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sabato 5 giugno 2010

L'urlo del Pellicano

sulla prima pagina della Stampa in vivido mortale colore. Un pellicano che stava ali larghi, becco aperto al massimo un po come il quadro di Munch che tanto mi addolora. L'ennesima vittima della mancanza di cura che abbiamo per la natura. Il suo urlo, come quelli dei cormorani poco tempo fa o degli altri animali che stiamo facendo fuori giornalmente con in nostri 'bisogni' di petrolio e altro. La disperazione della natura che vediamo stampato sulla prima pagina del giornale per farti capire, come se non sapevamo già, che qualcosa deve assolutamente cambiare. Sono mortificata.....per loro e per noi.

E poi vorrei sapere chi guarderà la nostra foto con quel urlo disperato che mi ha rovinato la giornata di oggi quando alla fine per nostri stessi peccati contro Madre Natura facciamo la sua fine?

giovedì 3 giugno 2010

Once upon a Time c'era Max

Non che fosse morta ora ma once upon a time c'era Max che era gattina, persa, sola e molto malata che caminava sul ciglio della strada sotto un guardrail affinco di un fiumiciatolo....un topino di felino che caminava un po a destra e a sinistra senza metà ma sempre piu verso il fondo della strada. In quel momento passo io in macchina, vedo la bestiola, fermo la macchina e me la prendo con me....e qui inizia la storia di Max la spiritata, gattino topino che divenne il gatone che vedete nella foto a destra. Non che i suoi occhi sono quel colore ma cosa volete, la luce dava solo quel colore. I suoi occhi sono veramente giallo zucca. Ma questo non è parte di questa storia.

Qui si parla di come Max la spiritata viene a diventare parte della nostra già molto pieno di animali famiglia. Dov'ero? A sì, prese la creatura in braccio notando che gli occhi erano chiusi dal mucco, la coda era scorticata completamente e la figura che faceva era tutt'altro che roseo. Sembrava veramente un gatto topo con quella coda senza pelo. In quel momento la portai dal veterinario perche stavo preparando per la mia settimana in montagna. Portato lei dal veterinario che mi guardò e disse, e cosa faccio con questa creatura? Ed io guardi un po cosa riesci ad aggiustare, darle da mangiare, tienila in vita bene affinche non torno e se riesci a sopravvivere alla settimana vuol dire che la tengo. Sopravvisse!

Una settimana dopo porto a casa un gatto topo mica tanto meglio di quello di prima solo che gli occhi erano puliti, l'appetito era enorme e purtroppo aveva un pochino di problemi intestinali. Quello che entrava usciva quasi subito e ho dovuto curarla per un bel po con medicine e varie. La tenevo in braccio su un asciugamano e lei faceva delle fuse come un trattore John Deere, forte e continue. Da piccolina era un gatto topo adorabile. Aveva enorme orrecchie che giravano come radar, viveva in bagno in una scatola e non creava nessun problema se escludi le esondazioni della sua piccola pancia.

Finito i problemi di salute Max crebbe sia di peso che di pelo e tutto il suo corpo si è coperto di un pelo color visone nero, lucido, scurissimo e morbidissimo. Continuava fare delle fuse come un trattore ma cominciava mostrare un certo tipo di personalità che era, diciamo, strana. Se la chiamavi per nome veniva subito a mo di cane. Però se cercavi di prenderla in braccio ti graffiava. Se dormivi con le mani fuori dal letto di graffiava. Se cercavi di mettere cibo nella sua ciotola mentre lei era vicina ti graffiava. A questo punto, dopo parecchi segni rosso fuoco sanguinosi sul braccio e uno alla sulla faccia ho cominciato pensare. Ed ecco mio Marito che esce con 'ovviamente lei ha avuto un infanzia molto triste, voleva suicidarsi già da piccola e tu, togliendola dalla strada in quel momento, hai rovinato tutto - per questo non ti ringrazia.' E lui se ne va in campagna. Fantastico. Vivo con un animale in crisi esistenziale perche voleva suicidarsi.

Portai l'animale in questione dal Vet e dico, ma possibile? E lui, 'figurarsi che un animale si vuole ammazzare. Però gia che ci siamo bisognerebbe pianificare una castrazione perche come ti ho detto è un bel maschietto e non vuoi avere problemi.' Dopo averla curata per problemi al intestino al ultima visita dal Vet, lui mi ha fatto notare che aveva un bel motto di pelo che copriva i dovuti membri maschili, quelli rondi tondi. Ed io,' ok, è un maschio.' Avevamo già la femmina fuori e il maschietto ci stava. Così quando lui ha finito di ridere per la storia del voluto suicidio del felino mi ha ricordato il fatto della castrazione. Ed io 'adesso mi vorrà un bene del anima, prima lo levo dal voluto suicidio e adesso gli tolgo la mascolinità. Sono apposto.' Fatto appuntamento per il mese seguente quando erano arrivati i
6 mesi canonici per fare il lavoraccio. Lascia la bestia da loro d'accordo di riprenderlo alle 18:30 quella sera...Passato una giornata tremenda pensando alla vendetta che mi arrivava quando se ne accorgeva della mancanza! Potete immaginare la mia angoscia.

Alle 18:30 mi trovo dal Vet che mi chiama nella sala per riprendere il gatto. Ho notato che lui era un po imbarazzato ma mica che imaginavo quello che mi avrebbe detto....'guarda che il tuo gatto non era poi un gatto ma una gatta e purtroppo abbiamo dovuto farla la sterilizzazione per le femmine'. Ed io tranquilla tranquilla 'dove è il problema?' E lui 'ma veramente costa parecchio di piu'. Ed io, 'ma non ci sono problemi, facciamo finto che era un maschio e vi pago quello che mi avete chiesto al inizio....mica colpa mia se non sapevi indovinare il sesso giusto'. E lui 'hai ragione'. Ma dico, per mesi pensavo che fosse un maschio. Ci do il nome di Max, maschile e tutto e poi mi spara che era una femmina e dovevo pagare di piu. Vabbè, diciamo anche che da questo Vet ci vado da quando ha aperto lo studio e vi posso anche comunicare che i suoi soci hanno fatto tante di quelle risate quando hanno scoperto (chissà chi li avrebbe detto?). Max, arriva a casa come niente fosse. Dorme tutta la notte e il mattino dopo marcia direttamente nel bagno e fa la pippì sulle mie scarpe. Tanto per un indizio di gradimento della visita al vet.

La storia continua con lei che cresce che diventa adulta tra graffi e morsicature. Lei a me non viveversa. Le pesa ancora adesso il fatto che non ha potuto suicidarsi quel giorno ma oramai faceva parte della famiglia anche se i dispetti sono parte della sua personalità, i graffi sono una specialità sua perche mentre fa le fuse è capace di girarsì indietro e farti fuori la mano che l'accarrezza, gli occhi gialli zucca di notte ti spaventano da morire quando la trovi sul tuo cuscino che ti GUARDA la faccia per assicurare che stai dormendo veramente prima di morderti. Però a parte quello è l'unica gatta che io abbia mai avuto che arriva appena la chiamo, mi parla di continua di tutto quello che fa e pensa e ha imparato da Cleo la beaglcuda che se siamo a tavola e tende la zampa sulla gamba (ovviamente usando SOLO 1 unghia affillata) le sarà dato un pezzetto di carne.

Ehi sì, Max la spiritata è qui per la durata....spero solo che riesco a sopravvivere


martedì 1 giugno 2010

Once upon a Time 1 Giugno

c'era una casa in un bosco di ulivi. Ma veramente non credo che si chiama bosco di ulivi in quanto non ci sono ne lupi ne casucce dove vivono nonnine con nipoti con capucci. E neanche ci sono ghiande ne altri alberi maestosi. Ma non per questo agli ulivi manca qualcosa di speciale. Ogni anno dopo la raccolta delle olive verso Gennaio o Febbraio, un bel po di potatura, tanta acqua invernale e un fertillizzante naturale loro si svegliano felici e contenti con una fioritura da non credere. Ehi sì, verso Maggio sugli ulivi sbocciano dei grappoli di piccolissimi fiori chiamati panne che crescono crescono, si gonfiano si gonfiano affinche diventano tantissimi bellissimi minuscoli fiori. Da fotografare se fai in tempo...perche dopo un paio di giorni e un paio di notti succede una magia da non credere. Le panne degli ulivi esplodono di polline oro appiccicosa e copiosa causando reazioni allergici degna di libri di medicina.

Vabbe lasciamo perdere che il polline impesta tutto dai cani, gatti, ai mobili, macchine, strade ecceccecc. Entrata in casa non la levi neanche se tiene straccio in mano 24 ore al giorno. Tanto appena tirato via da una parte rientra dal altra e si posa tranquillamente dove avevi appena pulito. Dovresti vivere con tutto chiuso cosa impossibile perche logicamente fa troppo caldo per tenere finestre chiuse e se avessi idea di accendere un ventilatore in camera ti volerebbe comunque da per tutto quel poco di polline riuscito filtrare dalle finestre sigillati. Il polline degli ulivi è piu o meno comparabile ad un gas nocivo in città solo che è 'naturale'. Naturalmente sto ansimando e starnutendo come una dannata. Unica consolazione è che tra due settimane passa tutto...con una bella lavata a pressione di tutti i pavimenti esterni, cortiletti e cornicioni. Dentro casa rimarrà per un po ma piano piano non avrà quel effetto e mentre sogno il passaggio di polline e allergia posso anche aspettare il settacciamento dei fiori che è qualcosa di spettacolare.

Scommetto che avete tutti visto quelle macchine che fanno il popcorno...allora sapete che quando il popcorno è pronto comincia vorticare intorno alla parte in cima per poi finire nella ciotola che avete messo sotto. Madre Natura non si ha lasciato mancare nulla nel suo mondo e così ogni anno aspetto vedere i fiori degli ulivi esplodere dagli alberi e cadere per terra formanda dei mucchi enormi di quello che sembrebbe tantissimi minuscoli popcorn che invadano ogni dove. E veramente un momento che adoro...tra un starnuto e altro si intende.

Se ce qualche temerario che vorrebbe godere lo spettacolo, siamo quasi pronti....eiciioooooooooooo!

domenica 30 maggio 2010

Once Upon a Time Zio MAXIO'

pronunciato con la X che sembra un ape in pieno canto. Un sorte di zzzzz con i denti chiusi e le labra pure. Il nomingliolo dato tantissimi anni fa perche è quello usato per Tomaso, suo vero nome. Il gemello di mia suocera, buon anima, che parlava di lui con grandissimo amore. Quel gemello che è nata con lei da una madre molta anziana per i tempi, 45 anni, portata avanti con grandissima forza e capacità lavorativa. In fatti, il giorno della loro nascità la nonna era andata in campagna, poi tornata in tempo per cominciare le doglie. Il babbo della suocera che non era a casa è stato avertito della nascita della prima gemella con ampio tempo per godersi l'avvenimento da un fratello piu grande della nascitura....Pà è nata la sorellina e lui, il piu grande scappa a casa contento di aver dato notizia lieto al Papà. Dopo un po la levatrice manda di corsa il fratello grande per avvertire il Pa che è nato pure un fratellino gemello. A sentire questo altro liete notizia il Papaà dei gemelli gira ai suoi amici e dice 'scappo e torno a casa altremente quella (la nonna) non smette piu di partorire'. Bei vecchi tempi quelli nella quale si nasceva in casa e si poteva scherzare sul avvenimento. Tutto bene considerando i tempi che furono e loro crebbero piu grandi a forza di latte materna, quella di capra e mucca e una mamma che, quando andava in campagna, appendeva la culla su un rame di ulivo per far sì che non entrava dentro i serpenti. Non che ci sono tanti serpenti qui in Ponente ma al tempo senz'altro c'erano piu di adesso. Almeno di quelli che chiamiamo uccellai che al tempo credevano andasse nelle culle e stavano sulla faccia dei bimbi per il calore e l'odore di latte. Ma questo lo dicevano anche dei gatti.





Maxiò crebbe bene e anche mia suocera e piano piano cominciarano girare con gli altri bimbi piccoli. Scuola, giochi, messe, catechismo. Il solito giro di tutti i bimbi di quei tempi che erano da 1920 in poi.
Mia suocera raccontava un aneddoto su suo fratello che faceva molto ridere. Loro avevano in stalla una bella capretta da latte che ne forniva abbastanza per fare una formagetta e se non facevano formaggio c'era il latte da bere. Per parecchi giorni di seguito questa bestia non aveva latte da mungere e la mamma di mia suocera era disperata perche credeva che la capra fosse malata. Una mattina prestissimo va nella stalla e cosa vede? Zio Maxiò appostato sotto le tetterelle della capra che succhia come un danato...altro che malattia! Un scapelloto a lui e tante risate dopo...questo era Maxiò mi disse mia suocera. Peccato che non c'erano tante altre storie così. Troppe poche storie per poter dire chi era questo giovane zio rimasto sulla terra così poco.

Non che mia suocera parlava tanto dei tempi che erano bellissimi ma grammi. L'acqua si prendeva dalla fontanetta. Le giare grosse dove buttavano i liquami notturni dai vasetti si portavano
con i pazienti muli in campagna sotto gli ulivi. La biancheria si lavava nel torrente con sapone marsiglia, tanta forza e si camallava tutto sulla testa in ceste su e giù per il paese perche è ancora oggi un paese in salita. Si aveva in casa animali da cortile e così un po meno fame c'era ma si mangiavano anche lumache e uccelletti che i fratelloni cacciavano. La frutta si seccava ancora al sole in estate. Il vino si faceva sempre e olio buono era disponibile con tante giornate di lavoro. Però neanche questo è la storia di oggi il 30 Maggio.

Oggi è il secondo giorno della Fiera del Libro nella nostra città a Ponente. Una fiera che arriva ogni anno verso questo periodo e alla quale vado volontiere anche se è una cosa piuttosto ridotto e sempre uguale. Però riesco sempre trovare un gioello nel mucchio e oggi non era diverso. La gemma in questione oggi è un banco della chiesa Evangelica dove ce in bella mostra una vetrina di Bibbie antiche. Strano dico io che sia in mostra una cosa del genere in questo periodo di caldo umido. Fa male ai libri e questi antichi soffrono tantissimo. Un signore dietro al banco mi guarda e dice buon giorno e come ben si sà io non sono mai una che lascia da sola una persona che mi saluta. Una parola tira altra come ciliege rosse e succose e TOC! mi da un biglietto da visita sulla quale è scritto suo nome Ferruccio Iebola, scrittore storico. BINGO che bello, che tipo di storia chiedo io e lui La Resistenza Ligure. Ma dai? Che interessante. Il fratello gemello di mia suocera, Tomaso Ricci, era un partigiano. Ma guarda caso risponde lui e tira fuori un libro sulla resistenza in questa Zona. Proprio scritto da lui che spiega tutta la triste facenda di questo zio Maxiò, detto Tomascenco (perche sopravvissuto alla campagna Russa e tornato a casa indenne). Logicamente il discorso è diventato lunghino e non vorrei mica annoiarvi con tutto ma finendolo in breve, dopo aver letto la parte da lui segnato sul masacro dei nazifascisti di tantissimi giovanni in un posto vicino a Tavole nel entroterra dietro noi...una foto dello Zio giovanni e bello. Una foto del suo corpo con un compagno, Christo nome di battaglia, uccisi barbaramente ad armi bianchi dai nazifascisti. Dove posso comprare il libro chiesi. E lui, gentilmente, disse, se non ti offendi te lo regalo e così fu...il libro è adesso sulla scala della mansarda dove lo può tenere come tesoro la nipote dello Zio Maxiò, tesoro nel cuore della sua gemella. Ora che sono tutte e due insieme penso che se la raccontano...che spreco la guerra.

Un appunto ancora piu triste di questa storia è quello che raccontava mio suocero. Al tempo del ucciosione, parecchi giorni prima, lui, mio suocero, aveva avuto sentore di un rastrellamento che doveva essere fatto dai nazifascisti...andò da Maxiò e disse che sarebbe meglio che lo nascondessi in casa o in campagna vicino alla casa dove c'erano loro (la casa dei miei suoceri in campagna sarebbe stato perfetto per questo perche posti invisibile si trovavano al tempo). Maxiò rifiutò e così andò incontro al destino....


martedì 25 maggio 2010

Once upon a Time 25 Maggio

c'era una persona, IO, che poteva dormire a bagno e questo anche in acqua gelata. Però per iniziare questa storia bisogna iniziare molto prima delle 10 quando solitamente mi trovo piazzata dentro il letto appoggiata sui miei cuscini con un libronella mano destra e il beaglcuda sulla quale appoggiare il braccio che lo regge. iniziamo verso le 8:00 dopo cena che la bestia in questione è sul lettino suo (in casa nostra ci sono anche i lettini canini che vengono usati esclusivamente per pre-nanna nel letto umano) piangendo irrefrenabilmente in un tono che non prometteva niente di buono. In fatto leccava e mordicchiava furiosamente la gamba posteriore sinistra, si girava continuamente su se stessa, mordeva la coda, leccava anche le parti femminile e poi mordichiava la coda. Diciamo che io non sono una persona che si preoccupa di cose minime ma in questo caso, visto la velocità alla quale faceva tutte le suddette cose ho deciso che una telefonata alla Vet era di assoluta necessità. Fortunatemente lo studio veterinario nostro chiude molto tardi perche dimettono i pazienti dopo le 7:45 che ti da piu che sufficiente tempo di trovare un vet disponibile anche se, magari, un po fuori di testa dopo tante ore di lavoro.

La telefonata era abbastanza fortunata perche c'era proprio la Vet che cura Cleo. Spiegato i fatti, la dottoressa mi ha detto che la mia piccola probabilmente ha una vaginità fulminante. 'Guarda signora questa succede molto raramente. Io ne ho visto una cagna con questo 3 anni fa. E' moooolto doloroso'. Se ci fossero le faccine metterei quello che gli occhi spalancati. Ovvio no? Alle 8 e fischio il Vet ti dice che la tua beaglcuda sta soffrendo da una vaginite fulminante e tu devi andare in farmacia per il dovuto. E qui inizia il divertimento. Trovi la farmacia aperto.Dopo tre tappe forzate, il primo diceva di andare al secondo che rispose di andare al terzo che finalmente era quello di turno notte. Fatto questo il parcheggio che era ovviamente a distanza maratonetta dal portone farmacia. Fatto la corsa, ripreso il fiatto iniziò i discorsi con un farmacista simpaticissmo che mi ha cercato con tutto serietà di aiutarmi con i prodotti richiesti: betadine soluzione per lavaggi e un prodotto che riduce bruciore ecc. A questo punto mi ha detto 'signora, se il prodotto è per lei conviene prendere questi già pronti per uso'. Scometto che se avessi avuto una macchina fotografica, che non ho ancora....la sua faccia era da riprendere quando ho risposto 'veramente devo fare lavaggi alla mia cagna'. A questo punto alle 9 di sera vuoi proprio non farlo ridere questo ragazzo simpatico? E così lui ha riso, io meno perche continuavo pensare come facevo fare una lavanda vaginale alla mia beaglcuda. Questo pensiero per tutto il viaggio al andata e ritorno dalla farmacia. Preso betadine e un prodotto omeopatico fitaterapica per emeroidi (ridete gente, tanto serve anche per bruciature ed è anagesico figurati che se messo intorno al lei nel punto sopra citata non avrebbe funzionato - e poi leccandola non avrebbe avuto degli avvelenamenti da farmaco). Io che quasi non esco mai si sera per una volta che mi muovo di notte rido come una matta per tutto il tragitto con questa mantra nella testa ' ma solo te devi uscire alla sera per prendere i medicinali per fare trattamente ginicologici per un cane - non per il cinema, ne per una cena, ma per...' Lasciamo perdere.

Arrivata a casa, messo la macchina in cortile, preso la borsa dalla macchina entro in casa al buio - mi chiederete 'Ma LUI dov'era?' Dormiva povera stella dopo una giornata di campagna. E così il pensiero era di fare il meno rumore possibile mentre preparavo siringa da 5ml per la lavanda, la crema aperta per la spalmatura e l'asciugamano per eventuali problemi di sbavatture o schizzi. Avevo anche considerato abbigliamento addato ma a questo punto ho lasciato perdere perche il problema era sempre come dirlo a lei. La beaglcuda continuava piangere e caminare avanti e indietro in bagno. Mica che le ho lasciato libero accesso alla casa perche a quel punto avrei dovuto fare un po di caccia perche aveva capito che la serata iniziava sembrare diverso.

Per le donne che sono lettori miei non ho bisogno dirvi che posizione è tutto nella vita. Ce stato tutto un discorso da secoli sui vari posizioni da prendere sia per visite ginicologiche che parti. Ma nessuno mi aveva preparata alla postura necessario per fare un lavoretto del genere ad un beaglcuda. Pensa che ci ripensa e poi ho detto tra me e lei...femula perche il tempo stringe e magari riesco veramente fare quello suggerita dalla Vet. Non entro in dettagli ma potete immaginare la parte del cane che ho preso verso alto, la siringa senza ago ha fatto suo lavoro di 5 ml senza incidente, la crema è stata spalmata e inserita delicatemente nel posto giusto e la parte con i denti della beaglcuda è rimasta felicemente pendente verso il basso con dei sospiri...lasciamo perdere anche questo. Se lo ha goduto completamente il trattamento. A letto siamo arrivati verso le 11 dove lei ha continuato un po di bidet ma poi a risoluzione prurito e rilassamento conseguente siamo piombati in sonno.

E questa mattina quando LUI era fuori che bruciava rami di alberi di olivi potati tanto tempo fa ho cercato di spiegarlo il fatto e detto e fatto (ho dovuto ripetere la crema due volte in piu perche sembrava funzionasse benissimo e dava veramente sollievo) ha fatto una faccia verde bottiglia che spiegava quanto aiuto sarebbe stato se fosse stato sveglio.

Comunque ormai posso considerarmi navigata in un po di tutto. O no?

domenica 23 maggio 2010

23 Maggio di silenzio obbligato

Questa mattina davanti a quel specchio che mi tiene informato ogni mattino sullo stato fisico del mio stato mi sono incappata in una persona con rughe sulla fronte e uno paio di borsoni sott'occhi che avevano avuto una nottata tremenda. Sono parecchi giorni che sto leggendo e facendo compiti su una situazione che sta prendendo forma in Italia che è parecchio spaventoso. E così dal Ponente con vista mare ho deciso che non posso piu tacere le mie paure e preoccupazioni sul obbligo di silenzio che si sta formando attraverso una legge che il nostro B vuol assolutamente passato entro Giugno 2010. Ehi sì, sembra che la legge sulle intercettazioni sta prendendo forma in modo pesantemente. Il sottosegretario al Dipartimento di Giustizia Usa in Italia per parlare con Napolitano ha detto che gli USA difendono le intercettazioni. Il Freedom House, un no profit associazione che pubblica ogni tanto la lista dela classificazine mondiale della libertà di stampa (gente Italia è numero 72esimo e questo è vergognoso) ha dichiarato che se passa questa legge siamo fuori dai parametri di uno stato democratico. Gli editori di tanti giornali di tutti i colori stanno preparando una battaglia degna della revoluzione francese...ma ci pensate cosa vuol dire non poter scrivere gli articoli permessi per informazione pubblico non prima della fine della prima che sia finito la prima parte giudiziario...che vuol dire, considerando la lentezza del sistema giudiziario italiano ANNI (ma questo è un altro discorso perche la giustizia lenta è una giusitizia poco giusto per conto mio ma è anche un altra storia non questa che sto scrivendo). Ma pensate al fatto che la telegiornalista Busi si è licenziata con una lettera fuoco e fiamme al suo editore. Che Il Fatto Quotidiano ha dichiarato Disobbedienza Civile e dichiara pronta a continuare scrivere le notizie a prescindere dalla consequenze. Che Ezio Maura della Repubblica ha detto che si devono muovere tutte le grandi firme. Che le case editrici, escluso ovviamente Mondadori e un altro che non mi ricordo adesso ma scometto che fa parte del gruppo di B e Co) stanno preparando anche loro alla battaglia.

Ma possibile che sta succedendo tutto questo e fino a oggi io non ho scritto nulla? Questo me lo diceva questa mattina lo specchio delle mie brame mentre mi lavavo quella faccia amerligure tanta incavolata con questa situazione. E l'altra cosa che lo specchio mi diceva di scherno era 'e TU cosa farai?'. Così oggi tastiera sotto le dite sto scrivendo la mia rabbia, il mio disappunto, il mio dispiacere che un paese che si chiama democratico può anche pensare di fare una legge che penalizza i giornalisti con la galera, gli editori con multe ecceccecc. La Costituzione garantisce informazione e noi cittadini ne abbiamo il diritto di pretenderlo. I giornalisti hanno un codice etica che regola i contenuti. USALO per favore ma NON fare silenzio. Non un silenzio obbligato almeno che toglie ciò che permette a noi lettori cittadini di poter giudicare INFORMATI chi ci governa e come viviamo. I FATTI sono le verità, la verità è la libertà e la libertà è ciò che è nostro dovere richiedere nel 21esimo secolo!

E così con questo sfogo di rabbia domani mattina spero che il mio specchio mi tratta meglio e magari dopo una notte di sonno piu tranquilla dopo aver scritto che non ci sto con un silenzio obbligato.

PS: se questo blog dovesse sparire per qualche 'trucco virtuale' (non che mi sento tanto importante di essere levata di mezzo) almeno prima di andare qualcuno avrà letto il mio lammento.

mercoledì 19 maggio 2010

Harriers non sono beagles

ne normali ne piccoli. Sono alti, snelli e per tutto il resto esattemente come altri beagles. Che vuol dire sono rumorosi, dispettosi, selettivamente sordi, ingordi e capace di far impazzire qualunque umano abbastanza folle di averne uno in casa come beniamino. E questo è solo una piccola introduzione di quello che è la nostra di Harrier, Cleo, la famosa Beaglecuda, nome che le è stato dato dopo tantissime avventure intorno e dentro casa a suon di clickity-clacchity dei suoi tantissimi, bianchi denti. Ma questo è saltando troppo di corsa...Cleo arrivo un giorno in casa nostra di soppiatto. Un atto di corraggio perpetrato da mio marito solo perche io ero fuori città. Veramente fuori dalla UE, che per sua fortuna, ha reso introduzione di tale bestiola in casa una pacchia. Al mio arrivo dalle vacanze mi disse 'guarda cosa ce' ed io, stanca morta da un viaggio lunghissimo, necessitando una doccia e rifoccilamento cibo e magari anche un po di nanna trovo un battuffolo rossobianconero sul divano (che veramente speravo fosse quello la cosa carino che lui aveva comprato) Vi fa vedere quanto sono ingenua io. Comunque un rossobianconero tutto orecchie con un alito ancora da latte e una dentizione perfetto che ronfava beata sul vecchio divano. Innamoratomi subito come logico mi è passato anche il sonno arrettrata e meno male perche appena si è svegliata ha cominciato quello che sarebbe diventato la vita in famiglia con un HARRIER.

La definizione di HARRIER sono quei cani che inseguono le predi e che mordicchiano i stinchi affinche questi si stanchino. Le HARRIER non si stanchino mai per primi e ovviamente con la dentizione che hanno fanno un bel danno alle gambe posteriore delle predi. Potete immaginare che danni possono fare anche a mobili, scarpe, telefonini, telecommandi e qualsiasi oggetto che tu potresti pensare di lasciare in vicinanze bocca ad una cucciolota tutti denti. Il lavoro di Cleo nelle sue primi 8 mesi di vita era di tenere alto l'onore della razza. Vuol dire distruggere qualsiasi oggetto che riusciva prendere. E questo vuol dire tutto perche a lei interessava tutto e a le tutto serviva. Le scarpe se lasciate in bagno per terra erano immediatemente tolte e mangiucchiate affinche sembravano groviera. Cinghie a pezzetti, tavolo frattino in cucina ha segni delle sue morsicate, come anche le sedie. Sembra che Cleo non amava altro che mordere tutto. E quando per un periodo di un mese non mordeva piu niente pensavo che fosse finito questa fase della sua infanzia. SBAGLIATO...una mattina mi sono svegliata e come ogni mattina aperto la porta finestra della cucina e trovo i cactus, le begonie e varie altre piante potate 'a sangue'. Non avrei mai sperato che il suo lavoro di giardinaggio andasse a buon fine perche le piante, poerini, erano o meglio sembravano distrutte. In tanto lei, contenta, mi guardava con occhi dolci chiedendomi se avesse fatto un buon lavoro.

A questo punto mi ricordavo la prima riga di un libro sui BEAGLES che avevo poi comprato . 'i padroni di beagles devono avere un buon senso del umorismo'. Ammetto che io ne ho ma ne ha voluto tutta la mia buona volontà di non fare un canicidio in quel istante. Però pensandoci bene l'unica cosa che potevo fare era assicurare che nella sua boccucia non ci fossero spine di cactus, che tra altro non c'erano e non so come abbia fatto non averle ne che avesse mangiato qualche foglia indigeste, cosa che non aveva fatto. Pulito i danni sono entrata per il primo caffe di quello che si presentava una giornata con HARRIER in piena forma.

Poi tanto per farvi capire cosa vuol dire avere in casa un cane da caccia tipo BEAGLE...sono cani che cantano. Hanno voci da opera lirica con tanti toni usati almeno 26 ore al giorno perche cantano anche addormentati. I loro sogni sono ovviamente di caccia e tirano di quei ullullati da far svegliare i morti. Ormai ci siamo abituati e la sua voce fa parte del mondo di campagna dove abitiamo. Posso dirvi che cosa sta dicendo quando canta...ce il canto con la bocca a megafono che vuol esprimere felicità, corsa, caccia. Ce il canto ullullante con la boca solo aperta che vuol dire gioia, caccia, corsa. Ce il canto solo per il fatto di fare caos in un mondo silenzioso...avete capito ormai. I HARRIERS ne i BEAGLES non stanno mai zitti. E una cacophonia costante che rende la vita un circo di rumori. Ma questo mica da fastidio. Io adoro ascoltare la sua vocciare mentre gira per la campagna. Da allegria.

Un cosa che non da allegria è la sua voracità. Harriers e Beagles sono cani che hanno un stomaco grosso quanto loro. Piu ne dai piu mangiano ed è per questo che vedete in giro tanti che sono obesi. Fortunatemtne la nostra Cleo è snella e pimpante perche ha il suo razione di cibo 3 volte al giorno (3 volte perche se dai 3 etti di cibo in una volta lo manda giu come un piccolo aspirapolvere e potrebbe avere problemi di stomaco) così si da 1Etto al pasto per 3 volte al giorno. Piu facile per tutti. E logicamente qualsiasi volta che stai mangiando frutta, carote ecc lei pretende la sua parte.

E così tanto per farvi capire chi è la nostra Cleo e il perche si chiama LA BEAGLCUDA - beagle e baracuda mi sembrava ovvio. Tanti denti in una faccina adorabile, tutte orrechie biancherossenere e una personalità eccezionale. Dolce, carina e sorda come una campana quando non vuol ascoltare. Però non potrei imaginare la nostra famiglia senza di lei....