi da pittori. Ma la cosa che mi ha un po sconvolto era che questi fucili caricati di palline di pittura venivano scaricati contro squadre di esseri umani, le persone della famiglia di questa incluso bimbi, cognati e marito. Si affitta il fucile e si fa un percorso a mo di guerrieri in una foresta con tanto di posti dove nasconderti, dove prendere di mira per bene i 'nemici'. Appena preso i fucili, hanno fatto squadre di vari tipi e via al divertimento, si fa per dire. Unica cosa che non sapeva era che le palline sparati dai fucili facevano dei bei lividi sulla pelle dello sfortunato oltre a riempirlo di pittura colorata. Diciamo che avevano messi anche della armatura di protezione (almeno credo che faccia e gola erano protetti) ma sembra che nel blog c'erano parecchie foto di lividi piuttosto vistosi su braccia, gambe e fianchi. Roba da non credere considerando che era per il compleanno di un ragazzino di 9 anni.
Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili armati di palline di pittura ma non ora. Non adesso e probabilmente non più. Forse è perche ogni anno che passa mi fa sempre più male vedere violenza in qualsiasi forma, anche quando è ombrato come un giocco. Magari specialmente quando è ombrata come giocco dove ci sono bimbi piccoli e grandi che partecipano. Magari solo perche il pensiero di avere in mano un fucile mi da idea di guerra e la mia idea di vita non è la morte anche quando i fucili sparano solo palline di pittura.
Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio non solo al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili ma avrebbe magari anche pensato che faceva bene una sana corsa attraverso gli alberi ma ora che ci penso, questa ameriligure è sempre stata contro la violenza in tutte le sue varie forme e con gli anni che passano credo sempre più che la non violenza si insegna da piccoli...magari una delle sue ultime frase nel thread di questa parte del suo blog mi ha fatto capire cosa le è attraversato la mente quando hanno fatto quella corsa....'sono felice di abitare in _____dove non esiste la carta imbottita.' Io invece, sono felice di vivere qui, in questo paese che ha tantissima storia di persone che non hanno mai vissuto con la carta imbottita ma che nel loro vissuto hanno ancora una memoria storica che contiene le possiblità di capire cosa sia veramente la violenza.
Quanti cambiamenti Once upon a Time.....
Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili armati di palline di pittura ma non ora. Non adesso e probabilmente non più. Forse è perche ogni anno che passa mi fa sempre più male vedere violenza in qualsiasi forma, anche quando è ombrato come un giocco. Magari specialmente quando è ombrata come giocco dove ci sono bimbi piccoli e grandi che partecipano. Magari solo perche il pensiero di avere in mano un fucile mi da idea di guerra e la mia idea di vita non è la morte anche quando i fucili sparano solo palline di pittura.
Once upon a Time c'era un amerligure che avrebbe riso parecchio non solo al idea di tanti adulti che girano per un boschetto con fucili ma avrebbe magari anche pensato che faceva bene una sana corsa attraverso gli alberi ma ora che ci penso, questa ameriligure è sempre stata contro la violenza in tutte le sue varie forme e con gli anni che passano credo sempre più che la non violenza si insegna da piccoli...magari una delle sue ultime frase nel thread di questa parte del suo blog mi ha fatto capire cosa le è attraversato la mente quando hanno fatto quella corsa....'sono felice di abitare in _____dove non esiste la carta imbottita.' Io invece, sono felice di vivere qui, in questo paese che ha tantissima storia di persone che non hanno mai vissuto con la carta imbottita ma che nel loro vissuto hanno ancora una memoria storica che contiene le possiblità di capire cosa sia veramente la violenza.
Quanti cambiamenti Once upon a Time.....
giovedì 10 giugno 2010
OFFLINE
quello che sarò io per i prossimi giorni fino a Lunedi. Arriva la mia fiorentina e facciamo fuoco e fiamme con attività e divertimenti. Per chi non lo sa la fiorentina è mia figlia....avrò ragione di essere felice!!!!! Un caro saluto dal Ponente. Ci vediamo Lunedi!
Iscriviti a:
Post (Atom)