un cavallo buckskin (hanno quel nome perchè il loro manto è il colore della pelle di daino quando è lavorato morbido - quel palomino chiaro) che faceva parte della mia vita. Appassionata di cavalli si potrebbe dire nella mia vita c'era stata sempre un equino quando non c'erano anche 2 o 3 come nel periodo che avevo Buck, suo nome. Era un cavallo non tanto giovane, diciamo, sulle 13 anni e neanche tanto grosso, magari solo 13 palmi fino al garese (un palmo è la misura della mano in orrizzontale che viene messo in terra e una mano sopra l'altra fino alla cima della spalla [garese appunto]) ma di charattere dolce e buono. Lui era per me libertà. Quel tipo di libertà che viene dal andare via dal solito vivere di tutti i giorni partendo con lui per lunghe passeggiate o soltanto stando con lui al pascolo mentre guardavo le nuvole.
Era un mondo di salutare lavoro pulendo il suo box con fieno pieno per lettiera, mettendo il cibo e acqua nella sua ciotola, assicurando che lui fosse pulito e felice come possono esserli i cavalli amati e ben curati. C'era da spazzolarlo, curare i zoccoli, tagliare via i nodi dalla criniera e la coda. Poi gli attrezzature di cuoio da pulire, ingrassare e lasciare in ordine. Tutte responsabilità mie perche anche questo faceva parte della mia vita in quel epoca. Imparare attraverso responsabilità. Sembra un mondo lontano ma fortunatemente l'ho vissuto io e ha funzionato.
Mi ricordo tante storie di noi due...come la volta che era al pascolo e io che avevo voglia di fare un giretto vado verso lui con la sella. Logicamente con carota in tasca come sempre. Lui arriva, mangia la sua carota, io lo sello e poi stiamo un po a guardarci negli occhi. Salgo in sella con tutta grazia. Al tempo ero capace a saltare sulla sua schiena senza mettermi i piedi nelle staffe. Lo vedete una cosa del genere? Vero però. Da giovanni siamo tutti piu agili. Dopo un po di giri intorno al pascolo per riscaldarci ho dato il segnale di partire un po di di corsa e mi sono trovata ancora in sella ma con la testa che toccava terra. Sembra che il giovanotto aveva tentuta un bel po di aria nella pancia mentre tiravo stretto il sottopancia, una cosa che non faceva mai fra altro, e quando ha fatto un po di movimento ha lasciato andare aria e la sella ha scivolato verso il basso con me attaccata. Lui si è fermato, ha girato la testa verso me, che ero in presa ad una riderella incontenibile, e mi ha guardato come per dire 'e tu cosa fai laggiù?'. Dovete sapere che solitamente i cavalli che tratengono il respiro mentre li selli vanno dato una leggera ginocchiata alla pancia dietro la sottopancia. Facendosì, devono per forza mollare l'aria e riesci stringere ancora un po la sottopancia. Nel nostro caso non l'avevo fatto perche lui non lo aveva mai fatto. Niente danni però. Ho levato la sella, rimesso tutto in ordine e siamo partiti per la nostra cavalcata.
Altra esperienza esilirante era quando avevo deciso di fare un po di salti e meno male neanche tanto alti. Sembra che alla seconda il ragazzo non era deciso sul balzare oltre la barriera e invece di fare il balzo insieme, l'ho fatto io per prima tenendo le redini in mano. La scena era piu o meno questo - lui piantata sulle gambe davanti con la testa che sporgeva oltre la barriera che sembrava voler vedere dove ero andato io ed io dal'altra parte sdraiata per terra, questa volta non in preda ad una risata perche svuotata di colpa di aria non avevo la forza che guardavo lui che mi rimproverava 'ma non avevi mica tenuta abbastanza strette le ginocchie e poi le mie orrechie non erano in avanti e tu lo sai che le mie orrecchie indietro vuol dire che non avevo intenzione di provarlo quel salto'. Comunque niente danni neanche allora se non conti la figura mia.
I danni però una volta c'erano perche mi ha rotto tutte le dite dei piedi quando da uno spavento si è balzato in aria e ha atterrato sulle mie ditta. Non vi dico che male. Un gonfiore terribile pure. In fatti anche oggi ho le ditta dei piedi piuttosto malconcie. Però queste cose fanno parte del avere un cavallo e chi ne ha avuto uno sa che le storie sono piu quelli di amore reciproco che non di danni.
Come la volta che ci eravamo persi. O meglio mi ero perso con lui. I cavalli non si perdono mai ma chi è in groppo sì e percio il da farsì è semplice. Lascia andare il cavallo e lui ti porta a casa. Mi ha sempre portato a casa lui e sempre con grandissimo amore.
Come quando è stato male e abbiamo dovuto darlo birra e medicine per far sì che la pancia smettesse di gonfiare. Birra, melassa, medicine e tanta pazienza. A lui piaceva da matti la birra specialmente con la melassa e in questo modo potevamo farlo prendere le medicine che facevano sì che la sua pancia sgonfiasse. Ogni tanto i cavalli hanno delle colliche dal mangiare perche non possono fare i ruti. Ovviamente ha mangiato troppo di corsa, il cibo è andato un po di traverso e le si è gonfiato lo stomaco. Brutta situazione risolto con la suddetta cura. Dopo un po di ore il cibo ha fatto il suo corso e uscendo dal altra parte è riuscito liberarsi del maloppo. Tante grazie.
Ha vissuto con me per tanti anni Buck. Però ad un certo punto nella mia vita tutto cambiò e l'ho dovuto vendere. Spero che ha vissuto gli ultimi anni della sua vita felicemente. Aveva quasi 19 anni quando ci siamo separati. Nella mio studio ho una foto di me in groppa a lui - quel onceuponatime di tanni anni fa quando lui era la mia libertà!
Mose, il ragazzo senza coda. Non che fosse nato senza coda, ne con quella pancia enorme che scivola giu tanto bene intorno alle zampe che sembra una gonnellone. Lui era nato chi sa dove in campagna vicina alla casa della mia amica che abita sopra di noi. Un giorno a casa dell'amica sento un urlare fortissimo di gattino con grossi problemi. Cerca che ti cerca, su per le fasce e finalmente trovo il cespuglio di rovi con spine grande come agi da calza con dentro un battuffolo grigio e bianco che streppitava a scquarciagola piu forte che un leone affamato. Logicamente ogni volta che io mettevo la mano lui rientravo piu stivato dentro il cespuglio di rovi e alla fine ho dovuto mettermi a pancia in giù faccendo un scivolio a mo di serpente per poterlo acchiappiare...AIA (questo ero io che ero rimasto sia preso dalle spine del rovo che dalle unghie del giovanotto in distress). Finalmente con un movimento alquanto soppiato sono riuscito prenderlo per la callotola ma a questo punto ero bloccato dentro il cespuglio anche io con un gattino sputtacchioso furioso tra le dita e non riuscivo capire come uscirne fuori. Sapete che in momenti di grandi difficoltà ti vengono quei lampi di genio? A me è venuto un idea perfetto. Preso il giovanotto ancora meglio per il 'colletto', infilato tra i denti come fa la mamma gatta e con le mani liberi ho cominciato tirar via spine di rovi e a fare una retromarcia meglio di uno della Formula 1. A fin qui siamo arrivati. Io e la mia amica che era rimasta tutta tittubante fuori dal rovo ma abbastanza vicino per porgermi un asciugamano per avolgere la peste mi ha guardata tutta graffiata con un sorriso che lo diceva lungo. Io sono sempre stata avventata nel recuperare animali in difficoltà e questa volta mi è andata bene che non era un cane piu grosso che magari mi avrebbe morsicato per bene. Comunque facciamo la strada in discesa, arriviamo alla casa dell'amica e per prima cosa do da bere al gattino che continuava gonfiarsi come un rospo e sputava tanto per non perdere faccia. Dopo un po di acqua messo in gola per forza ho detto che era meglio cercare di darlo da mangiare. Tirato fuori una scatoletta di cibo per gatti in pate ho messo un po su un piatto e lui, per assicurarsi possesso, ha volato dentro con la bocca aperto per prendere meglio il boccone. Non mi sembrava il caso che mangiasse tanto di corsa così stupidamente ho messo la mano vicino al piattino per tirarlo via e mi ha saltato sopra la mano con 20 unghie tirato fuori, soffiando come una furia. Io sono riuscito fare una ritirata senza tanti danni e ho detto che a questo punto che scoppiasse, non avevo intenzione di toccarlo. Detto fatto, il piatto pulito lindo lindo, lui si è messo sul asciugamano e ha fatto un giro tondo piombando in un sonno felice pieno di cibo per gatti, fuse e sogni di salvataggi da mostri enormi.
Il nome del gattino era ovvio. Mosè, salvato dal rovo. Anche se il vero Mosè lo ha bruciato. Diciamo che l'essere salvato era il clue per il nome e lui lo ha accettato subito. E' venuto a casa dove ha fatto subito amicizia con i due cani. La conoscenza amicizia con la gatta spiritata, Max è stata un po piu difficile ma dopo un po si sopportvano e a forza di dover usare tutti e due la stessa scatola per certi attività felini sono arrivati ad una pace tentativa. Mosè avrà avuto si e no 2 mesi quando l'ho trovato e piano piano crebbe sano e felice fino al eta di 6 mesi quando ha iniziato segnare il territorio con degli urli spaventosi. Aveva una voce incredibilmente cavernoso per un schricciolo di gattino. Questo ha detto il Vet perche era anche equipaggiato molto bene di certi altri organi che andavano tolti prematuramente perche lui ha 'maturato' troppo in poco tempo. Perciò il viaggio dal veterinario per rimuovere i colpevoli delle sue scorribande bagnate intorno ai mobili e vario. Al ritorno ero sicuro che non mi avrebbe piu voluto bene ma onestamente non credo che ha sentito molto la mancanza.
Continuava correre da per tutto e avevo preso anche l'abitudine di girare per le campagne intorno alla casa. Quando mio marito andava potare gli ulivi, Mose lo seguiva e non aspettava altro che il momento di saltare dentro i mucchi alti di rami tagliati per poter fare le capriole con il mucchio mentre il marito lo spingevano in giu per le fasce. Mai visto un gattino divertirsi tanto. Questo e salire sugli alberi per tenere compagnia a mio marito quando tagliava i rami. Vedevi il marito da una parte con un gattino grigio/bianco dal altra parte del albero che diceva al signore dal altra parte tutto ciò necessario per eseguire bene il lavoro. Era un gattino molto loquace. Un discorso per ogni evenienza. E con un motore di fusa tipo maserati...forte e continuo. Solo Max la spiritata lo batte in questo impresa. Lei ha un motore di fusa tipo aereo. Mai sentito una cosa del genere. Ma questo scritto non è la sua di storia.
Mosè girava sempre in campagna con grandissimo piacere e purtroppo anche altri gattacci lo facevano. Tanto che un giorno lui arrivò a casa con un orrecchio tagliato a V. Tipico taglio per gatti maschi che si battono. Solo che purtroppo questo taglio lo ha infetto con HIV felino che è fatale per le bestiole. Con tutto il suo correre, salire sugli alberi ecc ha vissuto ancora 4 anni facendo sì che in casa nostra c'era sempre allegria. La malattia lo ha portato via a solo 5 anni e ancora oggi sento la sua mancanza.
Questo foto è sullo schermo del mio computer. Mi tiene compagnia e quasi me ne dispiace che non posso leggerlo il mio blog. Lui avrebbe apprezzato e senz'altro avrebbe anche detto qualcosa...
Questa mattina, come ogni mattina, mi sono svegliata al canto dei galli (che oramai vivono solo nelle mia testa perche quelli che erano nella campagna di un vicino sono ormai pasati a miglior vita - per una volpe di passaggio). Precisato questo posso continuare una storia che mi piace tantissimo. Ogni mattina mi tocca andare in bagno dove ce un enorme specchio illuminato a giorno (giusto già che è giorno). OK mi dite, vai in bagno e hai uno specchio. Succede a tante persone di andare in bagno e trovarsi davanti ad uno specchio e allora? Allora, per qualche motivo questa mattina ero più sveglia del solito (magari perche avevo già inforcato gli occhiali e questo fa sì che posso non solo vedere meglio ma in compensa tutti i miei sensi si accutizzano subito - una meraviglia sapere che quando vedi le cose nitidamente anche il resto del mondo sembra diventare piu vivibile). Comunque guarda che guardo mi trovo davanti me stesso e questo è gia una cosa che potrebbe farmi piacere. La cosa che mi ha un po fatto riflettere era la vista delle gotte un po a mo di boxerina, gli occhi un po a mo di zampette di galline, le orecchie un po alla Berlusca (non avete notate che le sue di orecchie stanno diventando Dumbosi - deve essere perche ne dicono tanto su di lui che per captare tutto...no, non voglio entrare ancora in questo discorso). La bocca era a forma di un 0 per la sorpresa. Non che ero sorpresa perche avessi tutti questi simboli delle mie prossimi anni - che sono 61, ma che tutto di colpo mi sono reso conto di essere cambiata tantissimo.
Ehi già. Mi sono data una pizzicata sul braccio. Sì, sono io pensavo. Ormai l'io fisico ha fatto il cambiamento che il mio dentro aveva gia fatto da un po di anni. Ha maturata. Si è fatta pace con la gravità e ha molato un po di carne verso la madre terra. Non che mi dispiace. Alla mia matura età posso sempre vestirmi come voglio che siano pantaloni che gonne (che ormai non ne possego neanche una), magliette strette e larghe, scolata o non (e qui ringrazio di cuore il push-up che rende la battaglia contro la gravità meno pesante - se non guardi il prezzo che costano questi meraviglie della scienza corsettiera). Posso anche permettermi ancora un due pezzi alla spiaggia se andassi ancora al mare che non faccio piu perche per problemi di pelle non posso prendere il sole. E a dirla tutta considerando che il depuratore nel nostro pezzo di Ponente non è ancora in opera penso che un mio netto rifiuto di nuotare dove galleggiano certe cose...ma neanche questo dovrebbe essere parte di questo scritto. Dicevo, la mia pelle chiara e 60enne rifiuta di prendere il sole in modo normale. Preferisce assorbire a chiazze il colore facendomi a mo di leopardo. La donna leopardo. Niente male se fossero delle chiazze uniforme ma come sappiamo M. Natura ha un senso del umorismo alquanto particolare e perciò non essendo un leopardo ma una donna le chiazze sono assurdamente rosseggiante e poco invitante da vedere. Meno male però che non fanno male.
E poi con la lucidità del mattino davanti allo specchio illuminato ho guardato bene anche i miei cappelli. Almeno quelli rimasti dopo ultima rasatura. Mica che ne ho tanti bianchi. Vorrei averne qualcuno in piu. Sono sicuro che sono tutti annidati sotocute aspettando il giorno che prendo qualche spavento per uscirne fuori tutti in una volta. Ne ho sentito di persone che in una notte erano andati a dormire e al mattino VOILA' sono svegliati con i cappelli tutti bianchi. Forte!
Però ammetto che dopo i primi momenti davanti allo specchio lucidamente guardando e studiando me sono arrivata alla conclusione che lo specchio delle mie brame è ancora dolce con me. Non posso chiedere di piu..........o no?
Ehi sì, ci voleva proprio quelle parole scritte sui blog comments quando cerchi di pubblicarli. Già che la vita è sempre di corsa e la luce vicino alla scrivania non è sempre quello che dovrebbe essere perche con i tuoni lampi e brutto tempo ENEL (che come forma di parola è sempre quello anche se non riesco a darci sempre le promesse 3kwh e ci riducono ad un 2.9 che fa saltare la luce come una ballarina del ventre in pieno pirohuette) ti tirano fuori quelle parole che hanno un nome stranissima già di loro e tu devi copiarli esattemente come sono scritte. E per mettere i puntini sugli i tante volte sono scritti in italici con maiuscoli e minuscoli con numeri e vario che non riesci neanche a capire cosa ce scritto. Ma dico, se hanno bisogno di gente che devono decifrare parole del genere, perche devono rompere i cabasisi a noi poveri lettori di blog, fedelissimi agli amici e altri, che entrano nel virtuale per socializzare e magari anche per divertirci innocentemente. Ed ecco che escono con:
PINOLOCOKE$A%LGQ £n^( che tu devi copiare mentre stai cercando di fare di corsa perche la confettura che stai cuocendo sta attaccando alla pentola o il cane è riuscito entrare in cucina e sta facendo razzia di quello che hai dimenticato sul tavolo che serviva magari per cena) E oltre tutto, mica che quelle parole servono per aumentare l'alfabettizzazione. Venisse un Marziano al Ponente che rimane bloccato e devo prestargli il mio pc e lui, poerino, già che deve armeggiare con un attrezzo techno posteriore al paleolitico (per lui) deve trovarsi ad armeggiare con quelle parolenumerisegnicorsivimaiuscoliminuscoli ecc...che figura facciamo?
Comunque io sono probabilmente l'unica persona in giro che non riesce a copiare giusto la prima volta le parolenumerisegnicorsivimaiuscoliminuscoli che si presentano quando voglio fare un commento ai vostri di blog e devo insistere un paio di volte prima che la 'macchina' mi dice BINGO il tuo commento è stato inviato ma...
e poi ti spiega che ci vorrà un paio di minuti prima che appare e nel mentre salta ENEL con un bel 2.9 KWH e il tuo commento va a fare un giro lunghissimo in iperspazio. E questo poi è un altra storia...ma i nostri commenti e vario che spariscono nel iperspazio...dove vanno a finire. Mica che quei Marziani di sopranominati se li trovano a casa loro e poi quando arrivano qui ce li sparano adosso con tanta rabbia?
Lunedi arrivata con una certa urgenza perche il loro treno partiva alle 7:07 e c'era un generale fuggi fuggi da casa verso le 6:30 per poter prendere un caffe come si deve con i nostri fiorentini che partivano per casa dopo un fine settimana bellissima qui con noi. Logicamente il silenzio che hanno lasciato è tremendo e anche se M. Natura ha cercato di tenermi su di giri con un sole splendido sotto la quale ho potuto fare un po di giardinaggio e leggere tantissimo, la mancanza delle risate e le chiacchierate è sentito.
Però non era di questo che volevo discorrere oggi. Ho capito finalmente perche questo non è un food blog. Bella scoperta del acqua caldo. Avendo goduto per gli ultimi mesi tantissimi food blog di persone che fanno foto, mettono in bella mostra i piatti con tanto di tovaglie, stoviglie particolari, pentole da sballo, ricette da gourmet e poi avanti che piu metton piu ci sta...ho visto che non posso minimamente compettere con competenze fuori le mie capacità. E così per salvare la faccia non vi disturberò con ricette ne foto ne piatti, ne stoviglie, ne piu che metto piu che ci sta. Sono piu propensa a stordirvi a suon di tastiera. Non che sentite la mia mentre batto allegremente ma potete poi imaginarmi intenta a scrivere, postura eretta per non incorrere in quel attacco di cervicale che si nasconde sempre intorno al momento cruciale di posizione errata per fiondarmi adosso allegramente. Così non vi soprimerò con pentolame elegantemente messo in evidenza facendovi morire di invidia la mia fornitissima cucina (che non è perche per una malattia di non techno capacità rifiuto ricomprarmi la mia amata Robot della Kenwood che è andato vivere a Firenze con i nostri fiorentini 'o Ma che bello' e cosa fai? Lo mandi in borsa con loro nella città sul fiume). Non ha pianto poerino mentre lo stivavano dentro il borsone. Brutta bestia quasi se la godeva il trapiantamento perche alla fine chi non piacerebbe vivere LA'? E così pensa che ci ripensa ho preso un mini-trittatutto della stessa marca tanto per non dover pestare kili di basilico per farne il pesto che regolarmente va a vivere anche lui a Firenze. Tutto ciò che amo eventualmente si sposta in Toscana. Magari è una struttura cosmica che porta le cose verso l'Arno? Comunque rifiuto categoricamente di riempire la casa di 'caccavelle' technologiche anche se sbavo quando vedo i Ken, i KitchenAid e vario in brillanti colori che fanno le pose sui food blog che frequento tanto per lustrarmi gli occhi e lo stomaco. Mica che faccio le ricette come dicono loro.
Un po come la mia mania di comprare libri di ricette con tante foto. Le ricette le leggo, riaggiusto ingredienti, guardo con piacere le foto e poi faccio delle cose completamente diverse. Il signore che abita con me continua dire che non è possibile che se faccio una pizza non riesco mai a farlo nello stesso modo due volte. Ed è anche per questo che questo non è un food blog. Come si fa a presentare una foto di una cosa che fai sapendo che subito dopo averlo messo in rete, la volta dopo diventa un entità completamente diverso. Caso mai qualcuno avessi la voglia di chiedere delucidazioni probabilmente non riesci neanche a ricordare cosa hai messo dentro. E questo è l'altro ragione perche questo NON E' un food blog. Io le ricette che riescono 9 su 10 volte dimentico di scrivere subito cosa ce dentro e figurati se ce una foto. Probabilmente perche nella mia nontechnomondo rifiutai fino a ieri di comprarmi una macchina fotografica. Mica una di quelle formidabile che hanno i foodbloggers per bene. Ma uno di quelli che stanno nella palma della mano e che ti accompagnano ovunque. Però quando parto per quel paese del Ovest quest'autunno dovro rimediare perche ho scoperto che l'uomo non vive solo di pane (anche se qualcuno lo ha detto molto prima di me) e effettivamente ci sarebbero tante cose di fotografare per questo che NON E' un food blog.
E così dopo un tap tap tap sulla tastiera per oggi per spiegarvi come mai qui non troverai ricette raccomando subito di non alterarvi nei miei riguardi. Il mio mondo è fatto di parole, tante parole e il mio modo di esprimermi è tutta una ricetta.........quando non è un programma.
Ogni settimana ricevo Time Magazine, unico vizio Americano che mi è rimasto ed alla quale rimango fedelissima. Non solo perche parla del mondo di là, dal Ovest mio tanto amato, ma perche il giornalismo con la quale scrivono è uno dei migliori. Ovviamente leggendo in inglese aiuta anche l'uso della mia madre lingua che come avrete indovinati non è italiano. E da quello che mi dice mia madre non è più neanche quello che usano per scrivere Time Magazine. Si vede che il Paulese ha un dopplegangher che arriva anche ad includere inglese...comunque tornando a noi.
Articolo in questione era ultimo del mag e mi ha fatto tanto ridere. Ma lo sapevate che ci sono delle persone che sono stati sposati e divorziati 7 - 8 volte. La signora che ha scritto articolo non ha mica capito se le persone che fanno queste cose amano tanto i matrimoni che ne fanno sempre tanti per avere l'esperienza tante volte nella vita, o che non riescono poi alla fine godere la persona che sposano fino in fondo e a metà strada o anche prima mollano tutto perche non sopportano l'essere legati. Come se l'eccitazione delle conquista funziona solo fino ad un certo punto e poi finito estasi rimanendo solo la vita di tutti i giorni, questi vanno in crisi perche finisce la musica e devono poi svegliarsi al mattino con uno/a che ha l'alito pesante e magari anche gli occhi gonfi. Comunque lei ha detto che sarebbe perfetto se i governi davano una multa alle persone che si sposano troppe volte. Come quelli che sono recidivi nel crimine. Fai un furto vai in prigione, esci dalla prigione, rientri dopo un altro furto e via furtando, entrando e uscendo dalla prigione. Così le persone che si sposano tante volte. Però il problema rimane nel regno della legalise...quanti matrimoni-divorzi dovrebbe essere permessi prima di fare le multe e levare la patente a queste persone? Ovviamente nessuno ha la risposta.
O fosse si potrebbe inventare un 'patch' tipo quelli che metti per smettere di fumare...basta metterlo questo 'patch' e ti fa vivere le sensazioni di conquista, corteggiamento, ecceccecc fino al matrimonio e alitosi tutto senza doversi rivolgere piu ad un legale.
Ovviamente non ho quotato parola per parola ma credo che avete capito. Mi sono fatto una sonora risata e poi ho pensato...ehi sì, adesso se tengo le mie due mani davanti alla mia faccia con le dite ben allargate contando una coppia che è rimasto sposato per ogni dito? Vabbè contando di corsa ho fatto bene la prima mano con le persone che conosco nella mia città. Poi ho allargato la ricerca con persone fuori e vi posso dire una cosa...sono riuscito ad aver bisogno di un altro paio di mani.
Potremo dire che questo è un buon motivo per avere un compagno per la vita....una mano in piu per contare.
e poi mi sono ricordato che potevo levarmi le scarpe...
Buon TGIF amici!
La prossima volta che compro una casa devo assolutamente non sapere che qualcuno mi paga metà!