Una giornata uggiosa invernale sia lassù che qua sulla costa...domani promettono meglio i meteo-men ma non so cosa credere!
Portico a Ponente (Western Portico) è un posto dove si trova un po di tutto sotto il sole. Un programma di salute che vi può aiutare sentirvi in forma, perdere peso e stare bene. Se volete sapere come...scrivetemi e vi dirò come fare in modo naturale e facile. UN SEMPLICE CAMBIAMENTO....
domenica 30 gennaio 2011
Visto dalla macchina a ponente
mica che ci siamo fermati per piu del tempo che ci voleva per fare questa foto con tanto di cartelle stradale vuote e un momento di pace sulla strada che va verso la grande gianduia(vabbè siamo molto piu in basso però la strada sarebbe questo - almeno il primo tratto). Ecco la neve che è caduta ieri nelle nostre montagne mentre da noi sul ponente costiera è scesa acqua bagnata diluvio gelida e poca voluta!
Noel Gazzano, Visual Artist: "Mi dipingo donna. I colori di un percorso" - La s...
Noel Gazzano, Visual Artist: "Mi dipingo donna. I colori di un percorso" - La s...
Ho avuto un po di trepidazione nel lavorare intorno al blog di Noel. Ho avuto un attimo di pensieri nel metterlo tutto qui a disposizione dei miei lettori e chi arriva per caso. Questi quadri esprimono l'artista, sono necessario come dice lei...vedere i suoi quadri aprono un enorme porta dove vedo lei...grazie Noel!
sabato 29 gennaio 2011
Sciroppo di ZENZERO
che fa mille per una pancina in subbuglio e ancora di piu quando non la è perche diventa GINGERALE quando lo mettete in acqua gassata. Rubata tranquillamente in un blog da qualche parte nelle rete e amata talmente tanto che plagiando plagiando ve lo metto qui:
1 tazza piena di acqua
1 tazza piena di zenzero fresco sbucciato e a grattaugiato
1 tazza di zucchero semolato
bollire affinché sciroppo....
più facile di così!
la bloghista ha detto che lei ha messo anche 1 cucchiaio di zenzero in polvere ma credo che sia esagerato la dose. Diventerebbe troppo forte per conto mio. Comunque fate vobis. Io oggi alla ricerca della radice mancante. Qua da noi potrebbe essere una giornata di giri perché non si trovano radici zenzero belli tosti. Solitamente sono tristi, flosci e vecchiotti.
Nel mentre penso a queste cose e voi pensate se ne avete la radice già in loco vi auguro un buon Sabato che comincio mettere in ordine delle idee la partenza per il centro più a Oriente del ponentino mio dove ce il mercato, la possibile trovata radice e forse anche la scoperta di un posto dove prendere un paio di braghe come diciamo noi per la notte....non che giro di notte ma per dormire servono pantalone di tutte leggere ma calde. E qui ci sono solitamente quelli Cinesi che perdono colore, si bucano subito e tutto il resto.
Un abbraccio da ponente dove ci sono stelle a non finire, freddo pure ma manca il grecale gelido di ieri - che fortuna! P
mercoledì 26 gennaio 2011
Regina degli Avanzi
2, dico 2 patate medie grosse, bollite
e avevo da fare cena. Pensa, ripensa...cosa fai con quelle patate?
FRITTELLE enorme a mo di crepes
2 patate medie grosse bollite ma fredde schiacciate con forchetta
2 uova grande
sale fino a piacere
pepe appena macinato a piacere
3 cucchiai di latte intero scaldato nel MO e dentro questo messo 1 cucchiaio fiocchi CIPOLLA
mescolare tutto insieme....scaldare padella antiaderente e mettere dentro noce di burro(avevo solo burro salato e vai) versare dentro padella metà del composto. Soffriggere da entrambe le parti. Togliere dal fuoco sia padella che Frittellone...mettere Frittellone su piatto e farcire a piacere. Cuocere poi altra frittella nello stesso modo e farcire idem....
un secondo perfetto per amanti di patate, frittelle e frittate...
la regina degli avanzi li raccomanda....
martedì 25 gennaio 2011
Tempus fuggit
or time flies in inglese sembrava solo una frase anni fa ma mi sembra che ogni anno che passa vola di piu e meglio. Mi scappa via senza che riesco fermarlo e a Gennaio comincio a fare, disfare nel mio solito modo e mi trovo dopo una notte già a Natale.
Questo discorso perche questa mattina a colazione, usando il mio speciale cucchiaio da colazione mi è andato sopra il manico dello stesso dove cè scritto la data del EVENTO dove mi era stata dato questo attrezzo da me tanto amato. Un cucchiaio di argento celebrativo, commemorativo del EVENTO dei 60 anni di un amica - una Gambera conosciuta da tanti di voi. Ma guarda guarda dico io...2007. Ma non era solo ieri?
E così mentre mangiavo colazione ricordavo con piacere il primo EVENTO del nostro gruppo Gamberesco. Il primo outing di noi tutti come 'caterers'. Sì, è anche stato seguito da altri ma questo outing era importantissimo sia per noi che per lei la festeggiata. 60 anni! Però dicevo io. Non era ieri? O almeno poco tempo fa? Cribbio rispose altro io che vive controposta alla prima ti sta volando tutto in questo modo. Cribbio continuava questa'altra io che tira le somme e delle volte arriva anche a delle conclusioni...
Ma ogni anno ti sta volando e se cominci a prendere nota delle cose che fai cosa puoi dire della tua vita? Heavens, rispose l'io solito. Mica che a colazione bisogna tirarne fuori discorsi del genere. E l'altra, ma figurati che è filosofia o discorsi difficile. Cosa è la tua vita oggi? Cosa fai in un anno? Chi sei quest'anno che non eri anno scorso...
A questo punto ho dovuto un po zittirla quella là perche a colazione ho proprio bisogno di concentrarmi sul mangiare. E' un momento di 'seduta' nel modo piu assoluto con tanto di coppetta, tovagliolo e cucchiaio argento. Non è roba da riflessione e eculubrazioni mentali. Poi a quel ora del mattino il motore mica che sia scaldato del tutto. Però....
Le domande me sono rimaste in teste e frullano di continuo nei canali dove volano i pensieri. E ora che la colazione è storia, che il pranzo sta sedementando pure lui ho potuto costatare che ci sono stati tanti cambiamenti...
Questo blog ne è uno. Non avrei mai aspettato di aprirne uno e ovviamente mi fa piacere che qualcuno me lo legge. Non avrei mai detto che mi sarebbe piaciuto una cosa del genere.
Il tempo sta volando penso perche non sto mai fermo. Lavoro sempre sia in casa che in campagna. Il marito riderebbe se leggesse questo perche in campagna non è che faccio dei grandi lavori ma ovviamente quello che posso. E solo che faccio tanto movimento e faccio probabilmente tanti giri intorno a lavori che con un po di esperienza ne farei meno e piu di corsa. Però la velocità non fa parte del mio vocabolario e così vivo SLOW. Mi sconvolge sempre che qualcuno ha potuto diventare miliardario con quella parole - SLOW. Che io vivo da quando sono nata a quella velocità e veramente non mi ha mai reso un soldo. Ma neanche un infarto ne nervi scossi ad inverosimile(almeno non sempre come certi che vanno sempre di corsa).
Probabilmente anche per quello che una mattina ti svegli nel tuo mondo SLOW, leggi la data su un cucchiaio(ma perche ho messo gli occhiali questa mattina quando di solito non ne metto mai fino a dopo...)e ti viene in mente la velocità del tempo, il tuo posto nel generale fuggifuggi e il fatto che ci sono somme da fare, conti da regolare (nel senso buono intendo), lavori da continuare, amicizie da apprezzare, sole da godere, tempo bello e aria buona...tante cose. E tutto perche se non avesse inforcato gli occhiali magari ne avevo anche poco da dire oggi nel blog perche è una giornata SLOW di quelli perfetti. Portare dentro la legna, leggere davanti alla stufa, chiacchierare con gli amici in FB, curare gli animali, cucinare pasti, parlare al telefon, sms-are altri amici, continuare pulizie e ordinamento mondo interno e esterno, giardinaggio se il sole continua calduccio, spostare cose in cucina, governare cucina e varie altre camere in casa....
adesso che ci penso, ecco perché il tempo vola fuggendo di corsa....
anche nel mio modo SLOW non guadagnando miliardi sono sempre occupata con il VIVERE...
il godermi la VITA, le amicizie...
forse non bisogna fermarsi sul anno che è ma sul fatto che ogni anno porta le sue gioie e le sue pene un po come ogni giorno. Preso una alla volta le giornate sono bellissime...e comunque ce ne sono 365 in ogni anno e fino ora ne ho vissuto 61 anni di questi 365 giorni...in bene e in male finché a morte non ci separa...
sposata con la vita...che bel pensiero!
lunedì 24 gennaio 2011
Cinghiale in umido
potrebbe essere l'annuncio di un documentario filmato nelle campagne intorno alle case qui perché le bestie si sono fatti parecchi mesi di incursioni sotto l'acqua diluvio bagnato ecc entrando nel olivetto per scavare, grufolare e vario cercando da mangiare. Però questa volta no si parla di filmati ma proprio di ricette dello stesso animale tagliato a pezzettini piccolini pciciò e fatto in umido da mangiare con la polenta. Scommetto che quello vi ha fatto rizzare bene le orecchie!
ovviamente in questa stagione di caccia vivendo in un olivetto vi da un certo numero di privilegi. Uno dei primi è pacchetti di cinghiale tagliato a tocconi in cambio di buchi nelle reti delle olive e questo permette delle belle stufate di cinghiale in umido da accompagnare polenta.
la ricetta è un po lunga ma merita veramente...
6 kg di polpa di cinghiale(eravamo in tanti e c'era da smaltire parecchi pacchetti per fare spazio in congelo) scongelato bene in modo che il sangue scivola via...una bella bacinella nuova di plastica con sotto una rete di metallo in fondo fa proprio al nostro caso.
finito lo scongelamento bisogna tagliare il cinghiale a pezzettini piccolissimi così che nella cottura ogni pezzetto rimane saporito nello stesso modo...poi se va sopra la polenta mica che vogliamo dover usare coltelli per tagliare porzioni da mettere in bocca.
una volta tagliato a pezzettini questi vanno messi di nuovo nella bacinella che avete lavato per benino e coperte di latte a LConservazione intero e contando almeno 40 chiodi di garofano che vanno messi galegiante sopra (non ho ancora capito un metodo meglio per far venire gustoso la bestia a pezzettini se non i chiodi e contandoli vuol dire che gli ospiti non si troveranno a mettere le dita in gola per tirarne fuori qualcuno lasciato nella bagna per sbaglio - dentro 40 fuori 40 mi raccomando) e lasciato una notte intero in un punto molto freddo della casa(le scale che scendono nei garage sono ideali perchè mica si mette il termo li dentro)
Finito il bagno nel latte questi vengono versati nel lavandino che avete precedentemente lavato bene, la bacinella va di nuovo lavata e rimesso la reti di metallo sopra la quale metterete di nuovo la carne a collare per parecchie ore che si leva latte, sangue rimasto ecc. Mi raccomando i 40 chiodi neh?
A questo punto dovrete avere una forza da leoni e una pentola enorme da albergo di alluminio...mettete la carne tutta dentro la pentola. Camalla la pentola sul gas e accendete. Ora bisogna solo cominciare cottura....un ora girando ogni tanto per far sì che il 'sugo' esce dalla carne. NON lo buttare. Prendete una pentola e man mano che sale prendete sugo con mestolo versandone dentro. Mettere da parte che vi servirà per le prossime ore di cottura. Ve lo detto che è lunga. A questo punto la carne avrà finalmente smesso di sanguinare latte e liquido. Dovete mettere sale fino, pepe e un trito di carote, sedano, cipolla e scalogne(diciamo un 1/2 kg totale). Mescolare bene e continuare cottura per un altra ora. Se si comincia asciugare man mano mettete dentro il liquido nella pentola. Dopo questa ora dovete preparare una bottiglia di 1 litro vino rosso che verserete dentro la pentola e continuate la cottura affinché il vino è assorbito.
Dopo 3 ore dovete mettere dentro le erbe aromatiche - timo, alloro e salvia. NON usate RMarino perché lo fa diventare forte. Ci vogliono stranamente erbe dolce. A questo punto il vostro cinghiale dovrebbe essere cotta a puntino ma dovete ancora aggiungere una mela a vostro piacere grattugiata che farete cuocere insieme almeno 10 minuti poi dovete aggiungere di sale, pepe e liquido
Questo per me è la parte meno simpatico. Se siete stati bravi la bestia avrà abbastanza liquido intorno che dovete pure ispessirlo con della fecola di mais...se non siete stati bravi vi tocca piangere un poco perche avete sbagliato tutto. Mi successe una volta tanti anni fa e ormai tengo sul gas una pentolona di brodo forte di dado(5 dadi Bauer vegetale per 2litri acqua) che continuo aggiungere a scanso di equivoci. Meglio annegarlo in sugo che averne mancante alla fine. Il piu poi aggiustare con gusto...il meno non lo trovi neanche a piangere...
e questo amici miei è la ricetta del cinghiale in umido che non ha niente di fare con il cinghiale al forno che è una bestia al asciutto tenera tenera qui sotto:
fatto anno scorso se non ricordo bene per gli amici Gamberi...
logicamente riduzioni di quantità tocca al lettore. Chissà perché ma io non ne faccio mai meno di 6 kg?
domenica 23 gennaio 2011
di amiciziabus e bagordi sabatatici
tipici della stagione del olio nuovo...
ieri è scesa la carovana di amici della Grande Gianduia. Celebravamo il nuovo olio, raccolta, invasamento e assaggi della stagione 2010(ehi sì, la stagione del olio va dal inverno indietro fino a Marzo del anno dopo - un po come le tasse che sono sempre un anno indietro che permettono un salasso continuo).
Il menù tipicamente invernale:
Apperitivo-cedis:
frutta secca vario
pesto di pistacchi verdi/olio
crackers
brut
antipasti caldi e freddi:
crema uova/ricotta/cipollina
polpettone ligure patate/fagiolini
involtini radicchio/formaggio/frutta secca
focaccia no glutine
caponata carciofi
Piatto forte:
cinghiale in umido
polenta
contorno:
coleslaw
dessert:
frutta fresca
noci
cocconut maccaroons/gocce cioccolato/noci
crostata noci/mandorle con ripieno limone
coffee chiacchiere e tutto il resto
mica che vi posso lasciare qui giusto! Arrivo a ponente verso mezzodì. I primi hanno portato apperitivo-cedis che è rimasto in tavolo aspettando il secondo turno che è arrivato quasi un quarto di ora dopo. Stappato prima bottiglia ma solo dopo aver assicurato che il pesto pistacchi e mistura frutta secca fosse commestibile. Dopo arrivo secondo turno, avendo riscaldato abbastanza le lingue in piacevoli discorsi e mangiucchiamenti del già menzionato si è presentato il terzo turno che si è inserito felicemente nei discorsi, bicchieri pieni e bocche piene. Il quarto turno ha avuto un po di problemi nel arrivo perche come sappiamo i GPS hanno una testa loro e non conoscendo la zona si sono ritrovati un po in confusione(anche il GPS credo). Con un attimo di spiegazioni sono arrivati anche loro e pensate, erano solo le 12:30! Inseriti sia discorsi, che mangiucchiamenti che risate. Il quinto turno si è persa per strada veramente e dopo una telefonata AIUTO...si è andata ritirarli proprio in un posto che non c'entrava nulla con posto del pranzo. Comunque siamo tutti riuniti tra risate e chiacchiere e finalmente si è inziata sul serio il discorso CIBO.
Vedete, il nostro gruppo, noto come Gamberi, è un miscuglio di generi, tipi, professioni e amici che hanno una cosa molto importante in comune - il CIBARIO. Non che le altre persone non amano mangiare ma il nostro gruppo Gamberesco è innamorato della cucina in tutti i suoi aspetti - come cultura, come posto di socialità, come posto di allenamento mascelle. E in questo siamo molto affiatati - le nostre di mascelle sono in formissime! E così tutte le volte che possiamo con una scusa o con un altro ci mettiamo intorno ad un tavolo per divertirci mangiando, per coccolarci mangiando, per condividere la nostra molto importante amicizia - mangiando pure. e con questo vi dirò che ieri non era tanto diverso...
solo che ieri era un pranzo molto particolare perche avevamo deciso di fare un pranzo no-glutine per celebrare insieme con una Gambera nostrana che non può mangiare glutine. Il menù era sans la materia prima che le faceva stare male...solo che managgia (non bestemmio ma proprio ce vò in questo caso) la poerina ha avuto un incidente stradale che ha storta un po la sua fisicità non permettendo il suo arrivo a tavolo con noi. Il suo animo aveva la forza ma il pronto soccorso le ha tarpato le ali e così noi abbiamo pappato il pranzo in suo onore pensando a quanto a lei sarebbe piaciuto (e onestamente penso che lo rifaremo un no glutine per celebrare la sua guarigione).
Così finito gli antipasti che erano superbe(mancante quello però del quinto torno che nella confusione della partenza se lo sono lasciati sul tavolo in cucina e noi essendo magnanimi oltre a essere Gamberi non gli abbiamo detto 'tornati indietro...') siamo messi, piatti in mano(quest'anno gli antipasti erano buffet e dopo parecchi anni di servire ogni uno in tavolo ho deciso che ogni uno poteva prendere il piatto e aspettare di essere fornito direttamente dalla pentola in cucina...) siamo entrati in sala dove c'erano due tavolate apparecchiate con tanto di panche(che se quelli in fondo si alzavano di corsa quelli in cima facevano uno sbalzo malsano) e parecchi sgabelli IKEA(per farti sedere a mo di pappagalli posati sui posatoi), bicchieri da vino e acqua(altra novità da anno scorso perche la padrona di casa ha deciso di sborsare e comprare bicchiere da vino perdendo il brutto abitudine di servire tutto nello stesso del acqua - la classe non è mai acqua no?) forchette e quanto altro per fare ciò che si fa ad un pranzo. Il pane era abbondante(tanto che non si è mangiato tutto e il doggy bags includevano anche pagnottine). La frutta fresca pure, le noci anche...il cinghiale era tenera(mi hanno detto perche non ne mangio), la polenta era pure cotta a puntino(3 minuti con aiuto di Eugenio, giovane Gambero figlio di Gambera, che ha versato l'oro Piemontese nella pentola). Il coleslaw era condito a puntino - mayonnaise, semi di aneto, aceto di mele e pere...tutto ce l'abbiamo papati. Diciamo che era un pasto alquanto soddisfacente.
Il dessert è arrivato in tavolo con la frutta ed è sparito subito. I coconut maccaroons in un batti baleno non c'erano più, come è successo con la molla ma saporita crostata di noci/mandorle con ripieno limone. Il caffe era caldo e scuro, i conversations era forti e chiari sia da una parte del tavolo(maschi e femmine divisi italianamente come sempre) che dal altro con gli ovvi divisioni di contenuti. Un po di movimento dalla sala alla cucina chi per riempire un piatto vuoto, chi per sgranchire le gambe, chi per fare un giro sul terrazzo(di ponente logicamente) non tanto per la vista ma per il fumo(la sicaretta come direbbe Camilleri) e continuavamo parlareparlareparlare tutto il tempo.
Questo amici lettori è proprio il motivo di questi pranzi. Il parlare, il condividere, L'AGAPE - non tanto nel senso del cibo soltanto ma nel benvolere che si sente da ogni uno delle persone presenti. Un appunto per chi non ci conosce - ci siamo conosciuti in internet prima del invenzione di FBook. Ci siamo incontrati per caso nel mondo virtuale e ci siamo poi conosciuti di persona con tutti i benefici del tete-a-tete, i discorsi a 4 occhi(che nel nostro caso quando ci siamo insieme sono 40 occhi - che sembrerebbe un infinita ma dovete anche capire che dietro gli occhi ci sono SOLO 20 cuori che battono in unisono)...
Ma alla fine della giornata mi direte...un po di confusione come sempre. Chi doveva portare via il bulbi di amaryllis e le rose se li ha dimenticati. Chi doveva prendere la lattina di formaggio pure. Fatti pacchi e bagagli il mondo della Grande Gianduia è partito verso il nord e la notte e chi è rimasto a ponente ha solo tolto i tavoli, lavato gli ultimi bicchieri, messo in frigo qualche avanzo che poi verrà portato a Firenze, portato dentro i cani e cercato per piu di mezz'ora di far entrare Max, la gatta nera spiritata....ma questo dovrebbe essere una storia da parte. Una aneddoto da aggiungere alla storia di Max già scritto al inizio del BLOG.
Alla sera un silenzio di tomba nella quale si respirava però il profumo del amicizia goduto e le risate condivise....non male per un sabatico di bagordi Gambereschi
Certo è che
dopo aver fatto lavorare la fiorentina in materia di foto e posizionamento di tale. Dopo aver fatto lavorare tanto la fiorentina in materia di foto e posizionamento di tale. Dopo aver capito finalmente che la finestra dove scegli le foto PUO' veramente essere allargata per vedere chiaramente il CARICA immagine...diciamo che ora, solo ora, posso mettere le foto che voglio sul mio blog senza chiamare rinforzi e senza lamentare con un amica della Grande Gianduia che CHROME(poerino) non mi permette di fare un upload. Come se MICROSOFT fosse colpevole delle mie mancanze tecno.
Dopo aver riso parecchi dentro di me ho detto - qui ci vuole poi la ricetta per:
FINOCCHI al forno
che poi alla fine non sono altro che
3 finocchi belli grossi puliti e tagliati a fettine finissimi
2 cipolle color oro tagliate a fettine finissime
che vengono soffritti per benino ma al dente in padella e lasciato raffredare
nel mentre si aspetta che finiscono di freddarsi si mescola insieme(come visto nella foto OOOORRRHAHHHHH) 250 grammi CRESCENZA, 4 uova grande, sale, pepe appena macinato
finito questo si mette dentro il finocchio cipolla mescolando bene.
Poi una teglia di vetro o antiaderente imburrata per benino e spolverato di polenta o pane grattata. Versare composto nella teglia, infornare a 180° (forno caldo) e cuocere per il tempo che ci vuole(a gas ci vogliono almeno 45 minuti). Nel ventilato non saprei.
Comunque si fa il test di cottura con spiedino. Come esce fuori asciutto vuol dire che è cotto. c'est finis
domenica 16 gennaio 2011
vista dal portico a ponente
un sole tanto bello che fa piangere. Veramente scuro, caldo, gialloarancione che ti fa venire voglia di leggere fuori a godere il momento che sembra dovrebbe non durare tanto perché verso metà settimana arriverà tanto freddo. Questo da ponente vuol dire che avremo temperature più mite che dalle altri parti ma certamente gelide per qui. Come vi sembra -.5 al mattino e 3° al pom? Quando smettete di ridere potete continuare tranquillamente la lettura.
Oggi giornata di tanto bel sole che fa venire in mente le cose che dovresti fare ma non farai perché con un sole del genere ti viene solo voglia di fare un giro in macchina(ovviamente aumentando la CO2 della terra, aumentando il riscaldamento globale[bello che ti senti in colpa - almeno io]) sognando montagne e prati(sono quelli estivi che mi vengono sempre in mente) e un bel caffe nel bar tutto a vetri che conosci a 1000° che si affaccia sui monti e sui prati(quelli estivi logicamente che quelli invernali sono marrone e poco invitante). Però bisogna aspettare il marito che in questo momento ha un paio di faccende di finire in magazzino prima di partire...
E poi devi chiudere casa - persiane ecc perché ormai i ladri sono attivi a tutte le ore. Ma non si riposano mai quelli, assicurare che i cani hanno acqua, il gatto di casa è dentro(ovviamente non si fa trovare e poerina se ne starà fuori fino al nostro arrivo verso le 17). Mica che andiamo per tanto tempo. Il tempo di arrivare, vedere che ci siamo, che il posto ce ancora, bere il caffe in piede(con marito non ci sediamo...) e tornare. Diciamo che va bene così. Pur di uscire...pur di vedere i monti con prati marroni in un giorno di sole forte, calduccio perfetto e NULLA, dico nulla pressante da fare. Me lo pago domani scucendo le reti ma merita oggi la scappata....
Buona domenica da ponente, P
venerdì 14 gennaio 2011
Certo è che
un mondo di 'eats' ci sono nel mondo e nel mondo da dove vengo io, che sono tanti anni che non ci vivo, è cambiato tantissimo. Tanto che quando ho letto l'articolo nel link sotto non ci credevo ai miei occhi
noms.icanhascheezeburger.com
mappa del cibo stato per stato...il link non viene colorato quando lo copio qui così non potete cliccare direttamente. Però merita il viaggio nel virtuale per vedere la mappa. Divertente!
ovviamente non posso dire se il cibo considerato e poi disegnato sulla mappa sia veramente quello che ricordo io ma certamente posso dire che mi sembra un lavoro fantastico perche attraversando gli States si possono mangiare tante cose e sempre diverse rendizioni magari dello stesso piatto.
Però lascio a voi la scelta di cosa mangiare. Io magari guarderò un po i stati e vediamo se riesco a trovarne qualcosa che piace di piu!
noms.icanhascheezeburger.com
mappa del cibo stato per stato...il link non viene colorato quando lo copio qui così non potete cliccare direttamente. Però merita il viaggio nel virtuale per vedere la mappa. Divertente!
ovviamente non posso dire se il cibo considerato e poi disegnato sulla mappa sia veramente quello che ricordo io ma certamente posso dire che mi sembra un lavoro fantastico perche attraversando gli States si possono mangiare tante cose e sempre diverse rendizioni magari dello stesso piatto.
Però lascio a voi la scelta di cosa mangiare. Io magari guarderò un po i stati e vediamo se riesco a trovarne qualcosa che piace di piu!
Complicaxio a non finire
perche non riesco metterla giù. Ormai siamo amici per la pelle. Lei mi accompagna ovunque in tutte le situazioni e non so come ho fatto a non comprarla prima. Ormai siamo simbiotici. Ieri mi ha tirato fuori verso le 17:45 per immortalare questo e questo sotto....
Tramonti così ultimamente ce ne sono stati pochi e non potevo resistere...
così Complicaxio scatta, io faccio un giro di upload e poi continuo bisticciare con lo sistemare le foto dove voglio io nel Blog. Prima o poi ce la farò!
giovedì 13 gennaio 2011
Di arte, artigiani e albe
si potrebbe parlare per un eternità specialmente quando di albe bellissime ce ne sono tante in questi giorni e di arte e artigiani ce sempre di dire qualcosa perche in casa mia di artisti ce ne sono sempre state e di artigiani ce uno che pratica poco ormai le sue capacità ma esempi della sua maestria ci sono ovunque.
In risposta a Artemisia - in casa nostra ci sono articoli fatti da mio marito un po ovunque. Negli anni che era sulla nave aveva possibilità di creare vari oggetti particolari - queste rose sono un esempio della sua capacità creativa. Io li trovo eccezionale considerando che sono di rame e bronzo tagliate foglia per foglie da un pezzo unico e poi se guardate bene sui steli ci sono pure le spine. I fiori stessi sono tanti fogli di metallo che sembrano proprio petali - con tanto di foglie sotto il bocciolo che gli fa sembrare proprio veri.
Questa aquila è la testa d'aquila che ce sul LOGO delle poste Americane. Lo trovo magnifico. Fatto da una lastra di bronzo tutto picchitato a martello con bullino(credo che si chiamano così). Adorna il muro della nostra sala da sempre!
E poi, perche sono a ponente dello stivale e la mattinata era bellissima con questi colori e volevo assolutamente condividere con voi la meraviglia del posto dove abito...questo è la vista da portico a ponente alle 6:45 del mattino.
In risposta a Artemisia - in casa nostra ci sono articoli fatti da mio marito un po ovunque. Negli anni che era sulla nave aveva possibilità di creare vari oggetti particolari - queste rose sono un esempio della sua capacità creativa. Io li trovo eccezionale considerando che sono di rame e bronzo tagliate foglia per foglie da un pezzo unico e poi se guardate bene sui steli ci sono pure le spine. I fiori stessi sono tanti fogli di metallo che sembrano proprio petali - con tanto di foglie sotto il bocciolo che gli fa sembrare proprio veri.
Questa aquila è la testa d'aquila che ce sul LOGO delle poste Americane. Lo trovo magnifico. Fatto da una lastra di bronzo tutto picchitato a martello con bullino(credo che si chiamano così). Adorna il muro della nostra sala da sempre!
E poi, perche sono a ponente dello stivale e la mattinata era bellissima con questi colori e volevo assolutamente condividere con voi la meraviglia del posto dove abito...questo è la vista da portico a ponente alle 6:45 del mattino.
mercoledì 12 gennaio 2011
i carciofi diventeranno
un insalata cruda...in questa maniera:
3 carciofi puliti di spine, barbetta se ce ne fosse al interno pucciati in limone e poi trittati finemente nel robot
4 carote sbucciate e trittate finemente nel robot
1 scatola di tonno sott'olio(che farete sgocciolare via)
mayonnaise
aceto di mele(quella che usa Ivana...maturata in baricche di legno...Mautner Markhof di nome)
sale e pepe appena macinato
mescolare insieme carciofi e carote.
Aggiungere tonno sgocciolato sbricciolato bene
Aggiungere abbastanza maionese che rimane tutto insieme per bene
Aggiungere un pochino di aceto a piacere
salare e pepare a piacere....mescolare bene insieme affinchè i gusti si amalgamo.
Mettere in frigo almeno un paio di ore.
Quando è ora di consumare togliere almeno un ora dal frigo, mettere su un piatto da portata come si farebbe con insalata russa, coprire con un velo di maionese e decorare a piacere...
noi usiamo questa ricetta sia per antipasto sia per secondo. Logicamente in estateè più adatta a secondo ma nulla toglie usarla in inverno dopo una minestra...basta che sia a temperatura ambiente.
3 carciofi puliti di spine, barbetta se ce ne fosse al interno pucciati in limone e poi trittati finemente nel robot
4 carote sbucciate e trittate finemente nel robot
1 scatola di tonno sott'olio(che farete sgocciolare via)
mayonnaise
aceto di mele(quella che usa Ivana...maturata in baricche di legno...Mautner Markhof di nome)
sale e pepe appena macinato
mescolare insieme carciofi e carote.
Aggiungere tonno sgocciolato sbricciolato bene
Aggiungere abbastanza maionese che rimane tutto insieme per bene
Aggiungere un pochino di aceto a piacere
salare e pepare a piacere....mescolare bene insieme affinchè i gusti si amalgamo.
Mettere in frigo almeno un paio di ore.
Quando è ora di consumare togliere almeno un ora dal frigo, mettere su un piatto da portata come si farebbe con insalata russa, coprire con un velo di maionese e decorare a piacere...
noi usiamo questa ricetta sia per antipasto sia per secondo. Logicamente in estateè più adatta a secondo ma nulla toglie usarla in inverno dopo una minestra...basta che sia a temperatura ambiente.
Fiori a ponente
Fiori a ponente sul mio tavolo da pranzo davanti al enorme porta finestra in questo momento chiuso con tanto di persiane perche è notte, buio pesto e ora di mettermi seriamente a fare da mangiare. Un ombra di me nella finestra davanti allo spettacolo di questa violetta africana che quest'anno ci sta regalando tantissimi fiori. E pensa che al suo arrivo in casa era piccina-picciò e stava rannicchiata in un vaso grosso come una tazza da thè. Ormai siamo al terzo rinvasamento e ho paura dire sarà il quarto verso primavera...
e tanto per cambiare ricetta ci sono questi fiori che diventarano qualcosa oggi...ancora da decidere però! Fiori pungente tipici della nostra stagione invernale!
e tanto per cambiare ricetta ci sono questi fiori che diventarano qualcosa oggi...ancora da decidere però! Fiori pungente tipici della nostra stagione invernale!
martedì 11 gennaio 2011
La Vista dal Portico a Ponente
Continuo dire che il posto a ponente dove ho posato il capello è uno dei posti piu belli del mondo. Diciamo che il sole fa 100 in un posto del genere perche quando ce il mondo qui si illumina di ori e verdi prticolari. Gli ulivi diventano un pot-pourri di colori intensi di verdi scuri e argento(la parte sotto le foglie), la macchia mediterranea è di un intenso verde scuro che puntualizza i fondi della campagne dove regnano attaccati con radici fortissimi sui muri che circondono le fasce come tante cinture. Il cielo diventa di un blu cristallino permettendolo di separarsi dal orrizzonte sopra il mare facendo sì che ce una netta divisione tra cielo/acqua non visto nei giorni passati di continuo maltempo. Durante tempeste e diluvi piu delle volte il mare e il cielo sono di un colore tanto simile che sembra essere in un mondo senza ne uno ne altro.
E così il tempo è sereno e la vista dal portico a ponente è di nuovo splendida! E continuo guardare fuori per non perdere quello che io considero la bellezza del posto - i cangianti colori del Med, delle colline, degli ulivi, del cielo in questo mondo che è stato immortalato dagli impressionisti dal 800 e poi.
Se avete voglia di vedere quadri bellissimi andate a Palazzo Ducale Genova - fino a Marzo ce la mostra MEDITTERANEO! Tantissimi quadri di impressionisti mai visto tutti insieme.
E se siete vicino alla parte del ponente dove sono io...vabbè potete godere tutto questa bellezza da quello che è
il portico a ponente
lunedì 10 gennaio 2011
Prefazio a Chapter 1
o meglio, prefazio al tutto ciò che scriverò anche dopo...di questa avventura che è diventata la mia vita a Ponente iniziata, diciamo, 35 anni or sono.
Una mia amica Ivana, mi ha chiesto perche il nome Tristezza e onestamente penso che il modo migliore per spiegare è dire che la mia vita è sempre stata puntualizzata da momenti di grandissimo sconforto. Potresti dire che non mi ricordo un anno della miavita , da quando ho acquistata la ragione ricordante, che per un me o per un ma non avessi un momento di travolgente sconforto causato da pensieri miei. Vuoi che pensavo troppo, vuoi che pensavo troppo poco, vuoi che nei pensieri che frullavano nella mia testa c'erano sì o no validi motivi perche questi momenti mi accadevano, diciamo che al tempo del fatidico crociera ero in piena crisi Tristezza.
Finito una storia con una persona che non poteva in nessun modo andare bene mi ero piombato in un infinito bagno di acuto-auto-commiserazione. Tipicamente mia questo modo di reagire in una situazione di dolore. Invece di tirarmi su continuavo a ripensarci e stra-ripensarci piangiandomi adosso non solo per aver commessa la stupidaggine di infilarmi in un rapporto di questo genere ma anche l'idiozia di sentirmi male dopo che finisse. Ero abbastanza malfatta al tempo...
E così senza entrare nei dettagli di quello che erano tutte le fisime del momento diciamo che la Mom aveva assolutamente ragione nel volermi togliere dal mio stato di torpore emotivo e portarmi in un mondo dove il sole, il mare e lo svago avrebbe potuto scongelarmi un pochino. Il fatto è che di scongelamento ne ho avuto tantissimo iniziando proprio i primi giorni della crociera...ma questo potete leggerlo nei capitoli man mano che le scrivo.
Lascio il prefazio dicendo che il mondo di troppo pensieri o troppo pochi pensieri mi assilla ancora. Mica che una crociera, ne una vita al estero può guarirti dalle tue fisime ma garantisco che lavorando, lavorandoci sopra piano piano me lo vinco io il mondo grigio...
E imparando a sorridere di me aiuta. E tanto. Mio padre, che era un uomo molto terra terra, mi diceva sempre che bisogna imparare a ridere di te stessa e della vita per essere felici. Sapete, aveva ragione. La vita è facile, la vita è difficile ma è sempre l'unica che hai e perciò una risata in faccia ai troppi pensieri o ai troppo pochi pensieri ti aiuta sempre a sopravvivere ai momenti di sconforto. Non è la risposta a tutto ma per me funziona...
quello è una teglia di brownies....ma quella è una storia diversa!
Una mia amica Ivana, mi ha chiesto perche il nome Tristezza e onestamente penso che il modo migliore per spiegare è dire che la mia vita è sempre stata puntualizzata da momenti di grandissimo sconforto. Potresti dire che non mi ricordo un anno della miavita , da quando ho acquistata la ragione ricordante, che per un me o per un ma non avessi un momento di travolgente sconforto causato da pensieri miei. Vuoi che pensavo troppo, vuoi che pensavo troppo poco, vuoi che nei pensieri che frullavano nella mia testa c'erano sì o no validi motivi perche questi momenti mi accadevano, diciamo che al tempo del fatidico crociera ero in piena crisi Tristezza.
Finito una storia con una persona che non poteva in nessun modo andare bene mi ero piombato in un infinito bagno di acuto-auto-commiserazione. Tipicamente mia questo modo di reagire in una situazione di dolore. Invece di tirarmi su continuavo a ripensarci e stra-ripensarci piangiandomi adosso non solo per aver commessa la stupidaggine di infilarmi in un rapporto di questo genere ma anche l'idiozia di sentirmi male dopo che finisse. Ero abbastanza malfatta al tempo...
E così senza entrare nei dettagli di quello che erano tutte le fisime del momento diciamo che la Mom aveva assolutamente ragione nel volermi togliere dal mio stato di torpore emotivo e portarmi in un mondo dove il sole, il mare e lo svago avrebbe potuto scongelarmi un pochino. Il fatto è che di scongelamento ne ho avuto tantissimo iniziando proprio i primi giorni della crociera...ma questo potete leggerlo nei capitoli man mano che le scrivo.
Lascio il prefazio dicendo che il mondo di troppo pensieri o troppo pochi pensieri mi assilla ancora. Mica che una crociera, ne una vita al estero può guarirti dalle tue fisime ma garantisco che lavorando, lavorandoci sopra piano piano me lo vinco io il mondo grigio...
E imparando a sorridere di me aiuta. E tanto. Mio padre, che era un uomo molto terra terra, mi diceva sempre che bisogna imparare a ridere di te stessa e della vita per essere felici. Sapete, aveva ragione. La vita è facile, la vita è difficile ma è sempre l'unica che hai e perciò una risata in faccia ai troppi pensieri o ai troppo pochi pensieri ti aiuta sempre a sopravvivere ai momenti di sconforto. Non è la risposta a tutto ma per me funziona...
quello è una teglia di brownies....ma quella è una storia diversa!
domenica 9 gennaio 2011
Visto vicino al portico a ponente
Usando un po di imaginazione perche sono un po lontano dal mio portico...sceso piu o meno 150 metri da casa verso mare e ho visto questa meraviglia di foto. Il villaggio abarbicato sulle colline sotto è quello degli antenati di mio marito. Un tipico villaggio ponentino che si inerpica sulle colline in totale verticalità facendo sì che le donne del paese e anche gli omi hanno delle gambe buonissime perche devono farla a piedi se vogliono arrivare a casa. Ormai ci sono due stradine che fanno la 'tangenziale minuscola' intorno al posto ma mica che arriva in cima. Siamo solo a 90slm ma vi dirò che una scarpinata in cima al paese vi mette il cuore in gola e le gambe in ballo. Le montagne in lontananza tempo fa erano completamente coperte di neve. Or hanno soltanto un cappello di nuvole bassissime che fanno da corona al tempo che sembra vuol diventare rosso...rossa di mattino acqua e vento in camino. Dicono e stradicono ma ormai le prognostice del tempo sono andate tutti a farsi friggere. Chiedi alla gente in Sicilia come si sta alla spiaggia ultimamente. Quella nuovola rosa mi ha fatto tanto piacere. Un riflesso del sole che cercava in tutti i modi di uscirne fuori dalla nuvole posati sul mare verso Oriente! Ora il tempo è mini-soleggiata. Abbastanza per farmi credere che un potere divino esiste...o almeno credere che M. Natura ha avuto un po di pietà per noi. Il portico sta asciugando, i cani e i gatti sono ancora in casa che dormono...ma questo potrebbe essere una storia per domani...
Non piove
da 10 ore ma come vedete nelle foto in giro per questa posta ci sono ancora le pozzanghere e paludi dove in questo momento i coccodrilli non ci sono perche felicemente si sono spostati piu verso il basso. Sono piuttosto timidi davanti alla Complicaxio che ormai riesce a prendere nota del andirivieni di umani e rettili. In questo caso volevo farvi notare il fango e il lucido del acqua che ancora incornicia i posti dove yours truly dovrebbe andare per 'scucire' quelle reti che vedete in fondo. Tra i due alberi ce una striscia di rete larga almeno 4 metri che è poi cucito su altri strisce di reti gemelli e via andando fino a coprire o 'vestire' a gonnella come dico io tutta la campagna che è di oltre 2000metri. Nella foto direttamente sopra queste parole potete vedere le reti scuciti di una nostra vicina di campagna che ha avuto la brutta fortuna di essersi incappata in 4 giorni di pioggia dopo aver raccolta le olive che erano sopra le reti cuciti cuciti come nella foto a destra sopra. Lei adesso deve aspettare, pregando che non entrano i cinghiali a ruzzolare, che si asciuga un po la campagna per poterli portare via...no la invidio. Io devo solo aspettare che si asciuga per poterli scucire e legare a rami come già spiegato in altro poste...
Ecco che ho messo un altra foto che volevo andasse sotto questi delle reti e guarda un po dove si è andata infilarsi...comunque è stata ritoccata dal programma che ho sul pc per fotografie. Questa mattina era piuttosto scuro fuori ma volevo fare delle foto del entrata di casa. Ecco fatto. Notate che ce anche una reti davanti al cancello perche poerino è rimasto fuori durante tutta la pioggia e ormai rimane là affinche non riesco a tirarla su, scuoterla dal acqua e infilarla in un barile dove vive durante la stagione che non lavora. Ne avrei delle altre foto da mettere ma non caricano piu. Vuol dire che apriro un altra post solo per loro.
venerdì 7 gennaio 2011
Once upon a Time c'era....
Chapter 1
di un libro che magari non pubblicherò mai ma è la storia del mia arrivo e permanenza nel Belpaese nel secolo scorso(ma datemi almeno la possibilità di sembrare un classico) e negli anni agli inizi di quelli di Piombo della quale al tempo non capivo nulla perche sprovista di capacità linguistiche Belpaesane(e non mi direte adesso che sia ancora sprovista - almeno non completamenteAHAH)
E una storia abbastanza semplice. Inizia con una donna triste che voleva un po di felicità e non la trovava nel mondo suo. Lei lavorava come professore di high school. O meglio, aveva iniziata la carriera di professore di scienze sociali negli high school della sua zona degli States(la penisola che rassomiglia stranemente ad un Belpaese, ma scalzo) e direi che era felicemente(in questo caso unica cosa che la rendeva veramente felice era insegnamento) impegnata a tempo pieno con ragazzi tra gli 14-18 anni.
E la storia di una donna Triste la quale madre era convinta che una crociera nei Caraibi le avrebbe messo le emozioni apposto e così, per la grande felicità della donna triste, chiamava al telefono(al tempo non ce ne'erano ne PC ne Cellulari) almeno 3 volte al giorno per insistere nel suo intento - quello di portare la Tristezza in crociera su una nave di quelle belle con tanto di piscina, tours in porti Carabici e buffet a non finire. Come se la Tristezza avesse bisogno di altri stimoli per stra-mangiare oltre la totale Sadness che le inglobava.
E la storia di una donna Triste che alla fine del martellamento, per levarla dintorno quella madre assillante alla fine abbia detto SI' vengo basta che la smetti di telefonarmi ed insistere...alla fine ha fatto le sue esile valigie con dentro una mezza dozzina di libri per tenerla compagnia e durante le vacanze estivi(che finalmente erano arrivate come succedeva sempre verso Luglio) era partita con la madre-insistente per i mari blue.
E la storia di una donna Triste che in tutta la sua vita non ha mai supportato il mare, ne l'aria, ne la macchina ne il treno, ne il bus per motivi di malattia di movimento. E la storia di una donna Triste che oltre la mezza dozzina di libri per compagnia è riuscito anche portare in borsa un mezzo pound(al tempo non conosceva i kg) di pasticche contro il male...
Così arrivano al fatidico imbarco e trovano la cabina. Bellissima la nave con tanto di legno ovunque. Una nave da crociera stile vecchio. Non tanto enorme ma fatta per crociere comode e belle di pochi giorni. Noi eravamo imbarcati per una di una settimana. Un po in mare di notte, quasi sempre in porto di giorno. Con questo sistema la madre-insistente pensava di ovviare al problemi di male di movimento della donna Triste. Tristezza aveva portata tanti vestiti per tutte le occasioni. C'erano lunghi per le serate(caso mai non fosse in cabina in visita alle porcellane causa malatia movimento). Costumi da bagno per la piscina e magari le spiagge delle isole perche tanto la nave era ferma e le porcellane non chiamavano. Poi c'erano i completi per i tours caso mai avessimo (parlo al plurale perche la madre-insistente aveva detto che eravamo d'accordo con i tours) voglia di essere stivati in tour-bus con altri crocieristi felici di sudare e fare fotografie dalle finestre mentre scorazzavamo su e giù per colline(si fa per dire) nelle isole Carabici. Vi sorprenderesti sapere che in certe isole ci sono delle colline veramente bellissime - nel nostro caso non eravamo nella crociera che toccava queste isole. E logicamente pigiami comodi caso mai la Tristezza avesse voglia di stare in cabina leggendo la mezza-dozzina di libri portati per tenerla compagnia. Strano che mi ricordo anche due titoli - storia di Inghilterra 300 e un altro giù di là. Al tempo una mia passione.
E imbarcato abbiamo riposto le nostre cose nel armadi, la Tristezza messo sul comodino la mezza dozzina di libri e a questo punto ci siamo separati per intraprendere un avanscoperta delle delizie di una nave da crociera. Dopo 35 anni di matrimonio con un Direttore di Macchine delle nave di crociera sto ancora cercando di capire dove sono queste delizie - ma questo è un po avanti nella storia.
Gira che ti gira, corridoi, scale, rampe su e giù, oblò, terrazze, piscine coperte e non, ristoranti, bar e vari posti interessante alla fine la Tristezza mica che se ne andata. Non che fosse incrementata ma diciamo che il pensiero preoccupante era il fatto che salpati ero(yours truly era la Tristezza se non vi eravate ancora accorta) da sola su quella barca(nave) in mezzo al mare Caraibica con almeno 500 altre persone vestiti con camicie Hawaiiane, occhiali da sole e crema sapore noce di cocco. Vi darà l'idea del mio stato d'animo.
Vabbè, ho perso la madre insistente nei meandri e logicamente dopo tanti giri ho deciso di andare in cabina, cambiarmi per la cena e aspettare in un posto tranquillo che lei, la madre, si presentasse. Detto fatto e sono uscita di nuovo dalla cabina nel mio vestito preferito - un completo di pantaloni con top legato in vita a righe blue su sfondo bianco. Una volta mi vestivo alquanto bene a dispetto del fatto che non avevo ancora intrapreso una mia stile di moda che ormai tutti sanno cos'è...o almeno penso. Questo completo verrà poi definito 'il carcerato' da una certa persona ma anche questo viene piu avanti nella storia.
Finendolo in breve la madre-insistente si era cambiata e girando intorno alla nave e non trovandomi ha incontrato un ufficiale(guarda un po) che mi aveva visto in giro. Questo per farvi vedere che i completi legati in vita colore righe blue sfondo bianco non vanno mai persi di vista! E lui gentilmente ha detto alla signora in questione che la ragazza che cercava(o scusi, è sua figlia?) era appena girato angolo e salito per quella scala. Guarda un po il destino della gente che proprio quel ufficiale mi aveva visto.
Ci siamo visti io e la mia madre-ricercatrice-figlia proprio prima di prendere un apperitivo(al tempo avevo ancora qualche vizio) prima di cena. E devo ammettere che il White Russian che ho bevuto mi ha fatto rilassare benissimo in aspettativa per la cena. Non sentivo neanche un po il movimento della nave. Sembra una barzeletta alla fine perche il mare dei Caraibi era un lago, pure il Golfo di Messico...ma anche questo è piu in là nella storia. Cena ad un tavolo con 6 altre persone mai viste, mai conosciute che, come in tutti i viaggi, divennero amici per la pelle(mai visto dopo logicamente). Dopo cena un altro round di digestivi e poi una passeggiata intorno ai promenade per prendere un po di aria di mare e dire oooohhhh aaaahhhh al tramonto sul acqua. Fin ora ammetto che questa crociera obbligatoria per romopenza madre-insistente cominciava piacermi.
Alla sera sulle navi da crociera ce tantissimo da fare - spettacoli(orripilanti se sei abituati al teatro), casino(non mi piacciono proprio) e discoteca(almeno la musica era del tipo ballabile). Ho optato per la discoteca. In questo caso vi devo proprio spiegare come fatto la discoteca: Si entra in un corridoio o meglio un atrio abbastanza stretta se consideri che è il passaggio per entrare in un locale. 5 metri di larghezza con due muri la meta sotto in legno con ringhiere e la metà sopra con vetri illuminati. Interessantemente è il posto dove vanno a stazionarsi gli ufficiali Belpaesani. Diciamo che mi ricordava molto le 'strette' usate dai cowboys per separare e mettere in fila indiana le manze quando devono essere vaccinati...così le giovenche(in questo caso giovane donne Tristezza e non) dovevano fare la gincana attraverso un stuolo di ufficiali che controllavano bene le qualità e non delle prospettive ballerine.
Tristezza è entrata nel corridoio e regalmente non guardando ne a destra ne a sinistra è riuscita entrare nella Discoteca senza, almeno pensava lei, le occhiate indagatrice degli ufficiali Belpaesani. Seduta al tavolo da sola vedo entrare la Mom(d'ora in poi la chiamerò così) che si siede tranquillamente al mio tavolo. Giusto no, considerando che pagava lei e dopo un po vedo arrivare degli ufficiali. La Mom guarda in sù e ce un ufficiale che le saluta. Io guardo la Mom pensando 'cavolo che conquistatrice' quando lei mi dice, questo è la persona che mi aveva detto dove eri...finito il film pensavo io. Nel mentre lui usci e va a parlare con un amico.
Dopo circa 6 mesi l'ufficiale in questione me ha raccontato il loro discorso...tutto in dialetto ponentino:
i contrattanti sono Ufficiale 1° e Ufficiale 2° che accorcerò in 1° e 2°
1°g'ha visto me...
2°Ti scherzi
1°Daghela, g'ha visto me...
2° Ma na, me pi-u me
1° Ti scherzi, me pi-u me...
2° Ma dai
1° Ma pi-u me
2° e alura vaghe
e così ho conosciuto il mio futuro marito...
carino, no, essere vinto come nella lotteria...
e così finisce capitolo 1
però dovrei anche dire che la Tristezza se ne andata. Divenna donna apagata, i libri ancora da leggere oggi e le pastiglie di male di movimento mai presi se non quando vado in macchina con le mie amiche della Grande Gianuiotto. La Mom era abbastanza dispiaciuta che non ne sono stata insieme escluso ai pasti ma in fondo era lei che aveva insistito tanto che partisse...
di un libro che magari non pubblicherò mai ma è la storia del mia arrivo e permanenza nel Belpaese nel secolo scorso(ma datemi almeno la possibilità di sembrare un classico) e negli anni agli inizi di quelli di Piombo della quale al tempo non capivo nulla perche sprovista di capacità linguistiche Belpaesane(e non mi direte adesso che sia ancora sprovista - almeno non completamenteAHAH)
E una storia abbastanza semplice. Inizia con una donna triste che voleva un po di felicità e non la trovava nel mondo suo. Lei lavorava come professore di high school. O meglio, aveva iniziata la carriera di professore di scienze sociali negli high school della sua zona degli States(la penisola che rassomiglia stranemente ad un Belpaese, ma scalzo) e direi che era felicemente(in questo caso unica cosa che la rendeva veramente felice era insegnamento) impegnata a tempo pieno con ragazzi tra gli 14-18 anni.
E la storia di una donna Triste la quale madre era convinta che una crociera nei Caraibi le avrebbe messo le emozioni apposto e così, per la grande felicità della donna triste, chiamava al telefono(al tempo non ce ne'erano ne PC ne Cellulari) almeno 3 volte al giorno per insistere nel suo intento - quello di portare la Tristezza in crociera su una nave di quelle belle con tanto di piscina, tours in porti Carabici e buffet a non finire. Come se la Tristezza avesse bisogno di altri stimoli per stra-mangiare oltre la totale Sadness che le inglobava.
E la storia di una donna Triste che alla fine del martellamento, per levarla dintorno quella madre assillante alla fine abbia detto SI' vengo basta che la smetti di telefonarmi ed insistere...alla fine ha fatto le sue esile valigie con dentro una mezza dozzina di libri per tenerla compagnia e durante le vacanze estivi(che finalmente erano arrivate come succedeva sempre verso Luglio) era partita con la madre-insistente per i mari blue.
E la storia di una donna Triste che in tutta la sua vita non ha mai supportato il mare, ne l'aria, ne la macchina ne il treno, ne il bus per motivi di malattia di movimento. E la storia di una donna Triste che oltre la mezza dozzina di libri per compagnia è riuscito anche portare in borsa un mezzo pound(al tempo non conosceva i kg) di pasticche contro il male...
Così arrivano al fatidico imbarco e trovano la cabina. Bellissima la nave con tanto di legno ovunque. Una nave da crociera stile vecchio. Non tanto enorme ma fatta per crociere comode e belle di pochi giorni. Noi eravamo imbarcati per una di una settimana. Un po in mare di notte, quasi sempre in porto di giorno. Con questo sistema la madre-insistente pensava di ovviare al problemi di male di movimento della donna Triste. Tristezza aveva portata tanti vestiti per tutte le occasioni. C'erano lunghi per le serate(caso mai non fosse in cabina in visita alle porcellane causa malatia movimento). Costumi da bagno per la piscina e magari le spiagge delle isole perche tanto la nave era ferma e le porcellane non chiamavano. Poi c'erano i completi per i tours caso mai avessimo (parlo al plurale perche la madre-insistente aveva detto che eravamo d'accordo con i tours) voglia di essere stivati in tour-bus con altri crocieristi felici di sudare e fare fotografie dalle finestre mentre scorazzavamo su e giù per colline(si fa per dire) nelle isole Carabici. Vi sorprenderesti sapere che in certe isole ci sono delle colline veramente bellissime - nel nostro caso non eravamo nella crociera che toccava queste isole. E logicamente pigiami comodi caso mai la Tristezza avesse voglia di stare in cabina leggendo la mezza-dozzina di libri portati per tenerla compagnia. Strano che mi ricordo anche due titoli - storia di Inghilterra 300 e un altro giù di là. Al tempo una mia passione.
E imbarcato abbiamo riposto le nostre cose nel armadi, la Tristezza messo sul comodino la mezza dozzina di libri e a questo punto ci siamo separati per intraprendere un avanscoperta delle delizie di una nave da crociera. Dopo 35 anni di matrimonio con un Direttore di Macchine delle nave di crociera sto ancora cercando di capire dove sono queste delizie - ma questo è un po avanti nella storia.
Gira che ti gira, corridoi, scale, rampe su e giù, oblò, terrazze, piscine coperte e non, ristoranti, bar e vari posti interessante alla fine la Tristezza mica che se ne andata. Non che fosse incrementata ma diciamo che il pensiero preoccupante era il fatto che salpati ero(yours truly era la Tristezza se non vi eravate ancora accorta) da sola su quella barca(nave) in mezzo al mare Caraibica con almeno 500 altre persone vestiti con camicie Hawaiiane, occhiali da sole e crema sapore noce di cocco. Vi darà l'idea del mio stato d'animo.
Vabbè, ho perso la madre insistente nei meandri e logicamente dopo tanti giri ho deciso di andare in cabina, cambiarmi per la cena e aspettare in un posto tranquillo che lei, la madre, si presentasse. Detto fatto e sono uscita di nuovo dalla cabina nel mio vestito preferito - un completo di pantaloni con top legato in vita a righe blue su sfondo bianco. Una volta mi vestivo alquanto bene a dispetto del fatto che non avevo ancora intrapreso una mia stile di moda che ormai tutti sanno cos'è...o almeno penso. Questo completo verrà poi definito 'il carcerato' da una certa persona ma anche questo viene piu avanti nella storia.
Finendolo in breve la madre-insistente si era cambiata e girando intorno alla nave e non trovandomi ha incontrato un ufficiale(guarda un po) che mi aveva visto in giro. Questo per farvi vedere che i completi legati in vita colore righe blue sfondo bianco non vanno mai persi di vista! E lui gentilmente ha detto alla signora in questione che la ragazza che cercava(o scusi, è sua figlia?) era appena girato angolo e salito per quella scala. Guarda un po il destino della gente che proprio quel ufficiale mi aveva visto.
Ci siamo visti io e la mia madre-ricercatrice-figlia proprio prima di prendere un apperitivo(al tempo avevo ancora qualche vizio) prima di cena. E devo ammettere che il White Russian che ho bevuto mi ha fatto rilassare benissimo in aspettativa per la cena. Non sentivo neanche un po il movimento della nave. Sembra una barzeletta alla fine perche il mare dei Caraibi era un lago, pure il Golfo di Messico...ma anche questo è piu in là nella storia. Cena ad un tavolo con 6 altre persone mai viste, mai conosciute che, come in tutti i viaggi, divennero amici per la pelle(mai visto dopo logicamente). Dopo cena un altro round di digestivi e poi una passeggiata intorno ai promenade per prendere un po di aria di mare e dire oooohhhh aaaahhhh al tramonto sul acqua. Fin ora ammetto che questa crociera obbligatoria per romopenza madre-insistente cominciava piacermi.
Alla sera sulle navi da crociera ce tantissimo da fare - spettacoli(orripilanti se sei abituati al teatro), casino(non mi piacciono proprio) e discoteca(almeno la musica era del tipo ballabile). Ho optato per la discoteca. In questo caso vi devo proprio spiegare come fatto la discoteca: Si entra in un corridoio o meglio un atrio abbastanza stretta se consideri che è il passaggio per entrare in un locale. 5 metri di larghezza con due muri la meta sotto in legno con ringhiere e la metà sopra con vetri illuminati. Interessantemente è il posto dove vanno a stazionarsi gli ufficiali Belpaesani. Diciamo che mi ricordava molto le 'strette' usate dai cowboys per separare e mettere in fila indiana le manze quando devono essere vaccinati...così le giovenche(in questo caso giovane donne Tristezza e non) dovevano fare la gincana attraverso un stuolo di ufficiali che controllavano bene le qualità e non delle prospettive ballerine.
Tristezza è entrata nel corridoio e regalmente non guardando ne a destra ne a sinistra è riuscita entrare nella Discoteca senza, almeno pensava lei, le occhiate indagatrice degli ufficiali Belpaesani. Seduta al tavolo da sola vedo entrare la Mom(d'ora in poi la chiamerò così) che si siede tranquillamente al mio tavolo. Giusto no, considerando che pagava lei e dopo un po vedo arrivare degli ufficiali. La Mom guarda in sù e ce un ufficiale che le saluta. Io guardo la Mom pensando 'cavolo che conquistatrice' quando lei mi dice, questo è la persona che mi aveva detto dove eri...finito il film pensavo io. Nel mentre lui usci e va a parlare con un amico.
Dopo circa 6 mesi l'ufficiale in questione me ha raccontato il loro discorso...tutto in dialetto ponentino:
i contrattanti sono Ufficiale 1° e Ufficiale 2° che accorcerò in 1° e 2°
1°g'ha visto me...
2°Ti scherzi
1°Daghela, g'ha visto me...
2° Ma na, me pi-u me
1° Ti scherzi, me pi-u me...
2° Ma dai
1° Ma pi-u me
2° e alura vaghe
e così ho conosciuto il mio futuro marito...
carino, no, essere vinto come nella lotteria...
e così finisce capitolo 1
però dovrei anche dire che la Tristezza se ne andata. Divenna donna apagata, i libri ancora da leggere oggi e le pastiglie di male di movimento mai presi se non quando vado in macchina con le mie amiche della Grande Gianuiotto. La Mom era abbastanza dispiaciuta che non ne sono stata insieme escluso ai pasti ma in fondo era lei che aveva insistito tanto che partisse...
martedì 4 gennaio 2011
Una giornata fredda
preso da un inverno bagnato, inserito in un contesto di bianco/nero come una fotografia antica. Ma neanche tanto antica perche sembra che il kodachrome lo stanno levando adesso proprio in questo momento e per me che non vado d'accordo perfettamente con la digitale Complicaxio appena comprato diventa un mondo tutto da scoprire. Mi ricordo le vecchie macchine fotografiche che giravano sempre per casa...istantanee che faceva la foto e dopo un paio di secondi usciva dal bucco di sotto una foto che non dovevi toccare perche si rovinava. Istantaneo soddisfazione ma improrogabilmente fisso sulla carta senza photo shop che ti aiutava correggere. E poi c'erano le misure, di tutte le misure. Lunghe, corte, grassi, magri...guarda che sto parlando della macchina non del fotografo! Colori erano un po come la pellicola agli inizi - bianco/grigio/nero erano quelle macchine così facile da usare. Almeno quelle che avevo io perche non ero mai diventato altro che un fotografa 'amateur' che scattava le cose che piacevo, le persone che vedevo, gli eventi alla quale partecipavo.
Erano macchine a misura d'uomo(o di donna nel mio caso) perche avevi controllo della situation senza dover leggere 8 o 10 pagine di istruzioni e questo solo per accendere e inserire la memory card e la batteria...e sicuramente avendo la possibilità di capire due lingue ho anche staccato sia Italiano e Inglese caso mai fosse piu facile in uno o l'altro. AHAHAHAH! Ce un gruppo di folli che scrivono gli istruzioni per le macchine digitale. E' lo stesso gruppo che scrive gli istruzioni per qualsiasi macchina moderna che esce se non conti la mia Agila che è tutto manuale, dal apertura porta alle finestre al portellone. Ma qui stiamo parlando delle vecchie macchine fotografiche.
Chissà perche le vecchie macchine fotografiche a livello base erano tutti uguali e chiunque poteva manovrarle. Bastava guardare dentro la parte giusto, vedere ciò che era da fotografare, inserire il flash(e qui bisogna ricordarvi i flash che si inserivano a mo di lampadine che poi divennero flash automatici che funzionavano un po a casaccio causando bestemmie a non finire proprio perche se non flasciava addiò foto perche no luce no party[letteralmente se fotografava una festa in penombra] e con grandissimo piacere te le mettevi almeno 5 nel borsone macchina fotografica). Poi c'erano quelli che giravano intorno al perno dove venivano messi. Ve li ricordate? 4 Flash per lampadina e poi addio se non ne avevi piu nel borsone. Quanti ricordi.
Ma ora ormai dopo tanti anni di successo è uscito il digitale Complicaxio...la nuova macchina digitale che abita abitualmente nella mia borsa e vede poco il sole perche proprio non andiamo d'accordo. Le istruzioni sono stati letti in due lingue(forse dovrei imparare Giapponese caso mai ce un trucco in piu nella loro madre lingua[fatto in Giappone mica Cina]). Ricordo con nostalgia la kodachrome. Ho visto quella foto della ragazza Afghana famosissima che ha fatto il giro del mondo letteralmente sulla copertina del National Geographic e mi sono chiesta se con la digitale ce quel rapporto personale, intenso, magnifico che si sentiva con il vecchio manuale. E poi ho pensato alle mie amiche che sono perfettamente adattate alla digitale, al pc e alle altre diavolerie moderne che per me sono state vittorie sindacali...mi ricordo le lezioni con tanto di appunti da una mia cara paziente amica per imparare copia/incolla. Mi ricordo le esperienze con la fiorentina con lo stereo nuovo digitale anche quello. Con lezioni e appunti per poter usare il telecomando. Mai imparato usare quello delle TV per le cassette. Probabilmente meglio così non sento la nostalgia adesso che ce digitale. E sto proprio pensando che nella mia regione arriverà la digitale TV tra non tanto che mi frà impazzire perche se il marito non decide l'opzione del LCD nuovo avremo due telecommandi. Ci pensate alla povera ponentina con due aggeggi telecommandante. Orrore.
E poi ci volete mettere la propanganda che c'era una volta per il Kodak...una canzone bellisimo che faceva vedere una famiglia giovanissimo - il matrimonio, i figli, la scuola, l'università, lavoro e poi il matrimonio dei figli, la loro famiglia con queste parole....
Dove stai andando piccola, mia piccola
Dove stai andando piccola, mio amore
Giriamo e sei una bimba
Giriamo e sei adulta
Giriamo e sei una mamma con piccole tue ...
Turn around turn around
Turn around and you're a young Mom with babes of your own
Il tempo passa, la nostalgia resta e il Complicaxio che abita adesso nella mia borsa sognando il sole, chiamandomi verso nuovi lidi mi porterà soltanto dover accettare la scomparsa di un pezzo del mio mondo giovanile. Arrivaderci Kodachrome...benvenuto digitale, photoshop e altro.
Erano macchine a misura d'uomo(o di donna nel mio caso) perche avevi controllo della situation senza dover leggere 8 o 10 pagine di istruzioni e questo solo per accendere e inserire la memory card e la batteria...e sicuramente avendo la possibilità di capire due lingue ho anche staccato sia Italiano e Inglese caso mai fosse piu facile in uno o l'altro. AHAHAHAH! Ce un gruppo di folli che scrivono gli istruzioni per le macchine digitale. E' lo stesso gruppo che scrive gli istruzioni per qualsiasi macchina moderna che esce se non conti la mia Agila che è tutto manuale, dal apertura porta alle finestre al portellone. Ma qui stiamo parlando delle vecchie macchine fotografiche.
Chissà perche le vecchie macchine fotografiche a livello base erano tutti uguali e chiunque poteva manovrarle. Bastava guardare dentro la parte giusto, vedere ciò che era da fotografare, inserire il flash(e qui bisogna ricordarvi i flash che si inserivano a mo di lampadine che poi divennero flash automatici che funzionavano un po a casaccio causando bestemmie a non finire proprio perche se non flasciava addiò foto perche no luce no party[letteralmente se fotografava una festa in penombra] e con grandissimo piacere te le mettevi almeno 5 nel borsone macchina fotografica). Poi c'erano quelli che giravano intorno al perno dove venivano messi. Ve li ricordate? 4 Flash per lampadina e poi addio se non ne avevi piu nel borsone. Quanti ricordi.
Ma ora ormai dopo tanti anni di successo è uscito il digitale Complicaxio...la nuova macchina digitale che abita abitualmente nella mia borsa e vede poco il sole perche proprio non andiamo d'accordo. Le istruzioni sono stati letti in due lingue(forse dovrei imparare Giapponese caso mai ce un trucco in piu nella loro madre lingua[fatto in Giappone mica Cina]). Ricordo con nostalgia la kodachrome. Ho visto quella foto della ragazza Afghana famosissima che ha fatto il giro del mondo letteralmente sulla copertina del National Geographic e mi sono chiesta se con la digitale ce quel rapporto personale, intenso, magnifico che si sentiva con il vecchio manuale. E poi ho pensato alle mie amiche che sono perfettamente adattate alla digitale, al pc e alle altre diavolerie moderne che per me sono state vittorie sindacali...mi ricordo le lezioni con tanto di appunti da una mia cara paziente amica per imparare copia/incolla. Mi ricordo le esperienze con la fiorentina con lo stereo nuovo digitale anche quello. Con lezioni e appunti per poter usare il telecomando. Mai imparato usare quello delle TV per le cassette. Probabilmente meglio così non sento la nostalgia adesso che ce digitale. E sto proprio pensando che nella mia regione arriverà la digitale TV tra non tanto che mi frà impazzire perche se il marito non decide l'opzione del LCD nuovo avremo due telecommandi. Ci pensate alla povera ponentina con due aggeggi telecommandante. Orrore.
E poi ci volete mettere la propanganda che c'era una volta per il Kodak...una canzone bellisimo che faceva vedere una famiglia giovanissimo - il matrimonio, i figli, la scuola, l'università, lavoro e poi il matrimonio dei figli, la loro famiglia con queste parole....
Dove stai andando piccola, mia piccola
Dove stai andando piccola, mio amore
Giriamo e sei una bimba
Giriamo e sei adulta
Giriamo e sei una mamma con piccole tue ...
Turn around turn around
Turn around and you're a young Mom with babes of your own
Il tempo passa, la nostalgia resta e il Complicaxio che abita adesso nella mia borsa sognando il sole, chiamandomi verso nuovi lidi mi porterà soltanto dover accettare la scomparsa di un pezzo del mio mondo giovanile. Arrivaderci Kodachrome...benvenuto digitale, photoshop e altro.
lunedì 3 gennaio 2011
C'est Finis
finished, done, finally.....
le olive per questa stagione sono tutti raccolti.
Sono esausta.
Sono estasiata.
Sono felice.
Sono quasi pronta per il resto del lavoro che è:
1 - scucire le reti fisse(diciamo che sono piazzate su 2000metri di terrendo in discesa libera, cucite con la machina da cucire per reti olive e su fasce che, se inizi dal fondo, riesci a non farle[le fasce] testa chiulo)
2 - Togliere i rametti dalle reti fisse man mano che le scuci, facendo attenzione di non attoricigliarle man mano che sali fascia per fascia verso la cima. Ogni fascia è lunga lunga e la salita è ripida ripida perciò con fobicini legati con la cordicina come le chiavi scuci, scavalchi, levi rametti, scavalchi, scuci, levi rametti AIAIAIAIA!!!!!! attenzione al ramo pendente del ulivo che no aspetta altro che di farti un bernocolo!
3 - inchiodare le reti scucite su rami pendenti ogni fascia...su ogni fascia ci sono tanti ulivi che hanno rami pendenti. Questo significa che oltre a guardare dove metti i piedi per non inciampare e cadere verso il fondo della campagna devi anche guardare in su per non prendere un ramo in testa...e sappiamo che i rami non aspettano altro che darti un bel bernocolo così di poter raccontare alla sera agli amici quanto sei maldestra.
4 - dopo avere scucito,levati rametti, inchiodato (con speciali chiodi di plastica gialla fosforescente[prima si usavano quelli di ferro che non si vedevano e a parte i rami dovevi anche fare attenzione ai chiodi che non aspettavano altro che pungerti e darti una dose di tettano] inventato da qualcuno che era proprio stufa di non vedere i chiodi e essere punta) tutti le reti devi solo assicurare che sei arrivata in cima alla campagna...asciugare il sudore dalla fronte e urlare OOOOORRRRAAAAHHHHH. anche questo è fatto.
Però, mica si finisce qui:
a - reti da piegare che sono lunghi almeno 15 metri e larghi 5 metri. Apri il cancello del cortile. No, prima leghi il beaglcuda poi apri il cancello per ovviare il perdere tempo rincorrendo un beaglcuda libera per la campagna...poi prendere questo lenzuolone e fai esattemente quello che faresti con la biancheria del letto....solo moltiplicato per 15 metri di lunghezza e senza il pensiero di stirarlo dopo. Consolante...devi solo assicurare che i chiodi gialli fosforescente sono sempre in tasca perche poi devi inchiodare anche le reti.
b - pulire le fasce intorno alla casa da eventuali rametti buttati mentre pulivi le reti.
E con questo siamo quasi apposto per la campagna olive 2011...però come tutti sanno, mica ce solo questo da fare in campagna...dovrei anche
strappare erba
pulire sotto le piante da frutta
togliere erbaccia nei passaggi....
Ma per ora sto seduta qui pensando a quanto sono felice che per ora, almeno fino a domani, non ho altro da fare che riposarmi.
OOOOOOOOOOORRRRRRRRAAAAAAHHHHHHHHH!!!
le olive per questa stagione sono tutti raccolti.
Sono esausta.
Sono estasiata.
Sono felice.
Sono quasi pronta per il resto del lavoro che è:
1 - scucire le reti fisse(diciamo che sono piazzate su 2000metri di terrendo in discesa libera, cucite con la machina da cucire per reti olive e su fasce che, se inizi dal fondo, riesci a non farle[le fasce] testa chiulo)
2 - Togliere i rametti dalle reti fisse man mano che le scuci, facendo attenzione di non attoricigliarle man mano che sali fascia per fascia verso la cima. Ogni fascia è lunga lunga e la salita è ripida ripida perciò con fobicini legati con la cordicina come le chiavi scuci, scavalchi, levi rametti, scavalchi, scuci, levi rametti AIAIAIAIA!!!!!! attenzione al ramo pendente del ulivo che no aspetta altro che di farti un bernocolo!
3 - inchiodare le reti scucite su rami pendenti ogni fascia...su ogni fascia ci sono tanti ulivi che hanno rami pendenti. Questo significa che oltre a guardare dove metti i piedi per non inciampare e cadere verso il fondo della campagna devi anche guardare in su per non prendere un ramo in testa...e sappiamo che i rami non aspettano altro che darti un bel bernocolo così di poter raccontare alla sera agli amici quanto sei maldestra.
4 - dopo avere scucito,levati rametti, inchiodato (con speciali chiodi di plastica gialla fosforescente[prima si usavano quelli di ferro che non si vedevano e a parte i rami dovevi anche fare attenzione ai chiodi che non aspettavano altro che pungerti e darti una dose di tettano] inventato da qualcuno che era proprio stufa di non vedere i chiodi e essere punta) tutti le reti devi solo assicurare che sei arrivata in cima alla campagna...asciugare il sudore dalla fronte e urlare OOOOORRRRAAAAHHHHH. anche questo è fatto.
Però, mica si finisce qui:
a - reti da piegare che sono lunghi almeno 15 metri e larghi 5 metri. Apri il cancello del cortile. No, prima leghi il beaglcuda poi apri il cancello per ovviare il perdere tempo rincorrendo un beaglcuda libera per la campagna...poi prendere questo lenzuolone e fai esattemente quello che faresti con la biancheria del letto....solo moltiplicato per 15 metri di lunghezza e senza il pensiero di stirarlo dopo. Consolante...devi solo assicurare che i chiodi gialli fosforescente sono sempre in tasca perche poi devi inchiodare anche le reti.
b - pulire le fasce intorno alla casa da eventuali rametti buttati mentre pulivi le reti.
E con questo siamo quasi apposto per la campagna olive 2011...però come tutti sanno, mica ce solo questo da fare in campagna...dovrei anche
strappare erba
pulire sotto le piante da frutta
togliere erbaccia nei passaggi....
Ma per ora sto seduta qui pensando a quanto sono felice che per ora, almeno fino a domani, non ho altro da fare che riposarmi.
OOOOOOOOOOORRRRRRRRAAAAAAHHHHHHHHH!!!
sabato 1 gennaio 2011
Il gruppo di Natale
Sotto a destra:
Il gruppo di Natale al completo..i fiorentini, la cuginetta, yours truly, la cugina grande e a destra gli omi in pieno discussione. Non so come mai che le foto non sono perfetti. Sembra che ci sia un problema di pixels...in inglese diciamo 'back to the drawing board' per dire che devo nuovamente rimettermi a leggere gli istruzioni per uso di Complicaxio...nome alla fine della nuova digitale. E per ovvi ragioni. Lei è proprio molto complicaxio. E logicamente la foto con i pelosi è perfetta. Stavo discuttendo con la beaglcuda sul fatto che a Natale, anche se siamo tutti piu buoni, mica che le posso dare lecornie. Lei non era tanto d'accordo ma una coccolata era in ordine e ce la siamo fatte tutte e tre.
E stata una festa piccola ma divertente. Il menù era semplice come piace a noi con antipasti di carne e un insalata di fagioli molto condito. Poi ci siamo tuffati nella lasagne della cugina grande che è fatta con una sfoglia tanto sottile da quasi non sentirla. Dopo abbiamo fatto fuori quasi tutta un anitra di 2.1kg in umido con mele e cranberries(mirtilli rossi di palude) e un finale di panforte frutta secca e fresca tutto inaffiato con un vino fatto da un amico. Ci siamo raccontato di tutto di piu, riso tantissimo e ci siamo lasciati alla sera tardi con una felicità tangibile.
Da non credere ma abbiamo fatto anche cena. C'era rimasta una pentolata di zuppa Thai Leoncedis che era spettacolare. Riscaldata ci ha messo apposto le pancie, riempite i pochi bucchi rimasti e ci ha mandati a letto al calduccio con una sensazione di conforto...magari era anche la compagnia.
Ormai rimangono solo i ricordi perche i fiorentini sono in Toscana, i milanesi sono a Pavia, i cugini grandi sono a casa loro qui vicino e siamo tutti ormai nel nuovo anno...
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